rotate-mobile
Il caso

Lite sulla moschea di via Fabbretti, il comitato: "Locali di loro proprietà, ma non possono ospitare luoghi di culto"

"I riti collegati al Ramadan non paiono compatibili con l’assetto urbanistico del centro Afaf"

"Essere proprietari non significa svolgere qualsiasi attività all’interno dei locali, ma solo quelle compatibili con la destinazione urbanistica dell’immobile": è la replica che arriva dal comitato dei residenti della zona del Foro Boario guidato da Arnaldo Bolognesi, sulla contestata moschea di via Fabbretti. Un'immobile di proprietà non usato in modo abusivo secondo la versione del responsabile del centro culturale Afaf, Mohammed Ballouk, che indica in massimo 200 le presenze di fedeli in questi giorni di ramadan. Un'immobile che ospita un luogo di culto non ammesso dalla destinazione urbanistica di gran parte dei locali (artigianale-produttivo) secondo Bolognesi.

Che ritorna sul punto: "Si può evidenziare che, secondo una nota comunale (nota 51140/18), sin dall’origine il centro Afaf gestisce due unità immobiliari, una (piccola) destinata ad “attività private culturali, sociali-ricreative” e l’altra (più grande) con destinazione d’uso artigianale (una adiacente all'altra in via Fabbretti, con lo stesso ingresso, ndr). Con la cancellazione di Afaf dal registro delle Associazioni di promozione sociale, l'unità “artigianale” non è più utilizzabile in deroga alla sua vocazione urbanistica. Non siamo stati informati circa richieste di mutamento d’uso, benchè al riguardo abbiamo da tempo segnalato al Comune la nostra qualità di controinteressati. Allo stato che ci risulta, pertanto, a tutto voler concedere,  la sola unità minore potrebbe essere utilizzabile quale “sala preghiera” (destinazione rientrante nella stessa categoria urbanistica di quella originaria), ma che non può essere considerata un luogo di culto, difettando i requisiti previsti dai regolamenti comunali".

Pertanto il comitato torna a ribadire che "se ciò corrisponde alla realtà, già i riti collegati al Ramadan non paiono compatibili con l’assetto urbanistico del centro Afaf. Oltre a ciò, nemmeno appare pensabile che le presenze dichiarate riescano a sostare e pregare contemporaneamente nella sola “sala preghiera”; è più conseguente ipotizzare che i numerosi fedeli (i quali, pur stando ai soli numeri forniti da Ballouk - inferiori a quelli da noi rilevati -,  “non superano le 200” unità), possano trovare idonea sistemazione solo nei locali ad uso artigianale: ma queste verifiche ovviamente spettano agli organi preposti, compresa la Amministrazione comunale".

Le principali notizie

Sciagura stradale, perde la vita un centauro

Rischia frustate e pene corporali nel suo Paese, odissea giudiziaria per una giovane islamica

Concorso Art Bonus, l'Ex Gil sale sul podio: è boom di like sui social

Pasqua a tavola, ristoranti verso il tutto esaurito

Una pieve con una cripta che risale ad oltre mille anni fa: la storia di Polenta

Il meteo della Domenica delle Palme

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lite sulla moschea di via Fabbretti, il comitato: "Locali di loro proprietà, ma non possono ospitare luoghi di culto"

ForlìToday è in caricamento