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Cronaca

A San Mercuriale la Messa dei Popoli presieduta dal vescovo Livio Corazza

Da una quindicina di anni, quando ancora i residenti stranieri erano la metà di quelli attuali, la Chiesa di Forlì-Bertinoro propone la “Messa dei Popoli”, per rendere visibile la sua dimensione universale

Una messa per tutti i cattolici stranieri residenti a Forlì. Da una quindicina di anni, quando ancora i residenti d’oltre confine erano la metà di quelli attuali, la Diocesi di Forlì-Bertinoro propone la “Messa dei Popoli”, per rendere visibile la sua dimensione globale. Il termine “cattolico” significa appunto generale, universale ed è tipico della Chiesa apostolica romana. Per il 2019, la singolare liturgia si terrà domenica alle 11 nell’abbazia di San Mercuriale.

Ognuno dei gruppi presenti animerà un momento specifico nella propria lingua. "Lo spirito di questo incontro - scrive Roberto Ravaioli del Servizio Migrantes, sul periodico diocesano Il Momento - è consolidare un segno di tutte le comunità cattoliche presenti a Forlì. Non a caso viene celebrata ad inizio di ogni anno, subito dopo la festa della Epifania, che è la manifestazione di Dio a tutti gli uomini". Quasi tutte le chiese hanno propri momenti mensili di catechesi, di incontro, di festa, ma la liturgia diocesana annuale assume un carattere particolare, perché è l’unica occasione di condivisione tra tutte le diverse espressioni di culto.

"È segno di comunione proposto a tutta la diocesi e a tutta la città - continua il responsabile Migrantes - e proprio per questa ragione si celebra per il secondo anno consecutivo a San Mercuriale, con invito rivolto a tutte le genti”. Anche se gli stranieri sono molto aumentati dal 2005 ad oggi, a Forlì le comunità cattoliche più numerose rimangono quella greco cattolica romena (o greco cattolica di rito bizantino), che ordinariamente si ritrova a San Francesco d’Assisi, in corso Garibaldi, guidata da padre David Mihai e la Chiesa ucraina unita con Roma (greco cattolica di rito bizantino), che si riunisce a San Filippo Neri, in via Giorgina Saffi.

Altre comunità cattoliche straniere che interverranno a San Mercuriale, sono quella africana di lingua francese (solitamente si ritrova presso la chiesa del Buon Pastore, in via dei Mille 28) e di lingua inglese (nella chiesa di S. Giovanni Evangelista, via Angeloni 50, referente Obi Corne), affiancate dalle piccole comunità eritrea e pakistana. Né si possono dimenticare i numerosi fedeli “romani” provenienti dai Paesi dell’Est europeo, soprattutto i polacchi, che “fanno settimanalmente festa” presso la chiesa Regina Pacis, in viale Kennedy 2, guidati pastoralmente da don Szymusiak Pawel.

Seguono i filippini, fino ad un piccolo gruppo di famiglie indiane del Kerala, residenti a Forlimpopoli. Presieduta dal vescovo Livio Corazza, la messa nella secolare basilica di Piazza Saffi risuonerà di lingue diverse accompagnate da canti e danze, preghiere per la pace e per la giustizia tra i popoli, di ringraziamento, di commemorazione per i propri defunti e per quanti sono morti nei viaggi per terra e per mare, alla ricerca di una vita migliore. "È l’occasione - conclude Ravaioli - per mostrare la nostra accoglienza, il desiderio di incontro e di condivisione, di amicizia, vicinanza e fraternità attorno alla mensa dell’unico Padre".

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