Mangiare in pausa pranzo o a casa come al ristorante? Si moltiplicano le app presenti a Forlì

Si moltiplicano i servizi di consegna a domicilio, a casa e a lavoro, dai ristoranti forlivesi. Per ordinare il sistema è molto semplice: non serve più chiamare, si fa l'ordine via app e vengono recapitate le pietanze richieste all'indirizzo indicato. In questo modo si ha a disposizione un vasto menù, offerto da più ristoranti, hamburgerie, ma anche piadinerie e take-away etnici presenti in città. L'ideale per chi, in una cena in casa o con amici, non ha molto voglia di cucinare e non vuole ripiegare sulla “solita” pizza d'asporto. Oppure per chi, nella pausa pranzo, ha tempi risicati e quindi, mentre completa le ultime attività lavorative, già prenota via app e si vede consegnare il pasto non appena entra in pausa.

In verità non c'è molta novità in tutto questo: già tantissimi ristoranti, bar e punti di ristoro consegnano a domicilio, magari negli uffici dell'isolato o del quartiere. Ma la maggiore novità è appunto l'applicazione presente sullo smartphone, che permette di selezionare il locale di provenienza, la pietanza desiderata e chiaramente il prezzo. Nelle grandi città questi servizi sono già coperti da più operatori. In Italia se ne contano almeno una dozzina, ma tutti operano soprattutto nelle grandi città. A Forlì, invece, tale servizio è offerto da “JustEat”, l'operatore più grosso in Italia, e da “Foodracers”, che è appena partito in città. 

Chi usa le app per il pasto a domicilio

Secondo dei dati diffusi dall'Osservatorio di Just Eat gli ordini digitali per il pranzo nei giorni lavorativi è aumentato del +137% dei pranzi in 15 città italiane. Tra i lavoratori che ordinano di più a domicilio ci sono i Millennials e le donne. Tra chi ordina a domicilio il 41% sono impiegati, il 18% liberi professionisti, il 33% studenti. Molti scelgono piadine e pizza. Il 36% degli italiani che usano questi servizi ordina mediamente a pranzo 2-3 volte al mese e il 32% lo fa in compagnia per gruppi di 3-4 colleghi. Il 20% paga con i buoni pasto, quasi il 50% con carta di credito, ma con Just Eat il 33% paga in contanti. Sia le grandi città che quelle di medie dimensioni mostrano grandi crescite di fatturati. Nelle grandi metropoli, i servizi di "delivery on demand" (di consegna a domicilio) sono sempre più diffusi, meno nei piccoli centri.

I servizi a Forlì 

JustEat offre a Forlì la scelta tra 21 esercizi, tra ristoranti, piadinerie, rosticcerie, take-away, pizzerie, bar e tavole calde. I prezzi di consegna variano a secondo dell'ordine e dell'ammontare della spesa, di solito si tratta di 2-3 euro. La piattaforma online di Foodracers, appena partita a Forlì permette agli utenti di scegliere 18 ristoranti di Forlì (alcuni disponibili su entrambe le piattaforme) dai quali, a partire da martedì si può ordinare tramite l'app. Sono una quindicina i fattorini disponibili, che qui vengono chiamati "racers" e che vengono retribuiti appunto dal sovrapprezzo di consegna, che parte da 2,5 euro. Foodracers è una startup nata a Treviso, un'azienda italiana che ha lanciato il sito e la app a gennaio 2016 e vanta già oltre 130.000 ordini consegnati in 20 città.

Come funziona

Dalla pizza all'hamburger, dalla cucina tipica a quella orientale, bio-veg e persino argentina e pugliese, è ampia la varietà tra cui scegliere. Il funzionamento del servizio è semplice: una volta selezionata la zona di consegna sul sito foodracers.com o dall'App, si può scegliere dal menu online dei ristoranti serviti nei dintorni ed effettuare l'ordine, tramite smartphone, tablet o pc, che viene notificato istantaneamente ai fattorini in quel momento disponibili. Il cliente ha poi la possibilità di lasciare un feedback sul servizio ricevuto garantendo un elevato standard delle prestazioni e responsabilizzando i fattorini che ricevono un rating in base al quale verranno scelti per effettuare le consegne. Il servizio consente di pagare anche tramite carta di credito e, per l'utenza più anziana, sarà possibile telefonare direttamente al ristorante che chiamerà da solo i “racers” nel caso di “Foodracers”.