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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Cronaca

La città torna ad allagarsi e si gonfia il canale di Ravaldino, come sono messe le fogne? "Lavoro continuo di pulizia"

Le strade, infatti, sono tornate a invadersi di acqua e non sono mancati allagamenti di scantinati e garage. Una scena che in migliaia di persone risveglia i peggiori incubi

E' stata un'alba problematica e tesa per i cittadini già colpiti dall'alluvione dello scorso 16-17 maggio: le strade, infatti, sono tornate a invadersi di acqua e non sono mancati allagamenti di scantinati e garage. Una scena che in migliaia di persone risveglia i peggiori incubi. In certe zone sono piombati al suolo 45 millimetri di pioggia in un quarto d'ora. A San Tomè sono caduti 27,7 millimetri di pioggia, mentre secondo quanto registrato dalla stazione meteorologica Arpae ubicata nel centro cittadino, sono caduti 31,8 millimetri di pioggia in poco più di un’ora, un valore che corrisponde a circa la metà delle normali precipitazioni attese in tutto il mese di settembre.

Un forte nubifragio, sufficiente a creare forti disagi. A finire sotto accusa sono ancora una volta le fogne bianche dell'acqua piovana, accusate – dopo l'alluvione - di non essere più in grado di smaltire l'acqua di piogge intense, ma considerate ordinarie. I disagi si sono concentrati nel quartiere San Benedetto (tra via Gorizia e via Lunga), via Pelacano-Isonzo, via Locchi-Nervesa nella zona più colpita dei Romiti e alla Cava. E' proprio il caso di dire 'piove sul bagnato'.

In via Locchi-Nervesa, poi, a peggiorare la situazione c'è stato il problema che il cantiere per la ricostruzione delle fognature nere da parte di Hera non è ancora terminato e questo avrebbe causato anche un riversamento di acque scure in strada e problemi all'impianto di sollevamento, che avrebbe smesso di funzionare. Hera da parte sua fa sapere però che, tranne questa specifica situazione causata dal mancato completamento della nuova fognatura, “la rete è stata tutta verificata e i deflussi sono senza occlusione e a livelli bassi”.

Assessore all'Ambiente Giuseppe Petetta, come sono messe le fogne nelle zone alluvionate?
“Stiamo tornando alla normalità, lavoriamo con escavatori e autospurghi, e non dall'evento di questa mattina, ma dalla fine dell'alluvione. Bisogna insistere e continuare a pulire, come stiamo facendo”.

Il timore di molti è che la rete di scolo non sia più adeguata e in efficienza per gestire precipitazioni molto forti, ma nell'ambito dell'ordinarietà.
“45 millimetri in un quarto d'ora non sono un evento ordinario. Se vediamo in passato, prima dell'alluvione, c'erano le stesse problematiche con questi livelli di precipitazione. Con questi livelli di precipitazioni momentanei allagamenti si verificavano anche prima. Il problema è l'intensità di pioggia che si riversa in poco tempo  Però il fatto che l'acqua non ristagni e che nel giro di mezzora defluisca dimostra che il sistema fognario riceve l'acqua. Non aiuta poi la presenza di fango, che abbiamo autorizzato a lasciare in strada, dato che poi passiamo a rimuoverlo”.

Che fare quindi?
“Stiamo sul pezzo, la macchina comunale è in funzione con autospurghi e tecnici sempre in circolazione, continuando ad avvalerci dei contratti stipulati con la somma urgenza, che fanno aumentare il conto delle somme urgenze sempre di più, ora arrivato a 8-9 milioni di euro. Con questi soldi abbiamo già pulito dappertutto e in modo puntuale le fognature, e stiamo continuando a farlo”.

Una delle zone nuovamente più colpite è stata la zona di via Locchi e via Nervesa.
“In questo caso ad aggravare la situazione c'è un problema anche alle fogne nere di Hera, che si sono caricate di acqua piovana”.

Canale di Ravaldino pieno

In molti hanno poi notato, con paura, che si è gonfiato fino alla cima dell'argine il canale di Ravaldino nella zona di via Monte Pasubio, via Cadore, via del Canale e Roncadello.
“Il canale di Ravaldino attualmente non prende più acqua dal fiume, che ha deviato il suo corso nel punto di presa, alla briglia di San Lorenzo in Noceto, che tra l'altro era stata restaurata con 730mila euro lo scorso anno. Però il canale raccoglie molte delle acque bianche della città, per cui è normale che si gonfi con le piogge. Nella zona di Branzolino e Roncadello ci sono state delle piccole esondazioni a causa di alcune ostruzioni”.
 

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