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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Giovani e covid, l'appello dei pediatri: "Il vaccino è efficace e sicuro. E' l'unica arma contro il virus"

I pediatri dell’Emilia-Romagna hanno firmato un manifesto che vuole incentivare i giovani, attraverso 15 punti, a vaccinarsi contro il covid-19

C'è anche la firma di Giovanna Rita Indorato ed Enrico Valletta, rispettivamente direttore della Pediatria di Comunità di Forlì e direttore del Dipartimento Salute Donna, Infanzia e Adolescenza di Forlì-Cesena, tra i firmatari del manifesto dei pediatri dell’Emilia-Romagna attraverso il quale si vuole incentivare i giovani a vaccinarsi contro il covid-19. Sono 15 i punti stilati dai camici bianchi al fine di far chiarezza sui sieri anti-covid.

"A fronte dei dati relativi alle coperture vaccinali contro Covid nei ragazzi di età compresa tra i 12 e 17 anni, sicuramente non ottimali in quanto inferiori al 50% in tutta Italia, e di notizie e passaparola basati su paure irrazionali, nel nostro ruolo di pediatri che lavorano in ospedale e sul territorio intendiamo fare un appello univoco e convinto a favore della vaccinazione degli adolescenti, rivolgendoci in primis a loro e augurandoci che i genitori comprendano l’importanza di vaccinare subito i propri figli", è la premessa.

"I vaccini contro il covid - viene ricordato - sono oggi l’unico strumento efficace e sicuro che abbiamo per contrastare la diffusione di Sars-Cov-2. Anche noi non siamo al riparo dal virus e molti dei nuovi contagiati hanno un’età inferiore ai 18 anni. Il Sars-CoV-2 può causare una patologia grave anche nei ragazzi e i dati sulle ospedalizzazioni lo dimostrano".

"La pandemia da Covid - prosegue il manifesto - ha colpito persone a noi care e alcuni di noi hanno dovuto affrontare la perdita prematura di amici o parenti. Vaccinandoci tuteleremo le persone che entrano in contatto con noi. Un esempio? Familiari e alcuni amici e compagni di classe meno fortunati che, per una carenza dello loro difese immunitarie, hanno una minore capacità di potersi proteggere da Covid".

Quindi una indiretta conseguenza del virus: "A seguito dei lockdown causati dal Covid, i ricoveri nei reparti di pediatria per depressione, stati d’ansia e disturbi del comportamento alimentare tra gli adolescenti sono aumentati in modo vertiginoso. Le chiusure prolungate delle scuole e delle Università hanno prodotto una drammatica perdita di apprendimento, in particolare tra gli studenti più svantaggiati, che ha causato abbandoni scolastici, incrementando enormemente la povertà educativa".

"Finora nessuno degli adolescenti che si è vaccinato è stato ricoverato per Covid - viene rimarcato -. Più di 7 milioni di ragazzi sono già stati vaccinati negli Usa. La sicurezza della vaccinazione nella nostra fascia di età è elevata, non dobbiamo avere timore nel ricevere il vaccino: gli effetti collaterali più frequenti durano poche ore e sono dolore al sito dell’iniezione, mal di testa e dolori a muscoli e articolazioni. I problemi cardiaci (miocarditi e pericarditi) che si sarebbero verificati in alcuni ragazzi vaccinati contro Covid negli Stati Uniti e in Israele sono stati rarissimi e si sono sempre risolti senza problemi. La relazione di questi problemi con la vaccinazione si sta ancora studiando. Viceversa, quello che sappiamo con certezza è che l’infezione da Sars-CoV-2, come altre malattie virali, può dare, anche se raramente, delle complicanze che interessano il cuore e altri organi".

"I vaccini contro Covid non hanno alcuna influenza sulla fertilità né possono causare effetti collaterali sul nostro sviluppo o la nostra crescita - viene sottolineato -. Il vaccino o il green pass non sono limitazioni alla nostra libertà ma opportunità per provare a tornare a una didattica in presenza: la vaccinazione contro Covid è molto importante per evitare il rischio di chiusure prolungate delle scuole, garantire l'accesso all'istruzione e proteggere la nostra salute fisica e mentale".

"Vaccinandoci contro il covid possiamo mantenere la normalità e la socialità che abbiamo riconquistato, facendo rispettare anche i nostri diritti ampiamente trascurati durante la pandemia - viene rimarcato -. Se siamo tantissimi a vaccinarci e lo facciamo tempestivamente, possiamo contribuire a ridurre la circolazione del virus e, di conseguenza, la comparsa di varianti virali più contagiose o aggressive che riducono l’efficacia dei vaccini. Solo in questo modo possiamo battere la pandemia, altrimenti vincerà sempre lei".

"In questi ultimi due anni Covid ha assorbito gran parte delle risorse sanitarie: vaccinarsi significa dare una mano ai medici e infermieri, per curare chi è affetto da altre patologie diverse da Covid e contribuire alla ripresa regolare dei percorsi di cura e di prevenzione - conclude -. E’ comprensibile avere dei timori ma, come impariamo ogni giorno, possiamo e dobbiamo avere fiducia nella scienza che ci dice che la scelta del vaccino in questo momento è quella più opportuna per la nostra salute e quella degli altri".
 

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