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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Sergio Giammarchi, "Piangiamo il combattente per la libertà. Un esempio per tanti, gli saremo per sempre debitori"

"Il suo straordinario impegno nelle scuole e nel territorio per testimoniare il ricordo della Resistenza, le atrocità del nazifascismo, e l’episodio fondativo della Repubblica, rimane in noi vivo e luminoso"

E' una Forlì in lutto quella che si è svegliata venerdì mattina con la notizia della morte del partigiano Sergio Giammarchi. "Piangiamo il combattente per la libertà, ma anche il testimone preciso e puntuale della storia della Resistenza - è il ricordo dell'Anpi Forlì-Cesena -. Perchè Sergio, per noi è stato questo. Sempre presente all'attività dell'associazione, sempre disponibile , Sergio ha portato la nostra storia nelle scuole, nei circoli, ovunque, sempre con lucidità e chiarezza, Classe 1926, Sergio è stato un esempio per tutti noi, attivo non solo nell'Anpi, ma anche nella Cna, da artigiano, e Rudaren, (l'arrotino) il soprannome dovuto alla sua professione, ha attraversato il secolo breve da protagonista. Noi dell'Anpi con lui perdiamo tanto, un esempio, un padre, un maestro. Ma ci impegneremo perchè il tanto che Sergio ci ha lasciato venga trasmesso a chi non ha avuto il privilegio di conoscerlo. Ci uniamo in un abbraccio ai figli e ai nipoti di Sergio".

"E' stato un esempio per tanti - ricorda il parlamentare Marco Di Maio -. Lo sono stati la sua storia, ilsuo impegno per tenere viva la memoria, per promuovere il lavoro (dipendente e autonomo, senza distinzioni ideologiche) come valore fondamentale; lo sono stati il suo spirito, la sua energia, la sua voglia di vivere. Tutti noi e le generazioni future, nessuno escluso, gli saremo per sempre debitori per ciò che hai fatto e per aver combattuto per regalarci la democrazia, la libertà, la vita così come abbiamo avuto la fortuna di conoscerla. Ci mancherà". Anche Italia Viva si unisce al cordoglio di tutta la comunità forlivese: "Sergio con la sua vita e il suo impegno è stato un esempio per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo o sentire le sue innumerevoli testimonianze. La sua particolare attenzione ai giovani nel promuovere una coscienza critica raccontando la sua esperienza di vita, deve essere un monito per tutti noi a continuare l’opera di sensibilizzazione e divulgazione di un periodo storico così importante, ancora di più oggi alla luce dei totalitarismi e dittature contemporanee".

"Ci uniamo al dolore della famiglia e di tutti i cittadini e le cittadine forlivesi, per la scomparsa di Sergio Giammarchi. Partigiano del battaglione Corbari, compagno ed amico, lo vogliamo ricordare con il suo nome di battaglia e’ Rudarè, l’Arrotino - sono le parole del segretario generale della Cgil Forlì Maria Giorgini, del segretario dello Spi Cgil Marzia Abbonizio e del presidente dell'associazione Luciano Lama Valter Bielli -. Sergio, che ci lascia a 95 anni di età, ha dedicato la sua vita alla Resistenza; durante il ventennio fascista all’età di 17 anni quando andò in montagna assieme a Corbari e scelse di lottare per la Libertà, contro il fascismo e per la Democrazia, e finita la guerra, far tesoro di quella vicenda, per testimoniarla un anno dopo l’altro fino ad oggi".

"Il suo straordinario impegno nelle scuole e nel territorio per testimoniare il ricordo della Resistenza, le atrocità del nazifascismo, e l’episodio fondativo della Repubblica, rimane in noi vivo e luminoso - continuano Giorgini, Abbonizio e Bielli -. Questa “missione” educativa Giammarchi l’ha svolta nell’Anpi con tale continuità, coerenza e misura, che resterà nella memoria di tante ragazze e ragazzi che con lui sono cresciuti e, a noi associazioni , sindacati, istituzioni del territorio, cittadini e cittadine, resta il compito straordinario di trasmettere alle future generazioni quel messaggio, che utilizzando le sue parole, diceva “State uniti e lottate sempre contro la guerra, per la pace per la libertà e per la Costituzione”. Con profondo dolore lo salutiamo, sapendo che continuerà a vivere nella nostra memoria".

La tragica notizia della scomparsa di Giammarchi ha colpito nel cuore la comunità del Pd Forlivese: "Sergio è stato per noi un simbolo di democrazia, di lotta per la libertà, ha incarnato i valori della Resistenza, è stato un testimone per le giovani generazioni, ma prima di tutto Sergio era un amico, un compagno. Il nostro primo pensiero va ai figli e a tutti suoi cari. Con Sergio se na va uno degli ultimi eroi che hanno dato la vita per garantire la nostra libertà, un Partigiano che ha lottato con le unghie e con i denti contro la dittatura e grazie al suo impegno, profuso fino all’ultimo, ha garantito una memoria che ci impegneremo a mantenere viva negli anni, grazie anche a coloro che ancora possono raccontare. Ora ci stringiamo nel dolore, ma fermamente consapevoli dei grandi regali che Sergio ci ha fatto durante la sua vita".

Anche Cna Forlì-Cesena ha accolto "con grande tristezza" la notizia della scomparsa dell proprio socio fondatore e presidente onorario: "Sergio rappresentava il senso, lo spirito e il cuore della nostra associazione, una bella persona di grande umanità e che si è sempre contraddistinta nel mettere al centro l’idea di comunità - sono le parole del presidente provinciale e del l direttore generale dell’associazione, Lorenzo Zanotti e Franco Napolitano -. Come non ricordare il suo passato da uomo della resistenza, nel periodo più buio e difficile che ha vissuto il nostro Paese. Anche quella esperienza l’ha tradotta e messa a disposizione di tutti noi, sempre con spirito votato alla riconciliazione piuttosto che alla divisione. Ricordiamo in particolare il suo dono raro di entrare in sintonia con le giovani generazioni, che fosse portando la sua testimonianza nelle scuole oppure negli incontri organizzati dai nostri giovani colleghi. La sua lezione di vita, raccontata con leggerezza e bonomia, ha generato sempre simpatia e affetto, soprattutto tra i giovani. Un grande uomo saggio, accogliente, brillante, lucido e generoso. Un uomo d’altri tempi. Ci mancherà tanto, Sergio. Da parte di tutti noi un grande grazie per aver avuto la fortuna di conoscerti e di camminare per tanti anni insieme a te. Faremo tesoro dei tuoi insegnamenti e dei valori che ci hai trasmesso. Da tutta la comunità di Cna Forlì-Cesena un forte abbraccio alla figlia Laura, ai nipoti e a tutti i famigliari".

"La notizia della morte di Sergio colpisce e commuove perché viene meno una figura storica dell'antifascismo nel nostro territorio, un uomo che ha dedicato la propria vita alla democrazia, prima come protagonista della Resistenza, poi impegnandosi nella diffusione di una memoria storica che ancora in troppi si permettono di calpestare e rinnegare - afferma il sindaco di Bertinoro, Gessica Allegni -. Come cittadini e rappresentanti istituzionali dobbiamo assumerci la responsabilità di continuare a lavorare e agire nell'esempio di Sergio, delle partigiane e dei partigiani che hanno combattuto per la nostra libertà. Contro ogni estremismo, razzismo, discriminazione. A Sergio Giammarchi va un grande ringraziamento per tutto ciò che ha rappresentato per la nostra comunità. Non lo dimenticheremo. Esprimo alla famiglia, agli amici e ai compagni di Sergio tutta la vicinanza e il cordoglio del Comune di Bertinoro".

Si associano anche i mazziniani: "La omunità mazziniana tutta partecipa al dolore della figlia Laura e dei familiari per la perdita del caro Sergio Giammarchi,  partigiano forlivese della banda Casadei poi Corbari- Casadei. Sergio non ha mai fatto mancare il suo contributo  alla nostra sezione condividendo a fondo gli ideali mazziniani e non facendo mai mancare la sua testimonianza ed il contributo ed il richiamo costante al valore della Pace, dell'Educazione, del senso civico e della coerenza tra pensiero e azione. Il suo esempio è luce per i giovani mazziniani che già lo piangono con rimpianto". Cordoglio anche dall'ex assessore Sara Samorì: "Forse è un caso se te ne sei andato “salutandoci” con un altro appuntamento importante nella nostra Memoria collettiva, quella della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. O forse no. Se chiudo gli occhi, ti rivedo in tanti di quei momenti passati insieme, in tanti anniversari che celebrano, difendono e i rilanciano i nostri valori democratici sui quali si fonda la nostra Repubblica.  Non posso e non potrei elencare tutti quei momenti nei quali la tua presenza, accendeva l’orgoglio e la speranza. Non posso. In questo momento; l’emozione metterebbe in gioco la memoria, facendomi qualche scherzo. Ti ricordo però, sopra ogni cosa, dietro, davanti, intorno a quei banchi dove incontravi i più piccoli, i nostri ragazzi, incrociando i loro sguardi, sorrisi, bronci, senza mai stancarsi di rispondere alle curiosità, raccontare il valore dell’ antifascismo, l’uguaglianza, la libertà.  La pace.  Sei e rimarrai il più autentico esempio di come si esercita (e si fa) memoria testimoniandolo con la propria vita.  Sopra ogni cosa, ci hai insegnato il valore del Bene comune. Più importante dei particolarismi Mai conosciuta una persona così".

"Esprimo a nome dell’Amministrazione Comunale e dell’intera Città di Meldola il profondo cordoglio per la scomparsa del Partigiano Sergio Giammarchi custode dei valori della nostra Costituzione - afferma il sindaco Roberto Cavallucci -. La comunità tutta perde un indiscusso protagonista della Resistenza locale al nazifascismo durante la seconda guerra mondiale; un uomo sempre in prima linea che si è personalmente impegnato ed ha lottato per tutta la sua vita per l'affermazione di quei valori di giustizia e libertà che oggi consentono a noi di vivere in pace. Con il suo esempio e con le sue parole Sergio è stato testimone, per intere generazioni di giovani, di quella grande stagione di conquista della libertà che fu la Resistenza. E’ stato dalla parte giusta, è salito in montagna per noi, per tutti, per quegli ideali democratici che oggi in sua memoria dobbiamo custodire e difendere. Sergio, Grazie".

"Sergio Giammarchi ha incarnato per migliaia e migliaia di forlivesi di tutte le età il simbolo stesso della lotta di Liberazione - afferma il consigliere comunale di Forlì & co, Federico Morgagni -. Era impossibile non commuoversi, appassionarsi ed entusiasmarsi ascoltandone la testimonianza, i ricordi di Corbari, Iris Versari e Casadei, delle lotte, dei sacrifici ma anche delle gioie ed emozioni che accompagnarono la rinascita della nostra città e del nostro Paese dopo la lunga oppressione del regime. Per decenni ha fatto conoscere a tantissimi ragazzi e studenti la Resistenza fuori da ogni retorica e frase di circostanza, come il racconto meraviglioso di una generazione di giovani che, dopo 20 anni di oppressione fascista, prendeva in mano il proprio destino e sceglieva di battersi per riconquistare la democrazia, la giustizia e la libertà. Per tutta la sua vita, Giammarchi è stato un antifascista, un democratico, un simbolo della nostra città e un esempio per tutti noi. La sua scomparsa lascia i forlivesi più poveri della sua persona, ma più ricchi di un grande patrimonio di valori e memoria. Nell'unirsi al cordoglio dei famigliari e di tutti gli antifascisti, è doveroso riaffermare l'impegno di tutta la nostra comunità a continuare a battersi per quegli ideali di pace, libertà e democrazia nei quali Giammarchi ha creduto ed è vissuto".

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