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Cronaca

M5S: "Ben 200mila euro spesi per gli incarichi ad personam del sindaco"

“Sono circa 200.000 euro all’anno i soldi pubblici, provenienti dalle tasse pagate dai forlivesi, utilizzati per stipendiare personale nominato direttamente da Sindaco e Giunta nell’ufficio di gabinetto"

“Sono circa 200mila euro all’anno i soldi pubblici, provenienti dalle tasse pagate dai forlivesi, utilizzati per stipendiare personale nominato direttamente da sindaco e giunta nell’ufficio di gabinetto senza alcuna selezione pubblica e specificandone direttamente l’inquadramento e la retribuzione”, si legge in una nota di Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Forlì, che continuano: “Una cifra esagerata e la cui assegnazione ha probabilmente anche alcuni vizi di legittimità che non esiteremo ad esporre nei prossimi giorni alla Procura ed alla Corte dei Conti - attaccano i pentastellati - Ci teniamo poi a specificare fin da ora che uno dei punti del nostro programma per le elezioni amministrative 2019 prevederà come minimo un dimezzamento di questa spesa”.

“Dalle nostre verifiche abbiamo appurato che l’ufficio di gabinetto impiega molto personale, oltre ad utilizzare 7 dipendenti comunali, dà lavoro a ben 5 ulteriori persone assunte a tempo determinato senza concorso, tutte “gravitanti” la galassia Pd, fra cui spiccano Massimiliano Cescon (facente parte dell’assemblea territoriale del Pd) e Paola Francia, portavoce del sindaco con un contratto da più di 38mila euro lordi all’anno. Fa però eccezione l’ultima recente assunzione su individuazione diretta da parte del sindaco Drei: si tratta di Giovanna Prati, che alle scorse amministrative era candidata nella lista di Centro Destra “Noi Forlivesi” della consigliera Paola Casara, organizzatrice assieme alla Prati nell’aprile scorso di una conferenza “Romagna quale futuro?”, finanziata con 1500 euro di fondi consiliari, alla quale avevano partecipato come relatori esponenti del Pd come il sindaco Drei, l’ex sindaco Balzani ed il parlamentare Marco Di Maio”, spiegano Vergini e Benini.

“Con questa nomina “in quota Centro Destra” il sindaco Davide Drei pare proprio strizzare l’occhio ai futuri alleati di governo nazionale che, a meno di una vittoria del M5S, sarà inevitabilmente un “inciucio” Forza Italia-Pd, magari con un “Gentiloni bis”... Inutile sottolineare come tutto questo strida anche a livello locale con le roboanti dichiarazioni del centro destra che si propone come alternativa al Pd ma dimostra nei fatti di essere ben disposto a condividere le poltrone con chi attualmente governa la città”, ironizzano Vergini e Benini. "Ma le “fortunate coincidenze” che riguardano l’assegnazione di incarichi all’interno del Comune di Forlì a persone che fanno politica con il Pd non finiscono qui, fra le ultime in ordine di tempo abbiamo anche un incarico esterno da 39mila euro nell’ambito di consulenza su progetti europei a Flavia Cattani, pure lei facente parte dell’assemblea territoriale del Pd locale. L’incarico, leggiamo sulle carte, è stato assegnato con affidamento diretto, senza la procedura selettiva prevista da regolamento, per motivi di urgenza".

LA REPLICA DEL SINDACO - Spiega il sindaco Davide Drei: "Il numero di persone con incarico fiduciario della Segreteria del Sindaco e della Giunta è ormai lo stesso da diverso tempo (5) e non alternativo al personale comunale assunto attraverso concorsi. Si tratta di collaboratori funzionali all'attività del Sindaco e della Giunta che lavorano per realizzare i progetti del mandato, gestiscono le segreterie degli assessori, supportano le attività del Consiglio comunale e più in generale dell'Amministrazione. Sono tutti assunti a tempo determinato. Si fa poi riferimento a più incarichi al di fuori della Segreteria che dipendono da altri settori del Comune. Uno in particolare sarebbe, secondo gli esponenti del Movimento Cinque Stelle, di dubbia legittimità. Si tratta di una collaborazione con un compenso complessivo in tre anni al di sotto di 40mila euro, in questo caso poteva essere conferito direttamente per legge, ciononostante si è preferito attingere da una graduatoria che prevedeva le competenze richieste ed è stato conferito l'incarico secondo gli esiti della graduatoria. Per quanto riguarda la scelta dei collaboratori che ho più vicini nello svolgimento della mia attività di Sindaco, visto le illazioni di ipotetici "inciuci", lo ammetto, sono colpevole, non ho mai chiesto se e quali tessere di partito avessero, né se preferiscono panettone o pandoro, ma ho cercato di prediligere la professionalità, l'etica e la fiducia. Concludo augurando ai Cinque Stelle una buona campagna elettorale che hanno voluto inaugurare con questo loro intervento".

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