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Sanità

"Manca un serio confronto", il sindacato degli infermieri proclama lo stato di agitazione del personale

Il sindacato degli infermieri fa sapere che "è già partita la specifica nota inviata al Prefetto di Ravenna, sede legale dell' Ausl Romagna, con alcune istanze che vogliamo portare all'attenzione nel tentativo di conciliazione"

Il Direttivo del Nursing Up Romagna riunitosi giovedì ha proclamato lo stato di agitazione del personale del comparto. "Manca un serie confronto con la direzione generale di Ausl Romagna", l'accusa. Il sindacato degli infermieri fa sapere che "è già partita la specifica nota inviata al Prefetto di Ravenna, sede legale dell' Ausl Romagna, con alcune istanze che vogliamo portare all'attenzione nel tentativo di conciliazione. Tema autogestione, dopo diverse sollecitazioni anche da parte della nostra sede legale l'azienda ha deciso di portare questo fondamentale tema che interessa tutti quanti gli operatori ad un tavolo di confronto riduttivo, mentre il personale viene gia sacrificato nel nome di un risparmio meramente economico che non possiamo più accettare. Abbiamo chiesto intanto che vengano programmate anche le ferie invernali, poi  che venga emanato un bando dipartimentale per singolo ambito per permettere, in modo volontario,  ai professionisti che parteciperanno alla selezione di effettuare le Poa per coprire le assenze improvvise nelle 24 ore".

"Sul tema riorganizzazione assistenza domiciliare integrata Adi, anche in questo caso il progetto presentato è totalmente insufficiente per garantire la sicurezza dei professionisti pertanto abbiamo chiesto che venga posticipato di almeno tre mesi per avere la certezza che il progetto soddisfi le esigenze di tutti - fa sapere Gianluca Gridelli, responsabile della segreteria Nursing Up Romagna -. Sulla riorganizzazione del servizio 118 non siamo d'accordo sul fatto che non esistano tutt'ora procedure chiare che tutelino i professionisti che dovranno svolgere attività altamente specialistiche dato che ancora non è chiara neppure che tipo di formazione dovranno affrontare. Inoltre non siamo assolutamente d'accordo sui criteri di attivazione della pronta disponibilità dato che sarebbe usata per coprire eventuali malattie e a discrezione del coordinatore. Saremo  pronti ad una serie di  azioni che porteremo in campo nel caso fallisca il tentativo di conciliazione innanzi al signor prefetto". 

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