rotate-mobile
Cronaca

Litigio in Consiglio anche sui quartieri: salta il dibattito sulle elezioni

L'espressione di civismo di 6.553 forlivesi che hanno partecipato domenica al voto dei comitati di quartiere, oltre a quello dei volontari che hanno permesso l'apertura dei seggi, non riesce a unire i partiti politici

L'espressione di civismo di 6.553 forlivesi che hanno partecipato domenica al voto dei comitati di quartiere, oltre a quello dei volontari che hanno permesso l'apertura dei seggi, non riesce a unire i partiti politici in Consiglio comunale. La relazione dell'assessore al Decentramento Andrea Cintorino, infatti, è stata stoppata in apertura del Consiglio comunale dal capogruppo del Pd Soufian Hafi Alemani, che ha indicato l'assenza dell'unanimità nell'inserimento all'ordine del giorno dell'argomento 'fuori sacco' delle elezioni di quartiere, in quanto il gruppo Pd non aveva dato il proprio assenso nella riunione dei capigruppo. Lo stesso Alemani poi ha fatto retromarcia, chiedendo comunque il dibattito, ma la Presidente del Consiglio Comunale Alessandra Raccagni a quel punto ha quindi proceduto con il programma previsto. 

Attacca l'assessore Cintorino: “È stata negata, in punta di diritto, l’informativa predisposta sull’esito delle elezioni dei comitati di quartiere di domenica. Un atto che ci lascia sbigottiti e che testimonia la natura strumentale, polemica e divisoria del modo di porsi e fare politica del capogruppo del Partito Democratico Soufian Alemani. D'intesa con i nostri uffici e per dare maggiore risalto ai risultati di ieri, avevamo predisposto una semplice e neutra comunicazione istituzionale per rendere noto alla città e agli organi di stampa il numero degli aventi diritto al voto, i votanti, il totale degli eletti, la percentuale di voto rapportata con quella del 2015, l'aumento della partecipazione e il successo degli scrutini. Numeri reali, oggettivi, che non hanno padrone politico e che riconoscono il lungo e proficuo dibattito di questi mesi per l'adozione del nuovo regolamento sui quartieri”.

Ed ancora: “Si trattava di dare la giusta e meritata importanza, attraverso l'evidenza dei dati, ai valori della partecipazione e del decentramento che guidano la nostra democrazia e che stanno alla base dello spirito di servizio di centinaia di forlivesi. Ma non solo – conclude Cintorino – in quella che il capogruppo Alemani ha definito una comunicazione inopportuna, era contenuto un corale ringraziamento a tutti i volontari, i dipendenti e i funzionari del Comune di Forlì che hanno reso possibile la giornata di ieri. Di tutto questo, a suo supremo e insindacabile giudizio, non era il caso perdere del tempo in consiglio comunale. Noi invece crediamo il contrario. Crediamo che prima delle arringhe di Alemani e del Pd, ci sia l’evidenza l'importanza di un successo che nasce dal civismo e dalla voglia di mettersi in gioco per la propria comunità”.

Replica il gruppo Pd: “Dispiace che l’Assessora a fronte della bella occasione di partecipazione e civismo preferisca polemizzare inutilmente, in quanto la smentiscono i fatti: è sufficiente leggere il verbale d’aula per prendere atto dell’infondatezza delle sue dichiarazioni. L’Assessora, nonostante i nostri inviti a rendere la sua informativa ed aprire il dibattito in Consiglio, ha preferito, nella sua libera scelta, di lasciar proseguire i lavori dell’aula, evidentemente già pronta a fare uscire un comunicato di inutile polemica; la sua goffa uscita tradisce il nervosismo per una partecipazione al voto evidentemente inattesa che ha sancito una volta di più quanto forte sia il legame tra i forlivesi ed i comitati di quartiere e quanto assurda fosse la proposta dell’Amministrazione di sostituire l’elettività dei comitati di quartiere con una nomina politica dei gruppi consiliari”.


Forlì & Co

I gruppi consigliari sono comunque intervenuti con comunicati stampa sull'argomento. Così Federico Morgagni, capogruppo Forlì e Co.: “Le elezioni per il rinnovo dei Comitati di quartieri ci consegnano indicazioni importanti sullo stato di salute del sentimento civico e della partecipazione democratica nella nostra città. Il primo dato che emerge è che nonostante la deliberata insufficienza della campagna informativa del Comune -i cui riflessi si sono palesati purtroppo anche ieri con decine di elettori che hanno scoperto all'ultimo minuto in quale quartiere fossero finiti dopo la revisione dei confini, o quale fosse l'ubicazione del loro seggio- alla fine oltre 6500 forlivesi si sono recati a votare, a riprova dell'attenzione e della sensibilità della nostra comunità per questi organismi”.

“Questa è già di per sé una risposta significativa agli amministratori del Comune, che hanno tentato per mesi di cancellare il carattere elettivo dei quartieri per trasformarli in “direttivi” di emanazione politica. Sono stati i quartieri medesimi, insieme ai consiglieri di opposizione, a condurre un'intensa battaglia grazie alla quale, infine, si è riusciti a salvaguardare il doveroso principio dell'elettività popolare di questi organismi, assicurando che si mantenesse fra elettori ed eletti quel prezioso legame di rappresentanza rispetto ai bisogni della comunità locale, elemento decisivo per l'esistenza di comunità coese e civili, aperte ed inclusive. A questo punto è compito del Comune fornire a questi organismi partecipativi spazi e strumenti di espressione e sviluppo. Chi ci amministra ha il preciso dovere di mostrare elevate capacità di ascolto e di apertura nei confronti di questo patrimonio di quasi 170 cittadine e cittadine che sono pronti ad impegnarsi in prima persona per la loro comunità, traendo forza dalla rappresentanza e dal contatto diretto con le persone che vivono, abitano e lavorano nel territorio. “Osare più democrazia”, è la via maestranza per accogliere le proposte e le istanze dei quartieri e di chi li anima come preziosa energia vitale per il progresso e lo sviluppo della nostra città”.

Italia Viva 

Scrive in una nota ItaliaViva: “Nel ringraziare i 6553 cittadini che domenica si sono recati alle urne per eleggere i componenti dei nuovi Comitati di quartiere, auguriamo un buon e proficuo lavoro a tutti gli eletti. Non manca però di fare una riflessione circa la  partecipazione dei cittadini al voto che, seppur più ampia rispetto alle elezioni del 2015, non può essere soddisfacente - dice la Coordinatrice Provinciale Sara Biguzzi - per questo vogliamo porre l’attenzione sugli oltre 110 mila concittadini che non hanno votato. I nuovi Comitati, ridotti a 21 in applicazione del nuovo Regolamento dei Quartieri recentemente approvato dal Consiglio Comunale, hanno una grandissima sfida: far comprendere ai cittadini che la chiave vincente per una Forlì più inclusiva e bella è il senso di comunità, di appartenenza e di inclusione”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Litigio in Consiglio anche sui quartieri: salta il dibattito sulle elezioni

ForlìToday è in caricamento