Ancora polemica sul corteo delle terre alluvionate, la Lega: "Manifestazione della Cgil, con molte assenze"
Resta ferma sulla propria posizione la Lega, che torna a criticare la "Manifestazione delle terre alluvionate" che si terrà sabato mattina a Forlì
Resta ferma sulla propria posizione la Lega, che torna a criticare la "Manifestazione delle terre alluvionate" che si terrà sabato mattina a Forlì. Per il Carroccio non si tratta di una manifestazione di alluvionati, ma di una mobilitazione di partiti, sindacati e associazioni dell'area del centro-sinistra, in vista della prossima campagna elettorale per le elezioni comunali. A ribadirlo in questo caso è Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale della Lega: "Che l’evento di sabato pomeriggio sia “contro” e non “per” lo si denota dallo stile e dal tono adottato dalla neo segretaria territoriale del Partito Democratico, Gessica Allegni. Quando si citano i presunti ritardi del governo e l’assenza di idee e progetti sul fronte dei cambiamenti climatici, senza prendere nemmeno in considerazione, figuriamoci mettere nero su bianco, la totale mancanza di cronoprogrammi da parte della Regione per la prevenzione del rischio idrogeologico e la messa in sicurezza del reticolo fluviale, è evidente che si promuove un esercizio di parte".
Il comitato promotore: "Basta strumentalizzazioni, chiediamo rispetto"
Ed ancora: "Lo stesso fervore che la sinistra riserva a questo genere di manifestazioni dovrebbe riservarlo, con onestà intellettuale, all’indifferenza della Regione, a cui spetterebbe la cura del territorio e che per rimborsare 87 famiglie alluvionate di Villafranca ci ha messo anni. Al tempo stesso, non si può non prendere atto che alla manifestazione di sabato prossimo non hanno aderito i sindacati e le associazioni di categoria che rappresentano buona parte del tessuto socioeconomico di questa città. Balza all’occhio l’assenza di Cisl, Uil, Cna, Confcommercio e Confesercenti. Per contro, sono ben in vista sul volantino le rappresentanze regionali della Cgil, che è andata a reclutare i propri iscritti persino nel bolognese. Questo è un dato di fatto, non un punto di vista. Non mi risulta l’adesione nemmeno del consigliere di Italia Viva, Massimo Marchi, e della consigliera del gruppo misto, Sara Samorì, entrambe persone responsabili e propositive, che non si prestano a situazioni di piazza strumentali che non fanno bene alla città. Ai membri del comitato vittime del fango, infine, chiedo di non limitarsi alla protesta, ma di lavorare in maniera seria e con spirito costruttivo per elaborare proposte concrete e individuare soluzioni comuni”.
Si allinea anche Albert Bentivogli, segretario comunale della Lega: "Jacopo Morrone, parlamentare e segretario della Lega Romagna, ha smascherato il ‘giochino’ di Cgil, Legacoop e di altre realtà minori della galassia della sinistra e il Pd va in fibrillazione rischiando di uscire di strada. La manifestazione sulle terre alluvionate organizzata da queste sigle è chiaramente strumentale e politicizzata, come hanno ben compreso alcuni Comitati di cittadini che più hanno sofferto i danni dell’alluvione e che si sono sfilati dall’evento”.
“La confusione livorosa in cui si dibatte il Pd è ben esplicitata dall’intervento della neo-segretaria territoriale del Pd Gessica Allegni che ha preso il primo abbaglio del suo nuovo mandato. E’ proprio perché è vicino alla gente e alle aziende danneggiate che Morrone è intervenuto denunciando la faziosità di una manifestazione autoreferenziale della sinistra che non porta alcun vantaggio ai danneggiati, ma serve a piantare bandierine. Purtroppo, abbiamo a che fare, e i forlivesi lo devono sapere, con una sinistra radicale che non esita a strumentalizzare eventi anche i più tragici per i propri fini elettorali. Il tempo è galantuomo e come ha ben affermato Morrone, la struttura commissariale voluta dal Governo ha messo in moto la macchina organizzativa in tempi record rispetto a qualunque altra emergenza del passato. Le risorse ci sono e vedremo quali saranno le amministrazioni che hanno lavorato bene, senza aizzare lo scontento, come è stato fatto in modo oserei dire azzardato anche dai vertici di Legacoop. Apprendiamo che anche alcune forze politiche dell’area della sinistra hanno dato la propria adesione alla manifestazione iper-politicizzata di Cgil&co. Non ci stupiamo: è la cartina al tornasole della strumentalità e dell’ideologizzazione dell’iniziativa, non a caso organizzata a Forlì”.