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Cronaca

Libri delle elementari, il Comune rimborsa ma con una "trattenuta": cartolibreria protesta

La lamentela: "Molti Comuni, come quello di Ravenna e di Meldola, mi mandano un bonifico con l'importo completo. Perchè non può essere così per tutti?"

"E io pago". Una cartolibraia di Forlì lamenta una situazione, che definisce "inconcepibile" riguardante il rimborso che ogni anno i Comuni fanno nei confronti delle cartolibrerie per i libri di testo per le scuole elementari. Tali libri, che vengono forniti gratuitamente alle famiglie, vengono consegnati ai genitori insieme a delle cedole librarie da compilare divise in tre parti: una parte va al cartolaio, una alla scuola e una al Comune. Una volta che il cartolaio ha raccolto tutte le sue cedole, fa una fattura elettronica ai vari Comuni di residenza dei bambini che si sono rivolti al suo negozio per l'acquisto per ottenere il rimborso.

"Il problema sta nel fatto che alcuni Comuni, come quello di Forlì e quello di Bertinoro, addebitano al cartolibraio le spese del bonifico effettuato per fare il rimborso - spiega la commerciante - Se, ad esempio, faccio una fattura al comune di Forlì per l'importo di mille euro, me ne verranno accreditati solo 996, perchè 4 vanno a coprire le spese di bonifico. E' assurdo: se io facessi una cosa del genere al mio grossista, la merce non mi arriverebbe. Inoltre noi cartolibrai compriamo i libri a giugno e, se tutto va bene, quei soldi ci vengono restituiti a dicembre: per diversi mesi noi andiamo in perdita, quest'anno ho addirittura dovuto chiedere un prestito alla banca. Gli uffici comunali mi hanno detto (a posteriori) che l'unico modo per evitare questo problema è chiedere il rimborso allo sportello bancario, invece che tramite bonifico: ciò significa che devo chiudere il negozio, andare nelle banche dei vari Comuni che rifornisco, fare la fila, perdere del tempo. E chi me lo rimborsa? Molti Comuni, come quello di Ravenna e di Meldola, mi mandano un bonifico con l'importo completo. Perchè non può essere così per tutti?".

"Il fatto non dipende da noi, ma dal contratto che abbiamo con la banca che applica delle commissioni (in percentuale sulla somma totale) per bonifici verso banche diverse - spiegano dagli uffici comunali di Forlì - Per importi bassi, invece, le spese non ci sono proprio. E' così da anni e per tutti i nostri fornitori, è la prima volta che ci arriva una lamentela del genere. Mi preme sottolineare, però, come quei soldi non vadano in tasca al Comune, ma alla banca".

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