rotate-mobile
Cronaca

Scuole migliori d'Italia, Legambiente stila la classifica: Forlì al terzo posto

A guidare la graduatoria regionale sulla qualità dei servizi e dell'edilizia scolastica è l'Emilia Romagna, con tre città tra le prime dieci.

Forlì sul podio per le scuole migliori d'Italia secondo la mappa messa a punto da Legambiente nel rapporto "Ecosistema scuola" che prende in esame edifici, strutture e servizi in 94 città. La città mercuriale è stata preceduta da Trento, prima con un punteggio del 74,5%, e Pordenone. Forlì rispetto alla precedente classifica ha guadagnato ben cinque posizioni. A guidare la graduatoria regionale sulla qualità dei servizi e dell'edilizia scolastica è l’Emilia Romagna, con tre città tra le prime dieci.

Temi chiavi di questa quindicesima edizione di Ecosistema Scuola, che raccoglie i dati relativi al 2013, sono la sicurezza e della qualità degli edifici scolastici, la perenne diversità della qualità del patrimonio edilizio legata alle diverse aree del Paese e agli investimenti, i servizi e le buone pratiche ecosostenibili.  Tre ambiti sui quali Legambiente invita il Governo Renzi "ad investire per uscire da un quadro che in quindici anni di indagine non risulta migliorare". “La messa in sicurezza e la riqualificazione energetica degli edifici scolastici - dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente - devono essere uno degli obiettivi prioritari di questo Paese e un’occasione dalla quale partire per creare un altro sviluppo, per contribuire alla rigenerazione urbana, ma soprattutto per far uscire l’edilizia scolastica italiana dall’attuale stato di emergenza in cui si trova. Abbiamo bisogno di scuole più sicure ed energeticamente efficienti. Per questo proponiamo al Governo Renzi di vincolare i prossimi finanziamenti, che erogherà alle Amministrazioni, a progetti che uniscano messa in sicurezza e abbattimento dei consumi energetici del 50% rispetto ai consumi di partenza della scuola. Tra l’altro la stessa direttiva europea 2012/27 Ue sull’efficienza energetica chiede una riqualificazione annua del 3% degli edifici pubblici, un’opportunità che l’Italia non può perdere”.

“Sul piano dell’edilizia scolastica – aggiunge Vanessa Pallucchi, Legambiente Scuola e Formazione – rimane tuttora la grande assente, l’anagrafe scolastica, mai pubblicata e preposta a orientare una programmazione interistituzionale costante nel tempo. Occorre, inoltre, una regia nazionale che orienti i finanziamenti su obiettivi di miglioramento qualitativo ben precisi anche consultando quei soggetti della società civile, che abbiano maturato nel tempo competenze specifiche per definire insieme obiettivi di miglioramento strutturale e funzionale degli edifici scolastici. Le nostre scuole devono diventare luoghi di eccellenza, portatrici di una cultura del cambiamento e attente ai bisogni strutturali, ambientali ed educativi”.

Tuttavia ci sono sempre meno soldi per la manutenzione straordinaria sia quella ordinaria. "Risorse - evidenzia Legambiente - che diminuiscono dal 2012 al 2013 in media per ogni singolo edificio di circa 22mila euro, così come per la manutenzione ordinaria, che vede in media per ogni edificio ridurre di quasi 2mila euro l’esigua cifra di 8808 euro dello scorso anno. La drastica diminuzione dei fondi destinati alla manutenzione ordinaria coinvolge anche quelle regioni storicamente virtuose come l’Emilia Romagna ed il Piemonte, che tornano a dichiarare interventi di manutenzione urgenti rispettivamente di circa il 20% e il 34% in più di scuole rispetto al 2009".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scuole migliori d'Italia, Legambiente stila la classifica: Forlì al terzo posto

ForlìToday è in caricamento