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Cronaca

Medicina, scintille in Consiglio su 11 milioni per i corsi di laurea. Il Pd alla fine vota sì, ma resta fuori Calderoni

Dopo un dibattito aspro, emendamenti e richieste di rinvio della decisione arriva una "quasi unanimità" sulla delibera che approva la convenzione con Serinar che permetterà di erogare 11 milioni

Dopo un dibattito aspro, emendamenti e richieste di rinvio della decisione arriva una "quasi unanimità" sulla delibera che approva la convenzione con Serinar che permetterà di erogare 11 milioni e 250mila euro del Comune in 20 anni per il sostegno al nuovo corso di Medicina e Chirurgia. E' l'esito di un lungo dibattito in Consiglio Comunale, dove si è parzialmente ricomposta la frattura del primo voto dello scorso febbraio su Medicina, quando dal centro-sinistra arrivò un voto contrario (escluso Italia Viva).

Questa volta la maggioranza di centro-destra trova il voto favorevole anche di Pd e di nuovo di Italia Viva, mentre si astengono M5S e Forlì & Co, con il consigliere Giorgio Calderoni (Forlì e Co) che si è riconfermato il più strenuo antagonista del matrimonio con l'Università di Bologna per realizzare Medicina a Forlì. “Non mi sento affatto l'assassino della facoltà di Medicina se chiedo di ritirare e riscrivere un testo troppo generico e sciatto per essere emendato”, ha detto Calderoni, che ha poi ribadito la sua preferenza per un progetto che avesse visto assieme le Università di Bologna e Ferrara in una collaborazione per creare in Romagna i corsi di Medicina, che a settembre sono già partiti sotto le insegne dell'Alma Mater.

La convenzione con Serinar che permetterà di destinare al progetto 11 milioni e 250mila euro. Il contributo del Comune sarà spalmato in 20 anni, sotto forma di apporto di capitale consortile a Serinar, la società  per l'insediamento universitario, partecipata dal Comune di Forlì al 40%. In questo modo, nei prossimi 20 anni Serinar si troverà ad amministrare, per sostenere Medicina a Forlì, più di 30 milioni di euro: per l'esattezza 14 milioni della Fondazione Cassa dei Risparmi, 11.250.000 euro del Comune e altri 6.436.000 da donatori privati. Nel testo viene specificato che le somme che giungeranno annualmente andranno spese per lo sviluppo del corso di Medicina e i servizi connessi, con rendicontazione annuale. Viene inoltre specificato che le spese autorizzate per l'impiego del contributo comunale saranno destinate agli  spazi didattici, all'allestimento di laboratori, l'acquisto di strumentazione e ad azioni a sostegno degli studenti. Invece i più di 20 milioni giunti da Fondazione e privati verranno utilizzati per il sostegno del costo del personale, docenti e personale tecnico amministrativo.

E' stata bocciata la richiesta di Calderoni di ritirare il testo della delibera e la convenzione allegata per riscriverne il testo. Ma su un aspetto  l'ha spuntata: allegata alla delibera, infatti, vi era uno schema con le destinazioni dei fondi del Comune, “una relazione anonima, senza l'indicazione di luogo e data, il vero nucleo centrale dell'accordo è un foglio volante non firmato, mentre il Comune per elargire cifre come 300-500 euro ad attività di volontariato prescrive tante condizioni e obblighi, qui invece è pieno di indicazioni generiche per 11 milioni in 20 anni”, critica Calderoni che parla anche di “progetto pre-deciso in altre stanze”. Tale allegato anonimo, garantisce il segretario comunale, sarà parte integrante della convenzione con Serinar e in questo modo non sarà più anonimo, ma vincolante con la firma di Comune e Serinar. Sul punto politico risponde l'assessore al Bilancio Vittorio Cicognani: “Non si è capito il senso di questa convenzione: non diamo con essa 11 milioni a Serinar. E' una convenzione che indica solo che per il progetto di medicina il Comune al massimo 11 milioni e 250mila euro. Ma ogni volta che destineremo risorse a Serinar, la questione passerà sempre in Consiglio comunale come bilancio o variazione di bilancio. Non diamo soldi a Serinar automaticamente”.

Il capogruppo del Pd Soufian Hafi Alemani ha chiesto quindi tre modifiche, mediante tre emendamenti per meglio definire il ruolo della 'cabina di regia' di Medicina, aumentare i controlli per esempio inserendo nell'organo di gestione del progetto anche un rappresentante dell'opposizione. Anche da Albert Bentivogli della Lega è arrivata una richiesta di modifica al testo, nel senso di definire meglio i limiti dell'autonomia della cabina di regia. Duro il giudizio politico di Alemani (Pd): “E' il delitto perfetto di una giunta di destra che si attestato il risultato di una partita nella quale si è solo trovata al momento giusto nel luogo giusto.  Proponiamo tre emendamenti per blindare la convenzione che deve avere radici solide per i prossimi 20 anni e per raggiungere un obiettivo comune: avere un corso di laurea di Medicina consolidato in città. Il progetto deve poggiare sulla massima trasparenza”. Per Alemani, inoltre, il costo complessivo di Medicina a Forlì sarà di 70 milioni di euro, “una cifra che supera di oltre 40 milioni di euro il plafond messo a disposizione dagli enti locali e dai privati, ed è un nodo da affrontare subito”. 

Rieccheggiando le divisioni politiche nazionali, diversa è la posizione dichiarata da Massimo Marchi (Italia Viva) da cui è stato confermato “nessun tentennamento nel votare a favore della delibera. Siamo stato l'unico gruppo di opposizione a farlo nel voto di febbraio e questo accordo va nella giusta direzione, in continuità con le precedenti amministrazioni, che non hanno mai fatto mancare il loro appoggio a Serinar”. Provocatorio il capogruppo della Lega Massimiliano Pompignoli: “Non capisco l'obiettivo del Pd, che contrasta e disquisisce i tecnicismi della delibera, ma non finalizza una sua volontà politica, andando a contrastare ciò che ha contribuito a costruire. Per noi Medicina era un obiettivo fondamentale di mandato, mentre con gli emendamenti il Pd avrà  l'ennesima scusa per votare contro questo progetto”. Replica Valentina Ancarani (Pd): “Il Pd non ha intenzione di ostacolare il progetto di Medicina. E' un giochino che non ha senso, è dovere della maggioranza che governa trovare le condizioni affinché tutti i consiglieri si sentano tranquilli nel sostenere le delibere”. Più sulla sponda di Calderoni, invece, Elio Dogheria, consigliere di maggioranza di Forlì Cambia: “Anche noi abbiamo la preoccupazione che il Comune non abbia una posizione ancillare. Facciamo nostre alcune considerazioni di Calderoni, ma nessuno discute dell'importanza del progetto”

Alla fine passano due emendamenti su 4, uno della maggioranza e uno del Pd. Bocciati gli altri due emendamenti del Partito Democratico. Il voto positivo su una proposta di emendamento del Pd apre infine lo spazio per l'accordo. “Siamo soddisfatti per il segnale di apertura della maggioranza, le nostre parole non sono cadute nel vuoto, ma avremmo potuto perfezionare meglio questo atto di delibera”, ha detto Ancarani annunciando il voto favorevole. Alla fine la delibera che sblocca 11 milioni di euro per il progetto 'Medicina' passa con i voti favorevoli di Lega, Forza Italia, Forlì Cambia, Fratelli d'Italia, Fdi, Pd, Italia Viva. Astenuti, invece M5S e 'Forlì e Co'.

Commenta in conclusione il sindaco Gian Luca Zattini “Il voto di oggi deve essere una tappa, non la conclusione, di un lungo e più ampio percorso di arricchimento del nostro sistema formativo e di ricerca. Un percorso in cui la costituzione della facoltà di medicina era, è e sarà sempre la priorità di questa Amministrazione. Perché se il dovere di un'università è quello di fare il bene dei propri studenti, quello di un'Amministrazione responsabile è di fare il bene del proprio sistema universitario, mettendovi a disposizione gli strumenti e le risorse. Spiace che ancora una volta, attraverso il proprio voto di astensione, l'ex candidato sindaco del centro sinistra, Giorgio Calderoni, abbia voluto prendere le distanze da questo progetto, definendo la convenzione deliberata un “testo scialbo e generico”. Anche oggi, per logiche estranee a questa Giunta, l’unanimità è purtroppo sfumata.”

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