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Cronaca Meldola

Meldola, "Scrivere fa bene alla vita": chiusa la seconda edizione del laboratorio di scrittura autobiografica

“Una esperienza da ripetere per la grande ricchezza di valori che i ragazzi hanno saputo regalarci e per l'impegno e la disponibilitàdelle istituzioni coinvolte", osserva Valeck.

Si è conclusa la seconda edizione del laboratorio di scrittura autobiografica “Scrivere fa bene alla vita” promosso dall'Associazione meldolese “parolefatteamano” e patrocinato da Comune di Meldola e Provincia di Forlì-Cesena. Ai sei incontri inizialmente previsti sono stati aggiunti ulteriori incontri laboratoriali su richiesta degli stessi partecipanti. I conduttori, Valeck Astrid e Fuzzi Ermes fondatori dell'associazione, hanno perciò prolungato il loro impegno per rispondere alla domanda di approfondimento che le stimolazioni alla scrittura avevano generato nel gruppo.

“Quando le persone che si avvicinano alla scrittura di sé chiedono di andare più a fondo nella ricerca autobiografica ciò dimostra che siamo sulla strada giusta” dice Astrid Valeck “Uno dei nostri obiettivi è infatti quello di invitare a scrivere della propria storia di vita, di ripensarla e risignificarla. La scrittura e la condivisione di ciò che si scrive di sé in un gruppo di ricerca aumenta la potenzialtà socializzante dello scrivere.” La diffusione delle pratiche autobiografiche e biografiche si sta diffondendo sul territorio meldolese e non solo.

“Dal primo laboratorio sperimentato nel 2013 era seguito un secondo laboratorio di approfondimento avente come oggetto la ricerca biografica territoriale", aggiunge Ermes Fuzzi. "Questo gruppo non solo non ha cessato la propria attività ma ha in cantiere un nuovo lavoro di ricerca sulla migrazione da sud verso Meldola. In particolare ha preso il via la raccolta di testimonianze dei primi migranti da San Gregorio Magno (in provincia di Salerno) verso Meldola che oggi costituiscono circa il 10% della popolazione ivi residente. Condurre, scrivendo, la ricerca sulla propria vita e sperimentando la lettura di ciò che si sviluppa in un contesto laboratoriale non significa certamente scrivere per edonismo o peggio per una sorta di narcisismo. Scrivere di sé e condividere la propria storia di vita può portare in direzioni diverse. Porsi l'obiettivo di tentare la scrittura della porpria autobiografia oppure raccogliere la storia di altre persone per aiutarle a lasciare testimonianza di sé e della loro storia”.

Il prossimo anno il laboratorio assumerà una forma seminariale e si svolgerà nella splendida cornice della fattoria didattica “La casaccia” posta in un luogo particolarmente suggestivo sulle prime colline meldolesi. “La disponibilità della proprietaria, Maria Grazia Conti, è un invito particolarmente gradito non solo per l'amicizia che ci lega ma anche per il fatto che lei stessa è stata una partecipante entusiasta del nostro laboratorio” dice Fuzzi. “Il tilolo e i contenuti che intendiamo proporre per il 2015 saranno certamente legati ai temi della natura e di come la nostra storia di vita sia indissolubilmente legata ad essa. Ci riserviamo di presentare la nostra iniziativa dopo la prossima estate”

Ermes e Astrid sono impegnati su più fronti per la diffusione della scrittura autobiografica e biografico territoriale. E' in svolgimento un progetto presso la biblioteca Malatestiana di Cesena che coinvolge un gruppo di studenti delle scuole superiori cesenati promosso dal servizio Istruzione del Comune di Cesena insieme al Centro Documentazione Educativa e l'Associazione “Paesaggi Educativi. “Una esperienza da ripetere per la grande ricchezza di valori che i ragazzi hanno saputo regalarci e per l'impegno e la disponibilitàdelle istituzioni coinvolte ”, conclude Valeck.

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