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Il lutto

Il lascito di Gaetano Foggetti all'Ail: la sede in viale Roma, "fondamenta per guardare al futuro con ottimismo"

Nel 1995 fu socio fondatore dell’associazione, dopo che una grave forma di leucemia lo aveva colpito nel 1991 e dalla quale ne era uscito guarito un anno dopo

"Ciao Gaetano, ciao presidente. Continua a parlarci e a guidarci da lassù". L'Ail piange la scomparsa del presidente provinciale Gaetano Foggetti, spentosi giovedì mattina a 56 anni. I funerali si terranno lunedì, con partenza alle 14.30 dall’obitorio di Forlimpopoli per la chiesa di San Colombano di Meldola; dopo la cerimonia, alle 15, il feretro si trasferirà a Cesena per la cremazione. L'associazione contro le leucemie-linfomi e mieloma ricorda lo spirito volenteroso di Foggetti attraverso le parole pronunciate dal giornalista stesso e volontario dopo aver lottato contro la leucemia. "La cosa più entusiasmante è la forza che l’obiettivo comune dà al nostro gruppo eterogeneo: dare un contributo a far sì che la lotta alle malattie del sangue sia un po’ più facile e permetta di dare ulteriori possibilità di guarigione a quanti si ammalano - diceva Foggetti -. Non posso dare nessun consiglio a quanti stanno passando ciò che ho già vissuto, troppo intimo e personale è il rapporto con la malattia; penso solo che non ho mai trovato, tra tutti coloro che ho conosciuto allora e in questi anni, un paziente che si è arreso, anzi"

Nel 1995 fu socio fondatore dell’associazione, dopo che una grave forma di leucemia lo aveva colpito nel 1991 e dalla quale ne era uscito guarito un anno dopo, grazie alle cure del reparto di Ematologia “Seragnoli” dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna alla cui guida era allora il professor Sante Tura.  Iniziò così il suo grande impegno nel mondo del volontariato che lo vide guida tenace e lungimirante dell’Ail. Presidente dal 2002 al 2013, vicepresidente dal 2014 al 2019 e nuovamente presidente dal 2020 a gennaio 2022. Durante la sua presidenza e vicepresidenza, si dedicò con successo ai molti progetti che l’associazione ha poi sviluppato nel corso degli anni. Iniziative di raccolte fondi, finanziamenti per l’assunzione di giovani medici specialisti presso il reparto di ematologia dell’Irst di Meldola, creazione dell’importantissimo servizio medico di assistenza domiciliare ematologica, sono solo alcuni degli obiettivi raggiunti. Fu poi l’artefice, grazie al suo straordinario impegno, dell’acquisizione della nuova sede Ail in viale Roma 88 a Forlì, inaugurata il 30 ottobre 2019. "E’ fatta - esclamò -. Ecco allora che avere finalmente un luogo che diventerà la casa di tutti coloro che si avvicineranno alla nostra associazione, rappresenta il trampolino ideale per dare slancio alla nostra attività sul territorio. Il taglio del nastro ha un fortissimo valore simbolico: le nostre radici sono solide e si confermano fondamenta essenziali per guardare al futuro con rinnovato ottimismo, consapevoli di poter fare grandi cose per quanti, malati, familiari, medici e ricercatori, affrontano la sfida della malattia".  
 

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