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Cronaca

Monsignor Lino Pizzi compie 75 anni e si dimette da vescovo

Monsignor Pizzi ha comunicato le intenzioni per il dopo mandato con largo anticipo: “Non resterò a Forlì"

Lunedì il vescovo monsignor Lino Pizzi compie 75 anni. Oltre a rispondere ai tanti messaggi augurali che gli stanno arrivando dalla comunità di “christifideles” locali e da ogni dove, il presule modenese, in servizio pastorale nella Diocesi di Forlì-Bertinoro dal 29 gennaio 2006, deve a sua volta redigere una lettera particolare: la rinuncia all’incarico. Il “rescriptum” del diritto canonico, voluto nel 2014 da papa Francesco, impone, infatti, come obbligo (prima era solo una prassi) ai vescovi che abbiano raggiunto la fatidica età dei tre quarti di secolo, le dimissioni. Questo non significa che monsignor Pizzi non sarà più pastore: il diritto della Chiesa prevede che il vescovo dimissionario rimanga in carica con pieni poteri pastorali, fino alla formale accettazione della rinuncia da parte del Papa.

Il diritto canonico dà facoltà al pontefice di prorogare il mandato o di nominare un successore. Non appena Roma avrà comunicato il nome del subentrante, monsignor Pizzi diventerà amministratore apostolico fino all'insediamento del subentrante: a quel punto sarà vescovo emerito, come già successo 11 anni fa a monsignor Vincenzo Zarri al termine del mandato. Sacerdote dell'arcidiocesi di Modena-Nonantola, la stessa che dal 13 settembre 2015 è guidata dall’arcivescovo monsignor Erio Castellucci, forlivese di nascita, monsignor Lino Pizzi è nato a Rivara di San Felice sul Panaro (MO) il 25 settembre 1942 ed è diventato sacerdote il 18 giugno 1966. Ha iniziato il ministero pastorale nella diocesi forlivese domenica 29 gennaio 2006, succedendo a Zarri, dimessosi per raggiunti limiti di età. Lino Pizzi ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 22 gennaio 2006 nell’abbazia di Nonantola, nel corso della liturgia eucaristica presieduta dall'arcivescovo Paolo Romeo (poi divenuto cardinale), co-consacranti l'arcivescovo-abate Benito Cocchi ed il vescovo Vincenzo Zarri.

Papa Benedetto XVI ha incaricato monsignor Pizzi della guida pastorale della diocesi romagnola il 12 novembre 2005. Dalla nomina all’effettivo insediamento sul soglio episcopale di Forlì-Bertinoro, passarono quasi 80 giorni. La cristianità forlivese è già in attesa della convocazione, direttamente da Roma, della Curia di Forlì, ossia dei Consigli Episcopale, Presbiterale e Pastorale diocesani. La data dell'annuncio spetta al Nunzio Apostolico, in accordo con le diocesi di provenienza e di destinazione dell'eletto. La nomina sarà “sub secreto pontificio” fino al giorno in cui, rigorosamente a mezzogiorno, sarà data comunicazione alla sala stampa della Santa Sede e alle Diocesi coinvolte. Solo nel momento della convocazione generale della Curia, con eventuale presenza della stampa, si conosceranno le decisioni di Roma. Monsignor Pizzi ha comunicato le intenzioni per il dopo mandato con largo anticipo: “Non resterò a Forlì - ha dichiarato il 2 febbraio scorso in occasione della Festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti - perché non voglio condizionare chi verrà dopo di me, ma sarò disponibile a dare una mano ai sacerdoti e al nuovo vescovo tutte le volte che mi sarà possibile”. 

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