Addio al professor e pedagogista Riccardo Conte, papà del "Progetto Giovani"

All’alba di lunedì si è spento, dopo una grave malattia, Riccardo Conte, docente universitario, pedagogista e formatore. Aveva 79 anni. Lascia la moglie Rosa Benati e i figli Roberta e Stefano. Il funerale avrà luogo giovedì 25 novembre (ore 10) presso la chiesa di San Giuseppe Artigiano. "Riccardo Conte ha onorato nella sua laboriosa e creativa esistenza la comunità forlivese come esempio di esercizio di cittadinanza consapevole, attiva e responsabile, oltre che come anticipatore di sensibilità pedagogiche e di progettualità innovative che negli ultimi decenni hanno avuto un crescente rilievo", ricorda Pierantonio Zavatti.

"Dalla seconda metà degli anni Sessanta è stato presidente del Comitato del quartiere Campo di Marte e poi Consulente dell’amministrazione comunale di Forlì - illustra Zavatti -. Negli anni ‘70 ha aperto corsi di ginnastica preventiva e correttiva per i bambini. Nella seconda metà degli anni ‘70 insieme al compianto assessore comunale Flavio Montanari, con cui aveva una relazione di profonda amicizia e di feconda collaborazione, ha dato slancio al tema della partecipazione e ha avviato il "Progetto Giovani"".

E’ divenuto così anche Consulente del Ministero degli Interni per i problemi inerenti la sfera giovanile e adolescenziale, partecipando a scambi internazionali proprio su questo tema. Il suo impegno educativo e socio-culturale si è espresso anche nella Scuola per l’handicap e all’Università per l’insegnamento di Didattica di Scienze Motorie, condividendo la filosofia e la scienza di Jean Le Boulch (ideatore della Psicocinetica: Scienza del Movimento applicata allo Sviluppo della Persona). Dal 2008 ha collaborato assieme ai figli Roberta e Stefano con “La Rete Magica”, avviando i corsi di psicomotricità per le persone affette da Parkinson e Alzheimer. Dal 2015 ha collaborato in ruoli significativi con l’Aics", conclude.