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Cronaca

In cinque anni cento corsi di italiano per stranieri

L'integrazione dei cittadini stranieri nel tessuto sociale locale passa anche e soprattutto dall'apprendimento della lingua italiana e della conoscenza del quadro di diritti/doveri delle leggi italiane

L’integrazione dei cittadini stranieri nel tessuto sociale locale passa anche e soprattutto dall’apprendimento della lingua italiana e della conoscenza del quadro di diritti/doveri delle leggi italiane. Per dare concreta attuazione a quest’obiettivo la Provincia di Forlì-Cesena, nell’ambito del Coordinamento provinciale Immigrazione, ha attuato l’indicazione della Regione di realizzare un protocollo d’intesa con tutti i soggetti interessati, rivolto al sostegno e alla diffusione della conoscenza della lingua italiana e dell’educazione civica tra i cittadini stranieri adulti. Questo rappresenta uno degli obiettivi prioritari anche delle politiche regionali per l’integrazione sociale degli stranieri, tanto che la Regione Emilia-Romagna, con la Prefettura di Bologna (per conto delle prefetture dell’Emilia-Romagna), l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Anci e l’Upi regionali, ha sottoscritto un più generale protocollo d’intesa regionale. Il Protocollo provinciale di Forlì-Cesena è una diretta applicazione operativa dell’impegno regionale.
 
Dopo aver stilato un documento condiviso, è stato quindi sottoscritto oggi, venerdì 27 luglio 2012, il Protocollo d’intesa provinciale per il sostegno e la diffusione della conoscenza della lingua italiana ed educazione civica rivolta ai cittadini stranieri adulti. Firmatari sono la Provincia di Forlì-Cesena, la Prefettura di Forlì-Cesena, l’Ufficio Scolastico Provinciale, i Centri Territoriali Permanenti (CTP) per l'Educazione Adulti di Forlì e di Cesena ed infine i Comuni capo distretti socio-sanitari della provincia di Forlì-Cesena (Forlì, Cesena e Unione dei Comuni del Rubicone). Il protocollo è anche elemento di base per il coordinamento del progetto regionale “Parole in gioco: avvio di un sistema regionale di sostegno alla conoscenza della lingua italiana ed educazione civica”, attraverso cui la Regione finanzia  i corsi di italiano sui territori utilizzando fondi europei FEI (Fondo europeo per l'integrazione di cittadini di Paesi terzi). Nell’ambito di tale progetto nel corso del 2012 sono stati attivati 6 corsi per un totale di 103 partecipanti.
 
Il protocollo impegna la Provincia al coordinamento, al monitoraggio, alla programmazione dei corsi e all’informazione. Inoltre, costituisce un tavolo di lavoro inter-istituzionale prevedendo la partecipazione dei soggetti del privato sociale. Il tavolo è finalizzato a migliorare la qualità dell'offerta formativa di lingua italiana e di educazione civica rivolta ai cittadini stranieri adulti e ad ottimizzare le risorse disponibili sul territorio. La Prefettura  contribuisce, di concerto con l’Ufficio Scolastico Provinciale, ad individuare le modalità procedurali per  assicurare la qualità dell’offerta formativa in coerenza con le norme. Inoltre, nell’ambito delle attività del Consiglio territoriale per l’Immigrazione promuove occasioni di informazione e aggiornamento in riferimento al cosiddetto test di conoscenza della lingua italiana per ottenimento del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.
 
L’Ufficio Scolastico Regionale, attraverso i Centri Territoriali Permanenti per l'Educazione Adulti, assume la direzione scientifica del sistema di qualificazione dei corsi predisponendo un modulo didattico standard; promuove la realizzazione di apposite sessioni di esami per l’attestazione della conoscenza della lingua italiana per gli alunni che seguiranno i corsi ed infine promuove, anche con il sostegno della Provincia, percorsi di aggiornamento rivolti agli insegnanti. Infine i Comuni capo-distretto individuano per ciascun ambito distrettuale un referente che garantisca, nel rispettivo territorio, il monitoraggio dei programmi e dei corsi di apprendimento della lingua italiana e la diffusione delle informazioni; promuovono il coinvolgimento attivo dei soggetti del terzo settore; individuano e mettono a disposizione, laddove possibile, spazi idonei per l'attivazione e lo svolgimento di corsi qualificati.
 
Il vice-presidente della Provincia Guglielmo Russo dà alcune cifre dell’impegno delle istituzioni sul fronte dell’insegnamento della lingua italiana come strumento di inclusione sociale di stranieri adulti: “Nel quinquennio tra il 2008 e il 2012, tra il Piano Linguistico e altri progetti di integrazione sono stati finanziati dalla Provincia, con fondi regionali, ministeriali ed europei, ben 100 corsi, con un totale di 1764 iscritti. Con questo protocollo è nostra intenzione prima di tutto mettere a sistema il frammentato mondo di soggetti, in gran parte associazioni e privato sociale, che già svolgono questo tipo di attività”.
 

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