Legambiente, l'edilizia scolastica di Forlì si piazza nella top ten nazionale
Dal XIII Rapporto di Legambiente, anno 2012, sulle città capoluogo che hanno la migliore qualità di edilizia scolastica, risulta che Forlì entra nella "top ten" nazionale, al nono posto. In generale, dalla fotografia di Ecosistema Scuola 2012 anche quest' anno si riconfermano in testa alla graduatoria nazionale le città del centro nord
Dal XIII Rapporto di Legambiente, anno 2012, sulle città capoluogo che hanno la migliore qualità di edilizia scolastica, risulta che Forlì entra nella "top ten" nazionale, al nono posto. In generale, dalla fotografia di Ecosistema Scuola 2012 anche quest' anno si riconfermano in testa alla graduatoria nazionale le città del centro nord. Al primo posto Trento, poi Piacenza, Verbania, Prato, Parma,Reggio Emilia, Pordenone, Asti, Forlì, Terni.
Come Regioni, a guidare la classifica sono l' Emilia Romagna ed il Piemonte, rispettivamente con quattro e due città tra le primer dieci.Tale classifica tiene conto dell'età del patrimonio, dell' ammodernamento, della manutenzione straordinaria, di quella ordinaria, delle realizzate certificazioni dei vari comparti di controllo e sicurezza, delle ubicazioni e della completezza delle strutture di supporto (palestre, giardini, ecc.).
"Essere nella top ten (fermo restando che i dati vanno presi per quel che sono e anche per la loro aleatorietà) - afferma il vicesindaco Giancarlo Biserna - non ci tranquillizza assolutamente, anzi, i problemi in questo settore sono enormi e noi, come tanti Comuni, cerchiamo di impegnarci il più possibile in un panorama difficilissimo. Non passa giorno che non rimarchiamo in ogni sede l'esigenza e la fatica nel migliorare ed adeguare ai livelli più elevati possibili il patrimonio, cosa questa che ci è impedita delle scarsissime risorse a fronte di budget di spesa troppo alti e da un patto di stabilità che frena comunque i pochiinvestimenti preordinati".
"Questa è una delle prime e vere priorità di qualsiasi governo, un tavolo che formuli un Piano Nazionale che consenta investimenti per l' ammodernamento e per la sicurezza tout court del nostro patrimonio scolastico. Nel breve occorrerebbe anche la possibilità di sforare il patto di cui sopra per interventi sulle scuole. Fare questi investimenti poi significa anche farne contestualmente pure di altro tipo, altrettanto fondamentale, nei giovani, nel lavoro e nella cultura", conclude Biserna.