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Cronaca piazza Cavour

Mercato coperto, a breve il bando per i lavori: si ragiona sulla pedonalizzazione della piazza

"La valorizzazione di piazza Cavour passa prima di tutto dalla ristrutturazione del mercato coperto e dal suo rilancio, all'interno di un progetto complessivo, che andrà oltre il punto di vista architettonico". Il vicesindaco Veronica Zanetti, conferma a ForliToday la centralità della struttura

“La valorizzazione di piazza Cavour passa prima di tutto dalla ristrutturazione del mercato coperto e dal suo rilancio, all'interno di un progetto complessivo, che andrà oltre il punto di vista architettonico”. Il vicesindaco Veronica Zanetti, conferma a ForliToday la centralità della struttura e l'architetto Andrea Savorelli, progettista e direttore dei lavori del mercato coperto, ribadisce che si sta procedendo: “Il bando di gara si apre il 31 marzo, per il resto è difficile avere tempistiche certe”.

Si può ipotizzare la partenza dei lavori per settembre, se tutto filerà liscio, con una durata prevista di 360 giorni, per concludersi nello stesso mese del 2016. Intanto l'amministrazione si muove contemporaneamente sulla questione del rilancio della piazza, “ragionando con la città sul progetto per il centro storico – spiega Zanetti -. Una eventuale pedonalizzazione della piazza delle Erbe, prescinde da due condizioni: il recupero dei posti auto, ad esempio con un multipiano in via Matteucci e da un progetto su come riempire la piazza, ragionando ad esempio sull'occupazione degli spazi. La zona di piazza Caviour deve essere rivitalizzata  nell'ottica di polo enogastronomico di riferimento della città e del territorio, in un ragionamento condiviso anche con l'Unione dei Comuni, ad esempio per la valorizzazione dei prodotti tipici delle vallate”.

L'INTERVENTO – L’intervento sul mercato coperto, che prevedeva un investimento totale di 600 mila euro da parte del Comune, è partito con lo stralcio dedicato al rifacimento di alcuni locali nel lato sinistro della struttura e della esedra, già portato a termine. In seguito è previsto il trasloco delle pescherie nelle sedi rinnovate; quindi si procederà alla riqualificazione dell’altra ala dell’edificio. Punto qualificante del recupero, una volta completata la prima fase di lavori, sarà il disallestimento della tettoia in metallo collocata sulle aree centrali del Mercato nel corso degli anni ’70 e del restauro del pregiato complesso architettonico originario costruito nel XIX secolo e sul quale sono presenti fregi e stucchi con simbologie legate alla città. Uno degli obiettivi del restyling è quello di creare postazione di somministrazione di alimenti e bevande nella piazza centrale del mercato.

LA STORIA DEL MERCATO COPERTO - “Il mercato coperto – conclude Savorelli – è uno dei monumenti più preziosi della città”. Dall'analisi storica emerge che piazza Cavour era in parte occupato dalla Chiesa di San Francesco Grande e dall'annesso convento prima della demolizione quasi totale del 1815. In quell'anno Luigi Belli, divenuto proprietario del convento, dell'orto e degli avanzi della chiesa, fece costruire i due fabbricati gemelli che fiancheggiano il Foro Annonario. Su una parte dell'area occupata dall'antico convento fu costruito, fra il 1837 ed il 1840, il Foro Annonario. In uno dei due edifici confinanti, fu istituito fin dal 1924 un corso di avviamento ed un corso d'istituto industriale. Il Foro Annonario fu costruito a spese del Comune sotto il Governo dei Legati pontifici Nicolò Grimaldi ed Alessandro Spada su disegno dell'architetto Giacomo Santarelli.

Durante e dopo l'ultima guerra, sono stati eseguiti nel Foro dei lavori di adattamento e trasformazione che ne hanno alterata la originaria fisionomia. Fin dai tempi remoti nella piazza San Francesco (ora Cavour) aveva luogo il mercato delle granaglie. I bassorilievi posti nel frontone del mercato annonario, che rappresentano i due fiumi Montone e Ronco, sono opera dello scultore Luigi Righi. Gli altri lavori in stucco del medesimo artista ed il gruppo colossale dell'Ercole e il Toro, modellato dal forlivese Apollodoro Santarelli, che adornavano il Foro, furono inconsciamente demoliti.

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