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Liberazione, Marco Di Maio: "Oggi come allora via le divisioni: prima per sconfiggere il nemico e poi per ricostruire l'Italia"

"Un patrimonio - ha detto - che dobbiamo conservare e promuovere ogni giorno; un patrimonio che in questa fase storica apprezziamo ancora di più perché parte di quelle libertà ci sono state limitate per sconfiggere il nemico comune di oggi: il Coronavirus"

"Buon 25 aprile a tutti! Questa è la festa di TUTTI gli italiani; di chi gode e apprezza quotidianamente le libertà individuali, civili, religiose, libertà di stampa e di pensiero. Tutte quelle libertà che la mia generazione, quella precedente e quelle successive si sono anche potute permettere il lusso (sbagliando) di considerarle acquisite, scontate". Comincia così il video messaggio rivolto dal parlamentare Marco Di Maio in occasione della Festa della Liberazione.  

"In realtà il 25 aprile ci ricorda che quelle libertà non sono affatto scontate - afferma -. Sono state il frutto del sacrificio, dell'impegno, della lotta di donne e uomini che nelle fila della Resistenza, tra le truppe alleate, nella popolazione civile, hanno permesso (spesso rischiando o perdendo la propria vita) a tutti noi oggi di godere di queste libertà".

"Un patrimonio - ha detto - che dobbiamo conservare e promuovere ogni giorno; un patrimonio che in questa fase storica apprezziamo ancora di più perché parte di quelle libertà ci sono state limitate per sconfiggere il nemico comune di oggi: il Coronavirus".

E poi ha proseguito facendo notare che "il 25 aprile ci ricorda che all'epoca grazie all'impegno di quelle donne e di quegli uomini, tutti si unirono per combattere, sconfiggere, cacciare l'invasore, l’oppressore, il regime nazifascista: il nemico comune. Poi, finita la guerra tutti insieme, mettendo da parte le divisioni e le appartenenze, ricostruirono il Paese e gli diedero una prospettiva".

"Ecco, noi da questo 25 aprile, dal 75º anniversario del 25 aprile, dobbiamo trarre proprio questo insegnamento - esorta -. Unirci in questa fase ancor di più, per combattere e sconfiggere il nemico comune; e poi INSIEME, mettendo da parte le differenze, mettendo da parte le divisioni di partito, mettendo da parte le ideologie, dobbiamo ricostruire questo Paese".

"A noi oggi, a differenza di allora, non viene chiesto di imbracciare un fucile, di nasconderci nelle montagne, o di generare o rispondere alla violenza - prosegue -. Niente di tutto questo, per fortuna. Ci viene chiesto di essere uniti, ci viene chiesto di rispettare le regole e ci viene chiesto con solidarietà e spirito nazionale di ricostruire poi insieme questo Paese e dargli una nuova prospettiva".

"Oggi come allora, con modalità diverse, ma con lo stesso obiettivo - conclude -. Io credo che questo 25 aprile ci consegni questo insegnamento come grande patrimonio. Se ci pensiamo, oggi come allora, serve quello spirito, quella coesione, quella voglia di futuro che i nostri e i nostri bisnonni hanno messo in campo, prima per vincere la guerra e poi ricostruire l’Italia. Facciamolo anche noi, facciamolo insieme. Buon 25 aprile a tutti!".

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