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Giovedì, 28 Marzo 2024
Scuola

Lo studio della musica come strumento di socializzazione e inclusione: dalla Regione fondi per le scuole

Si tratta di un investimento complessivo di 1,7 milioni, coinvolti 7mila studenti dalle primarie alle superiori

Lo studio della musica è fondamentale non solo per arricchire l’offerta educativa specifica, ma anche come veicolo per la socializzazione e l’inclusione degli studenti e delle studentesse. Lo scorso maggio la Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione 1,7 milioni di euro per un bando rivolto alle scuole di musica riconosciute. Obiettivo: rendere disponibile, per il prossimo anno scolastico, opportunità di educazione e pratica musicale d’insieme. Le scuole sono state chiamate a operare in partenariato con le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e gli enti di formazione del sistema di Istruzione e Formazione professionale IeFP. Le istituzioni di diverso ordine e grado e gli enti di formazione coinvolti sono così collocati sul territorio regionale: 16 a Piacenza, 32 a Parma, 21 Reggio a Emilia, 39 a Modena, 55 a Bologna, 19 a Ferrara, 13 a Ravenna, 32 a Forlì Cesena, 13 a Rimini.

La Giunta regionale ha ora approvato l’esito del bando: un’offerta complessiva di 27 progetti scelti per la loro capacità da una parte di valorizzare l’esperienza musicale collettiva, sviluppando la creatività, la socializzazione e l’integrazione di tutti, dall’altra promuovere la piena inclusione agli alunni e alle alunne con disabilità o in condizione di svantaggio. La graduatoria finale vede 80 scuole di musica coinvolte, più di 7mila studenti e studentesse della scuola primaria, della scuola secondaria di primo e secondo grado nonché dei percorsi di istruzione e formazione professionale, 240 istituzioni scolastiche.

Grazie a questo piano ogni studente e studentessa potrà frequentare un percorso di educazione musicale di 60 ore composto da due moduli di uguale o diversa tipologia, tra musica strumentale d’insieme, propedeutica musicale e canto corale. Le attività di musica strumentale di insieme saranno preponderanti, dal momento che si prevede di dedicare i due terzi dei moduli a questo tipo di formazione. Il programma regionale triennale di sviluppo del settore musicale è reso possibile dalla Legge regionale 2 del 2018 che riconduce in un quadro unitario gli investimenti per sostenere diffondere e lo studio della musica.

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