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Cronaca Santa Sofia

Da Santa Sofia all'Europa: studenti del Master Erma sul percorso di integrazione e sviluppo democratico

30 studenti provenienti dai Paesi balcanici sono ospitati dal 1 settembre al 15 ottobre all'Ostello della Gioventù di Santa Sofia per l'edizione 2016 del Master Erma

"Santa Sofia non è solo un bel posto in cui studiare, ma anche un luogo dove condividere momenti importanti come quello della tesi. Un luogo per ritrovare se stessi, decidendo cosa si farà dopo il diploma". Rozana Baci, albanese, non ha dubbi sul fascino del paese romagnolo, immerso nel parco nazionale. Fa parte del gruppo di 30 studenti provenienti dai Paesi balcanici ospitati dal 1 settembre al 15 ottobre all'Ostello della Gioventù di Santa Sofia per l'edizione 2016 del Master Erma, European Regional Master’s Programme in Democracy and Human Rights in South East Europe, coordinato dalle Università di Sarajevo e di Bologna, in collaborazione con l'Istituto per l'Europa Centro-Orientale e Balcanica e co-finanziato dalla Commissione Europea e dal Ministero degli Affari Esteri. Il Corso è coordinato dal Centro Residenziale Universitario di Bertinoro.

Lo stesso vale per Iva Lazarova, di Sofia (Bulgaria) che ha trovato in Santa Sofia "Un luogo bellissimo, dove trovare le energie necessarie per affrontare le sfide che ci attendono dopo gli studi". Anche Mirko Kerkez di Novi Sad (Serbia) è ormai in piena sintonia col luogo: "Terminare i nostri studi nella tranquillità della provincia italiana, circondati dal verde e dai panorami delle foreste Casentinesi, rasserena ed aiuta la mente", afferma. "Il Master - spiega Adriano Remiddi, che assieme ad Alina Trkulja e Marjan Icoski compone lo staff accademico che coordina didatticamente la Summer School - tratta i principi alla base dello sviluppo dei diritti umani, così come i meccanismi giuridici internazionali atti a garantirli. Affronta anche il tema dell’etnia, il ruolo della religione e del nazionalismo in chiave regionale nell’area balcanica. Questa area europea - prosegue - ha fatto molti passi avanti dalle ceneri degli anni Novanta e dalla fine del Socialismo. Tuttavia, molto resta ancora in bilico quando parliamo di pieno sviluppo della democrazia, soprattutto in vista dell’ingresso di tutti i Paesi della regione nell’Unione Europea".

Studenti del Master a Ridracoli-2A preoccupare, è la suddivisione etno-nazionale della politica, l’insorgente sciovinismo delle élite di governo, la scarsa tutela delle minoranze (non solo etniche, ma anche di genere) e il peggioramento degli standard di vita provocati dalla stagnazione economica, dalla forte disoccupazione e dalle modeste politiche sociali. "Tutto questo - prosegue Remiddi - rende il traguardo dell’integrazione europea sempre troppo lontano. I cittadini stanno perdendo pericolosamente ma comprensibilmente la fiducia in questo processo, che dovrebbe invece garantire pace e prosperità". "Lo scopo del programma - sottolinea il tutor - è quello di formare una generazione di giovani professionisti che operino nel settore della cooperazione regionale e internazionale, nelle istituzioni locali e nazionali, nei centri di ricerca e nelle università dell’area, al fine di contribuire al consolidamento dei valori alla base della riconciliazione regionale e dello sviluppo democratico, con l’obbiettivo finale dell’integrazione europea".

Quali sono le attività che vi hanno soddisfatto maggiormente? "Noi tutor - conclude Remiddi - siamo orgogliosi del più importante degli obbiettivi raggiunti: offrire agli studenti un ambiente ideale per i loro studi, per imparare a vivere insieme sotto lo stesso tetto e apprezzare il contatto con una realtà diversa da quella di provenienza. È molto bello vedere come si genera una vera empatia con il territorio, che porta tanti di loro a tornare a Santa Sofia dopo gli studi per conto proprio, perché il posto assume per molti una connotazione quasi leggendaria".

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