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Lotta alla violenza sulle donne

Lotta alla violenza sulle donne, i numeri della Polizia: anche in provincia casi di atti persecutori e violenza domestica

La Polizia di Stato promuove “Questo non è amore”, una campagna di informazione e sensibilizzazione, ideata dalla Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della pubblica Sicurezza, che ha lo scopo di favorire l’emersione del fenomeno odioso e pervicace della violenza di genere e domestica

Dall’inizio dell’anno la Divisione Anticrimine della Questura ha trattato venti istanze finalizzate ad ottenere l’ammonimento per atti persecutori del questore, e 2 istanze pertinenti al provvedimento di ammonimento per “violenza domestica”. Delle istanze di richiesta di ammonimento per atti persecutori depositate 7 hanno comportato la misura monitoria richiesta; 6 si sono concluse con l’archiviazione, per infondatezza o per mancanza dell’attualità dei comportamenti persecutori lamentati, anche grazie alla funzione deterrente esercitata dall’intervento della Polizia; mentre le restanti richieste sono tuttora in trattazione. Le misure di sorveglianza, applicate dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione su proposta del Questore, per i soggetti accusati di maltrattamenti in famiglia e stalking sono state due.

Gazebo informativo

La Polizia di Stato promuove “Questo non è amore”, una campagna di informazione e sensibilizzazione, ideata dalla Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della pubblica Sicurezza, che ha lo scopo di favorire l’emersione del fenomeno odioso e pervicace della violenza di genere e domestica, in cui spesso l’autore degli atti violenti è un familiare o persona vicina alla vittima. Le iniziative intraprese prevedono l’allestimento di un gazebo, fornito dal Comune, venerdì nelle centrali piazze di Forlì e Cesena, per la distribuzione di materiale divulgativo sul fenomeno nonché sensibilizzazione e illustrazione degli strumenti di tutela previsti.

In particolare, personale specializzato nella prevenzione e nel contrasto della violenza di genere della Questura divulgherà informazioni utili, distribuendo il predetto materiale, sia al fine di sensibilizzare alla tematica che nell’intento di “intercettare” le donne che si trovino a vivere situazioni di abuso. Paura e vergogna costituiscono le resistenze più ardue da vincere quando si affronta questo tema, poiché relegano le vittime in una condizione di isolamento
fisico-emotivo, che le rende ancora più vulnerabili. In tale contesto e consapevolezza, allo scopo di rafforzare l’ambito di tutela delle donne, si inquadra l’intervento legislativo denominato “Codice Rosso” (Legge numero 69 del 9 agosto 2019), il quale prevede per taluni reati contro la persona (maltrattamenti in famiglia, stalking e violenza sessuale), efficaci e celeri interventi, finalizzati alla tutela delle vittime di violenza domestica e di genere (indagini con immediata instaurazione del procedimento penale ed eventuale adozione di provvedimenti cautelari come il divieto di avvicinamento alla vittima e il braccialetto elettronico), nonché l’introduzione di fattispecie di reato, tristemente attuali e, specificatamente: diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, il cosidetto "revenge porn"; deformazione aspetto per lesioni permanenti; costrizione al matrimonio; e violazione dei provvedimenti di allontanamento.

L’intento della campagna è quello di informare, sensibilizzare e fornire sicuro riferimento alle vittime, rassicurandole rispetto alla possibilità di emanciparsi dalla violenza mediante l’offerta di un adeguato e concreto sostegno negli Uffici di Polizia mediante il supporto di personale empatico, specializzato e competente, nonché efficaci strumenti giuridici idonei a interrompere la spirale di violenza. Il questore può intervenire a tutela delle vittime della violenza di genere adottando, nell’ambito delle sue precipue prerogative di Autorità provinciale di pubblica sicurezza, diverse misure di prevenzione. Tra queste l'ammonimento per violenza domestica, attivabile d’ufficio, su segnalazione da parte di qualsiasi cittadino purchè non anonima, diffidando l’autore dal reiterare atti di violenza (molestia, percosse, lesioni e minacce); e l'ammonimento per atti persecutori, per condotte moleste o minacciose, seppur non integranti ipotesi di reato, per il quale è necessaria l’attivazione della persona offesa.

Inoltre, è previsto che i soggetti che si siano evidenziati per i reati di atti persecutori e maltrattamenti contro familiari e conviventi possano essere sottoposti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza, essendovi condotte che connotano in modo pregnante la personalità e conseguentemente la pericolosità dell’autore e, quindi, di particolare allarme sociale. Tale misura, disposta dall’autorità giudiziaria, su proposta anche del Questore, implica la sorveglianza dell’Autorità di Pubblica Sicurezza rispetto all’osservanza delle prescrizioni e limitazioni (divieto e obbligo di soggiorno), imposte al soggetto al fine di impedire che commetta altre attività criminose.

Educazione alla legalità

Con lo scopo di infrenare il fenomeno della violenza di genere, l’impegno della Polizia di Stato segue anche i percorsi ormai consolidati dell’educazione alla legalità, promuovendo incontri nelle scuole con i giovani, volti al recupero della cultura di genere e al rispetto delle diversità. In tale ottica, mercoledì mattina, nell’ambito della consolidata campagna di educazione alla legalità, verrà effettuato un incontro da parte di personale della Divisione Anticrimine della Questura con gli studenti del liceo classico pedagogico "Morgagni", rivolto proprio a coloro che saranno in futuro chiamati a formare le nuove generazioni.

Nella stessa giornata verrà sottoscritto il Protocollo di Intesa in materia di stalking, violenza domestica e di genere tra la Questura di Forlì-Cesena e l’Ausl della Romagna, con lo scopo di promuovere la sinergia e di prevedere le migliori procedure di interazione, al fine di valutare insieme come agevolare la “presa in carico” del soggetto colpito dall’ammonimento, con l’obiettivo comune di realizzare nei confronti del maltrattante un percorso trattamentale efficace di acquisizione della consapevolezza del disvalore delle azioni lesive commesse, cercando di scongiurarne la perpetuazione. Inoltre domenica il personale della Divisione Anticrimine e della locale Squadra Mobile partecipare al convegno dal titolo "Accoglienza e presa in carcio delle done che subiscono violenza nell'ambito dell'Ausl" che si terrà nell’aula magna del Centro di Formazione dell’Ausl di Forlì.

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