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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'ondata di maltempo

Piene dei fiumi, abitazioni crollate e alluvionate, strade interrotte, sfollati e rabbia: tutte le notizie della giornata nel Forlivese

Il Forlivese è stato toccato da intense precipitazioni che hanno avuto però, come epicentro, con i maggiori danni, la città di Faenza, la Bassa Romagna e l'Imolese

La città di Forlì e il suo territorio, specialmente le valli del Montone, del Rabbi e del Tramazzo, sono rimasti colpite dall'ondata straordinaria di maltempo che si è abbattuta nelle ultime 48 ore. Se nel territorio montano numerose sono state le frane, che hanno isolato case, interrotto strade, linee elettriche e altri servizi come gas e acqua, a Forlì l'effetto più vistoso è stata la straordinaria piena dei fiumi Montone e Rabbi, che ha causato l'allagamento di diversi edifici, in gran parte residenze nella zona di Schiavonia e Romiti. Il Forlivese è stato toccato da intense precipitazioni che hanno avuto però, come epicentro, con i maggiori danni, la città di Faenza, la Bassa Romagna e l'Imolese. In queste zone gli sfollati sono diverse centinaia e si contano dei decessi, in particolare a Castel Bolognese e a Fontanelice, nell'Imolese.

VIDEO - Le immagini dall'alto della grande piena del Montone

Gli interventi dei Vigili del Fuoco

Sono 73 gli interventi svolti dai Vigili del Fuoco del Comando di Forli-Cesena. La situazione più critica nell'appennino forlivese, dove unità Gos (Gruppo Operativo Speciale Movimento Terra), stanno operando con scavatori e ruspe per liberare strade bloccate da frane che isolano circa 70 nuclei familiari tra i comuni di Dovadola e Modigliana. Squadre di terra invece stanno raggiungendo alcune abitazioni per verificare lo stato di salute dei residenti. In corso nel comune di Forli interventi per lo svuotamento di locali e abitazioni allagate con utilizzo di motopompe. Nel tardo pomeriggio è stata soccorsa una persona precipitata in un dirupo a Predappio Alta, mentre in mattinata a Fiumana una persona rimasta intrappolata con l'auto in un sottopasso allagato. 

Maltempo del 3 maggio, gli interventi dei Vigili del Fuoco

Quanto ha piovuto 

Nelle aree collinari sono stati sfiorati i 300 millimetri di pioggia in meno di 48 ore, come quelli registrati dalla centralina meteo dell'Arpae Emilia Romagna a Trebbo. A Forlì la stazione urbana dell'Arpae ha misurato 65,4 millimetri, a Rocca San Casciano 137, a Civitella 142, a Tredozio 153, a Castrocaro 165 millimetri, a Monte Grosso 199 e a Trebbio 260. 

Non ci sono dubbi: "Si è trattato di uno degli eventi di pioggia intensa più importanti mai registrati per il mese di maggio è la sentenza del tecnico meteorologo Pierluigi Randi, che spiega nel dettaglio i dati che fanno risalire al 1929 e 1939 eventi meteorici cosi potenti nel mese di maggio. Risale al 14 maggio 2019 l'ultima alluvione, a Villafranca, ma in quel caso fu causata dalla rottura dell'argine dello stesso Montone.

Nel male, dato positivo è quello del riempimento dell'invaso di Ridracoli. Le intense precipitazioni che hanno interessato l'entroterra Forlivese hanno gonfiato la diga, tornata a tracimare per la seconda volta nel 2023 dopo il 4 marzo scorso. La cascata si è attivata non appena l'invaso ha raggiunto il suo 100% di capienza totale, "Arriveremo alla fine dell'estate con una scorta d'acqua che ci consentirà di utilizzare al massimo la risorsa di Ridracoli", commentano i vertici di Romagna Acque.

La piena del Montone del 3 maggio

Le piene dei fiumi

A Forlì la piena del Montone è stata registrata alle 12 quando il livello idrometrico ha toccato quota 8,39 metri. A Ponte Braldo il Montone ha superato la soglia di criticità 3: alle 9 il livello idrometrico era di 9,20 metri. A Castrocaro e Terra del Sole, dove il Montone è esondato in diverse zone, la piena è arrivata mezz'ora dopo la mezzanotte, con il livello idrometrico a quota 3,88 metri. Il Ronco ha superato la soglia d'allerta arancione, con il picco di 6,22 metri alle 5.30. 

VIDEO - La piena del Montone a Forlì: le immagini

La nuova allerta

La Protezione Civile informa che per giovedì, "si prevede l'esaurimento delle piene nei tratti montani e il progressivo rientro al di sotto delle soglie 3 dei livelli idrometrici nei tratti vallivi dei corsi d'acqua interessati dalle piene. Il codice rosso è riferito alle numerose criticità idrauliche e danni in atto nella pianura centro-orientale. Nelle zone montane e collinari sono possibili localizzati fenomeni franosi su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, a seguito delle precipitazioni dei giorni precedenti. Il codice arancione nelle zone montane e collinari centro-orientali è riferito alle numerose criticità idrogeologiche e danni in atto". L'allerta è stata comunicata anche via telefono.

Maltempo del 3 maggio: le strade chiuse per frane

Circa 20 edifici allagati a Forlì

E' stata l'area di via Isonzo quella maggiormente colpita dall'ondata di piena del fiume Montone, per quanto riguarda la città di Forlì. L'acqua ha continuato a crescere fino all'una e mezza di questa notte, invadendo garage e cantine, ma in alcuni casi anche i locali abitati al piano terra. In totale si contano 11 stabili allagati in via Isonzo dal ponte di Schiavonia fino a via Pelacano, su entrambi i lati della strada, oltre al parcheggio della palestra comunale e un cantiere per la costruzione di un condominio. Allagato anche il piano interrato di uno stabile della vicina via Piave, mentre si contano altri 7-8 edifici tra case e aziende allagati in via Firenze, tra il ponte e la parrocchia dei Romiti. Il totale è di circa 20 edifici che hano riportato danni.

La notte è stata particolarmente drammatica per i 3 residenti di una casa all'angolo tra via Isonzo e via Panessa, dove l'acqua ha inondato il piano terra, dove si trovava anche la camera da letto di un'anziana allettata. “L'acqua è arrivata ad oltre la caviglia”, ha spiegato la padrona di casa, che ha riportato consistenti danni all'arredo e ai muri. Questo, che è stata la situazione più grave avvenuta a Forlì, è stata presa in carico dalla Protezione Civile del Comune, per garantire alla famiglia una soluzione abitativa alternativa in attesa del ripristino della loro casa. 

L'ondata di maltempo del 3 maggio, cantine e scantinati allagati

Per quanto riguarda gli edifici pubblici, spiega il sindaco, “le uniche criticità riguardano la scuola Squadrani: qui, la mensa e i locali interrati si sono allagati, costringendo gli alunni e gli insegnanti a mangiare in classe. Si tratta comunque di una situazione provvisoria, che non pregiudica il regolare svolgimento delle lezioni e a cui stiamo già mettendo mano con i nostri tecnici. Nel giro di qualche giorno l’emergenza dovrebbe rientrare e i locali verranno risanati”. Infine, il Sindaco fa un ragionamento sugli eventuali danni: “stiamo monitorando i danni con grande attenzione e sotto ogni punto di vista. Terminata questa prima fase di monitoraggio, faremo un ragionamento sulle eventuali misure da mettere in atto a favore della comunità colpita.”

VIDEO - Dentro la casa inondata, la rabbia dei residenti: "Tutto da buttar via"

Crollata una casa a Predappio

Particolarmente colpita la zona del comune di Predappio. A Fiumana i Vigili del Fuoco sono intervenuti questa mattina per soccorrere una persona rimasta bloccata con la sua auto in un sottopasso. La squadra intervenuta tempestivamente ha provveduto ad estrarre la persona rimasta bloccata nell'abitacolo, portandola in salvo. A Predappio Alta una frana ha causato l'interruzione dell'erogazione dell'acqua e del gas nelle case.

Invece, poteva trasformarsi in una trappola mortale il crollo di una casa. Possono definirsi miracolate le due persone che sono scampate ad una frana questa mattina che ha travolto un'abitazione a Porcentico, nel territorio comunale di Predappio. Si tratta di una frana con un fronte di circa 400 metri, che si è abbattuta anche su una casa. I residenti fortunatamente hanno avuto il sentore di quanto stava accadendo e hanno lasciato l'abitazione in tempo. Ora ci sono rimaste solo delle macerie.

Maltempo del 3 maggio, frana travolge casa e distrugge una strada nel predappiese

Bloccata la circolazione dei treni

Dalla mattinata di mercoledì treni completamente fermi fra Faenza e Forlì (linea Bologna-Rimini), Russi e Lugo (linea Bologna-Ravenna), Russi e Granarolo (linea Faenza-Ravenna) e fra Lavezzola e Mezzano (linea Ferrara-Ravenna). Nel pomeriggio permane il blocco della circolazione ferroviaria, in attesa degli esiti dei controlli da parte dei tecnici delle Ferrovie. Numerose le cancellazioni di treni, alcuni con servizio sostitutivo. Caos all'esterno della stazione ferroviaria di Forlì, dove è intervenuto in soccorso anche il Comune. 

VIDEO - In centinaia bloccati alla stazione dei treni

Dossier sul tavolo del Governo

E' stato firmato dal ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, il decreto per lo stato di mobilitazione del sistema di Protezione civile nazionale in Emilia-Romagna. E' stata accolta quindi la richiesta del presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Sul territorio è presente anche il capo del Dipartimento di Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, che ha sorvolato la zona. Presente anche il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, per un sopralluogo nel Ravennate. Presto un vertice a Bologna per fare il punto della situazione e per stanziare i primi fondi straordinari.

 Dal mondo della politica interventi dei parlamentari locali Rosaria Tassinari, Jacopo Morrone e Alice Buonguerrieri. "Continuiamo a chiamarlo "maltempo", ma questa è crisi climatica", esclamano gli ambientalisti. La premier Giorgia Meloni, comunica il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Galeazzo Bignami, "sta seguendo costantemente la situazione delle zone colpite dal maltempo in continuo contatto con le autorità coinvolte. L’attenzione del Governo è massima come dimostra la presenza del Ministro Lollobrigida che oggi ha visitato alcune colpite dalle alluvioni nel faentino. Personalmente sto seguendo dal territorio colpito la situazione dei trasporti e della viabilità con Anas, Rfi e Trenitalia per ripristinare nel minor tempo la normalità trasportistica".

La situazione nell'entroterra

Anche a Castrocaro, testimonia il sindaco Francesco Billi, "abbiamo vissuto una nottata impegnativa e carica di preoccupazione soprattutto per alcune località particolarmente minacciate dallo straripamento del Montone e dei canali. L'acqua ha raggiunto il parcheggio di Via Conti a Castrocaro e trasformato numerose strade in torrenti. Fortunatamente il Rio Cozzi, nel tratto urbano, non ha provocato grossi danni in centro, tuttavia nelle aree periferiche e collinari contiamo i danni per i privati, oltre a diverse frane e smottamenti. Il ponte di Via Ladino è chiuso da martedì sera e verrà riaperto dopo la rimozione del materiale trasportato dalla fiumana. Stiamo monitorando le criticità maggiori, raccomandiamo ancora massima prudenza negli spostamenti e ringraziamo tutti coloro che ci stanno aiutando a superare questo evento straordinario: dipendenti, volontari, ditte locali, Protezione Civile e Forze dell'Ordine". 

A Dovadola si è reso necessario evacuare una zona con otto famiglie e 27 persone come conseguenza di un importante movimento franoso a monte del paese. Anche a Modigliana la situazione è stata critica con case isolate e gravi difficoltà. E' qui che si è registrato il picco delle precipitazioni, raccolte dal fiume Tramazzo che poi va verso Faenza e che ha contribuito all'alluvione di quella città. Disagi sulla strada statale 67: nel tratto tra Casone e Rocca San Casciano una frana caduta dal monte ha ingombrato interamente la sede stradale nel corso di mercoledì mattina. Il movimento franoso è stato ripreso in diretta da un utente della strada.

Le abbondanti precipitazioni delle ultime 36 ore hanno provocato numerosi smottamenti, con la chiusura di sette strade provinciali nel forlivese ed una nel cesenate. "La viabilità è interdetta per il tempo necessario alla quantificazione del danno e alla programmazione e esecuzione dell’intervento di ripristino della viabilità", rende noto la Provincia. Tre arterie che sono state chiuse per l’intera estensione: la Provinciale 21 Trebbio (Casone - Modigliana), la Provinciale 81 Trebbio San Savino e la Provinciale 104 Dovadola-Montecolombo. 

Maltempo del 3 maggio: la piena del Montone vista anche dall'alto

La banca attiva un plafond di 10 milioni

Per sostenere gli imprenditori agricoltori, le famiglie e le imprese in difficoltà, "La Bcc ravennate, forlivese e imolese" ha riattivato il plafond di 10 milioni di euro con una serie di soluzioni di finanziamento con condizioni economiche molto agevolate. "L’intervento del plafond - spiega l'istituto di credito - potrà essere richiesto tramite autocertificazione direttamente alle filiali del nostro istituto e comprende in particolare anticipazione dei rimborsi assicurativi; erogazione di nuovi finanziamenti di medio periodo con preammortamento di 12 mesi; e sospensione delle rate dei finanziamenti in essere". 

Anche Bper Banca mette in campo un intervento concreto per alleviare i disagi delle famiglie e delle imprese che hanno subito pesanti danni provocati dal maltempo, che ha colpito nelle ultime ore l’Emilia Romagna. La Banca mette a disposizione una serie di interventi di assistenza e di finanziamenti straordinari: fino a 20 mila euro per i privati e 100 mila euro per le piccole e medie imprese, di durata fino a 36 mesi. Per importi non superiori ai 10 mila euro, verrà applicato il tasso zero per i primi sei mesi. Inoltre, Bper ha già avviato tutte le attività per la sospensione del pagamento dei finanziamenti in essere di famiglie e imprese che abbiano subito dei danni, in accordo con le misure governative che saranno eventualmente attuate al riguardo.

Speciale maltempo

VIDEO - La piena del Montone, la testimonianza: "Una notte drammatica con mia nonna allettata"

VIDEO - Garage e cantine allagate. La piena del montone

IL PUNTO NEL FORLIVESE - La situazione nel Forlivese: frane, esondazioni e decine di evacuati

ALLUVIONE IN ROMAGNA - La spiegazione dell'esperto Pierluigi Randi: "Solo nel maggio 1939 e 1939 cadde più acqua"

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