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Cronaca

Marcia della pace quest'anno anche in nome della riconversione ecologica

Dopo gli interventi delle autorità, il corteo, guidato dal vescovo, s’incamminerà dietro uno striscione recante il titolo dell’evento: “La pace come cammino di speranza, riconciliazione e conversione ecologica”

Esordirà alle 16.30 di mercoledì 1° gennaio, direttamente dal sagrato dell’abbazia di San Mercuriale, in piazza Saffi, la 40° edizione forlivese della Marcia della Pace nel centro della città (53° a livello mondiale). Organizzata dalle Consulte diocesane delle aggregazioni laicali e degli organismi socio-assistenziali, in collaborazione con l’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro, la manifestazione, aperta a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, prevede come primo gesto ufficiale, alle 16.15, la consegna del Messaggio di Pace al Mondo di Papa Francesco, da parte del vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Livio Corazza, al Sindaco di Forlì e al Prefetto di Forlì-Cesena. Dopo gli interventi delle autorità, il corteo, guidato dal vescovo, s’incamminerà dietro uno striscione recante il titolo dell’evento: “La pace come cammino di speranza, riconciliazione e conversione ecologica”.

“La pace – scrive il pontefice argentino - è un bene prezioso, oggetto della nostra speranza, al quale aspira tutta l’umanità. Sperare nella pace è un atteggiamento umano che contiene una tensione esistenziale, per cui anche un presente talvolta faticoso «può essere vissuto e accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino». In questo modo, la speranza è la virtù che ci mette in cammino, ci dà le ali per andare avanti, perfino quando gli ostacoli sembrano insormontabili”. Il Papa richiama le coscienze e i popoli all’alleanza di Dio con l’umanità. “Si tratta di abbandonare il desiderio di dominare gli altri e imparare a guardarci a vicenda come persone, come figli di Dio, come fratelli. L’altro non va mai rinchiuso in ciò che ha potuto dire o fare, ma va considerato per la promessa che porta in sé. Solo scegliendo la via del rispetto si potrà rompere la spirale della vendetta e intraprendere il cammino della speranza”. La ricerca della pace impone anche una diversa modalità di utilizzo delle risorse naturali. “Di fronte alle conseguenze della nostra ostilità verso gli altri, del mancato rispetto della casa comune e dello sfruttamento abusivo delle risorse naturali, viste come strumenti utili unicamente per il profitto di oggi, senza rispetto per le comunità locali, per il bene comune e per la natura , abbiamo bisogno di una conversione ecologica”.

Il percorso 2020 della Marcia forlivese, sulla scia delle precedenti edizioni, prevede l’attraversamento di piazza Saffi, per poi imboccare via delle Torri e raggiungere piazza Ordelaffi, sino alla naturale conclusione in Cattedrale, alle 17.30, per la liturgia eucaristica presieduta dal vescovo Livio, nella solennità religiosa di Maria Madre di Dio. La Giornata Mondiale della Pace è stata voluta da Papa Paolo VI nel 1967 e da allora viene celebrata ogni anno il primo di gennaio in tutto il mondo cristiano. Nel cuore del suo messaggio, che sarà letto nelle parti salienti durante la marcia e prima dell’inizio della santa messa in Duomo, Papa Francesco spinge soprattutto i cattolici a “perseguire una reale fratellanza, basata sulla comune origine da Dio ed esercitata nel dialogo e nella fiducia reciproca. Il desiderio di pace è profondamente inscritto nel cuore dell’uomo e non dobbiamo rassegnarci a nulla che sia meno di questo”. Al termine della liturgia, il Messaggio papale di Pace al Mondo sarà consegnato ai componenti del Consiglio Pastorale Diocesano e agli operatori sociali.

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