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Cronaca

Liste d'attesa infinite: per un'ecografia passano 7 mesi

Liste di attesa nella sanità: dopo diverse segnalazioni di lettori, Romagnaoggi ha voluto verificare. Per un'ecografia al ginocchio il primo appuntamento è a marzo 2012

Il problema delle liste di attesa è uno dei più spinosi della sanità italiana. Dopo diverse segnalazioni di lettori, Romagnaoggi ha voluto verificare. L'Ausl di Forlì per un'ecografia al ginocchio (osteo-articolare) dispone del primo appuntamento a marzo 2012, mentre per una risonanza magnetica, sempre al ginocchio, si arriva a novembre 2011. Dovrebbero essere segnalati dagli operatori telefonici del Cup i posti disponibili negli ospedali di Forlimpopoli e Santa Sofia, ma, nella maggior parte dei casi, non accade.

Per chi non chiede, insomma, la possibilità non viene fatta presente. Dal centralino di Radiologia a Forlì comunicano che per l'ecografia, con una richiesta urgente, in un mesetto al massimo si dovrebbe riuscire a fare l'esame. Altrimenti, a pagamento, in una settimana, con 56 euro, ci si libera. In questo caso la cifra, confrontata al ticket di 36,15 euro, non sembra astronomica. Ma certamente non tutti se lo possono permettere.

Per quanto riguarda la risonanza magnetica (senza liquido di contrasto), per la quale non esistono le normali urgenze prescritte dal medico, da un ticket dello stesso importo, si passa, privatamente, a pagare 220 euro e l'appuntamento 'è servito' in settimana. Con il liquido di contrasto si arriva a 281 euro.

Sul portale del servizio sanitario regionale si legge, che, con il nuovo Piano triennale di governo delle liste di attesa, approvato dalla Giunta regionale, è stato “rinnovato l’impegno a garantire visite ed esami specialistici nei tempi previsti dalla normativa: entro 24 ore le urgenze, entro 7 giorni le urgenze differibili, entro 30 giorni le prime visite programmabili e entro 60 giorni gli esami di diagnostica programmabili”.

Ci sono campi, come le visite specialistiche, secondo il monitoraggio che va dal 4 all'8 aprile 2011, nei quali i dati dell'Ausl di Forlì sono più confortanti: una visita oculistica si ottiene, nel 63% dei casi, entro una settimana dalla richiesta, stesse tempistiche, nell'83% dei casi, per la visita urologica. Entro un mese, per tutti i richiedenti, anche quella fisiatrica. Per la visite ortopedica, oncologica e cardiologica si rientra nei 30 giorni.

Più problematica la situazione per gli esami diagnostici. Alcuni esempi: per una colonscopia, ad esempio, per il 67% delle richieste, il tempo di attesa supera i 90 giorni. Per un ecodoppler, quasi tutte le richieste sono soddisfatte entro i 60 giorni. Punto dolente, l'ecografia all'addome: nel 90% dei casi l'attesa supera i 90 giorni. Una tac del capo si riesce a fare al massimo entro 45 giorni, mentre per quella all'addome il 69% dei richiedenti aspetta oltre i 90 giorni. Risonanza magnetica alla testa: nel 63% dei casi si va oltre i 90 giorni.   


 

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