"La cultura non si eredita, si conquista": Piero della Francesca incanta il ministro Boschi
"Le parole del ministro Boschi - afferma il parlamentare Di Maio - confermano che Forlì e la Romagna hanno saputo dotarsi definitivamente di una forte connotazione in ambito culturale"
"La cultura non si eredita, si conquista". Il ministro per le Riforme e dei Rapporti col parlamento del Governo Renzi, Maria Elena Boschi, ha ufficialmente inaugurato la mostra “Piero della Francesca, indagine di un mito”, esposta dal 13 febbraio al 26 giugno ai Musei San Domenico di Forlì. Prima di "ammirare lo splendore" dell'esposizione, il ministro ha partecipato all'evento di presentazione della mostra al Teatro Diego Fabbri al fianco del sindaco Davide Drei, del presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi, Roberto Pinza, del direttore generale delle mostre al San Domenico Gianfranco Brunelli e del parlamentare Marco Di Maio.
Nella circostanza ha evidenziato "il matrimonio quasi perfetto" che si è creato per l'organizzazione degli eventi culturali tra Comune e Fondazione. Quindi ha definito Piero della Francesca "un mito" del panorama culturale italiano. Il ministro ha ricordato anche alcuni aneddoti quando era liceale, osservando i restauri della basilica di San Francesco, dove si trovano gli affreschi della ‘Leggenda della Vera Croce’. Conclusa la presentazione, ha tagliato il nastro dell'esposizione, per poi ammirare i capolavori esposti ai Musei San Domenico.
"La presenza del ministro Boschi a Forlì, tutt'altro che scontata e sintomo di grande sensibilità verso la Romagna e l'intero territorio regionale, è la miglior conferma che la mostra su Piero che ci offrirà grandi opportunità: ora sta a noi saperle cogliere", ha dichiarato Di Maio, componente della Commissione Affari costituzionali della Camera in sostituzione del ministro Boschi. "Le sue parole - conclude il parlamentare confermano che Forlì e la Romagna hanno saputo dotarsi definitivamente di una forte connotazione in ambito culturale e che, facendo leva sulla straordinaria vitalità degli operatori del territorio, è possibile trovare nell'investimento sulla cultura una nuova filiera di sviluppo".
