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Maxi-delibera urbanistica tra le polemiche: "Mille posti di lavoro? Sparati numeri a caso". L'assessore: "Sono motivati"

E' approdata in consiglio comunale, lunedì  sera, la maxi-delibera urbanistica che dà il via a trattare su 14 accordi operativi con i privati per realizzare delle espansioni produttive, residenziali, commerciali e terziarie in città

E' approdata in consiglio comunale, lunedì  sera, la maxi-delibera urbanistica che dà il via a trattare su 14 accordi operativi con i privati per realizzare delle espansioni produttive, residenziali, commerciali e terziarie in città. Si tratta di un totale di 71.733 mq  in 7 insediamenti residenziali, 385.451 mq di aree produttive e 119.016 mq di commerciale e terziario. Tra questi interventi c'è anche la previsione della più estesa superficie produttiva, 230mila mq in via Enrico Mattei destinata a generare 400 posti di lavoro, secondo una stima di massima. Il vicesindaco Daniele Mezzacapo ha stimato in circa mille i posti di lavoro che verrebbero creati da questa delibera e dalle altre espansioni aziendali in corso a Forlì, che il Comune intende sostenere dal punto di vista edilizio.

I 14 proponenti hanno partecipato al bando che ha emanato il municipio dopo che è decaduto il Poc, il piano operativo comunale di Forlì per effetto di una legge regionale del 2017, che impone ai Comuni di redarre nuovi piani regolatori votati all'insegna della riduzione del consumo di suolo che prenderanno il nome di 'Pug' (Piano urbanistico generale). Visto che Forlì non ha ancora il nuovo 'Pug' la stessa legge permette di stringere accordi con i privati per “salvare” le precedenti capacità edificatorie purché riconosciute di interesse pubblico. Un bando ha fissato i criteri degli accordi operativi. 

Commenta il vice-sindaco con delega all'Urbanistica Daniele Mezzacapo: “Questa delibera non aggiunge un metro quadro in più di impermeabilizzazione del suolo rispetto a quanto già previsto dai piani precedenti, ed anzi permette una selezione sulle previsioni del Poc nel periodo transitorio” tra i due strumenti urbanistici. E sui criteri di salvaguardia dell'ambiente, su cui già si leva forte la protesta degli ambientalisti aggiunge Mezzacapo: “Vengono accolte solo quelle aree del Poc che garantiscono interventi virtuosi e che guardano al futuro del pianeta; ci sono incrementi di superfici boschive, tutela della biodiversità, promozione mobilità sostenibile. Abbiamo fortemente voluto quote aggiuntive di suolo permeabile del 30% in zona residenziale e del 20% nel non residenziale”.

Infuocato il dibattito che ne è scaturito, conclusosi poi con i voti favorevoli della maggioranza e quelli contrari dell'opposizione (astenuta Italia Viva). Respinto anche un emendamento proposto dal Pd mentre non ha ottenuto i voti necessari la proposta di Giorgio Calderoni (Forlì & Co) di spacchettare il progetto in 14 votazioni diverse, una per progetto. 

Pieno sostegno alla delibera da Emanuela Bassi (Fratelli d'Italia): “Sono espansioni già programmate nelle precedenti previsioni urbanistiche. La sfida che ci siamo prefissati è la crescita economica, uno sviluppo armonico che non può privilegiare un solo aspetto. In questa fase economica è importante insediare stabilimenti produttivi e lo si fa in un'area vocata a questo. L'aumento dei posti di lavoro ne crea poi altri nell'indotto”. 

Più scettici, però, sul numero dei posti di lavoro i consiglieri di Forlì Cambia, in maggioranza. “I numeri dei lavoratori sono stati lanciati senza base statistica, sono stati sparati numeri a caso”, critica Elio Dogheria. “Per la determinazione dei posti non ci sono criteri matematici, che vengono scritti ma che potrebbe non essere rispettati, dobbiamo essere molto pragmatici”, aggiunge Loris Ceredi. Per Loretta Prati (Pd) “Sbandierando mille posti di lavoro, che sono cifre non sostenute sostenute da atti, si creano illusione ai cittadini senza lavoro”. 

Di diverso avviso  Albert Bentivogli (Lega) che si domanda perché “a Forlì non si fanno vivi investitori importanti, che vanno invece a Rimini, Cesena Ravenna e altre località della nostra regione”. Mentre “il numero dei posti di lavoro si può desumere dalla potenzialità degli impianti, un a crescita dell'occupazione che potrà generare anche un incremento demografico”. Anche per l'assessore all'Urbanistica Mezzacapo i numeri sono "motivati e tangibili". Sulla stessa linea  Lauro Biondi (Forza Italia): “Sapevamo che la scelta di bloccare il Poc ci avrebbe messo in difficoltà, bloccando l'attività edilizia senza sapere quando avremmo potuto riprenderla. Con questa delibera non aumentiamo volumi e superfici, non facciamo nulla che faccia pensare ad un uso indiscriminato del suolo”.

Frontale l'attacco di Soufian Hafi Alemani (Pd): “Stiamo valutando l'interesse pubblico di manifestazioni di interesse espresse sulla base di un bando, non capisco la volontà del vicesindaco di auto proclamarsi come serio e meritevole. Dal punto di vista politico il vicesindaco cerca forse di recuperare credibilità sull'urbanistica dopo la vicenda Esselunga? O forse mira a rimuovere il prefisso vice-, visto che siamo a metà mandato?”. Nel merito degli interventi si chiede Alemani: “Ha la stessa priorità 21mila mq di residenziale alla Cava, a Villagrappa e in via Golfarelli rispetto all'espasione della Caviro?  Vicino all'ospedale si promuove un intervento con tre strutture, di cui due con potenzialità commerciali. C'è un ulteriore lotto commerciale su viale Roma”.  E conclude, allineandosi alla richiesta di Europa Verde: “Anche noi chiediamo un percorso partecipato sul progetto più grande a 230mila mq, solo così potremo valutare l'interesse pubblico e l'effettivo rispetto ambientale”.

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