Il commosso messaggio di Zattini: "Scusatemi, perché ciò che stiamo facendo non è e non sarà mai abbastanza"
Un alluvione, ricorda il primo cittadino, che "ha distrutto vite, messo in ginocchio un’intera comunità e spazzato via le storie di migliaia di cittadini"
"Scusatemi, perché ciò che stiamo facendo non è e non sarà mai abbastanza". Esordisce così il messaggio del sindaco Gian Luca Zattini ad una settimana dall'inizio dell'emergenza. Il 15 maggio scorso infatti con la diffusione dell'allerta rossa iniziava quello che da li a poco sarebbero stati i giorni più difficili per Forlì e la Romagna intera. Un alluvione, ricorda il primo cittadino, che "ha distrutto vite, messo in ginocchio un’intera comunità e spazzato via le storie di migliaia di cittadini".
"Scusatemi, perché nonostante lo sforzo titanico che stiamo cercando di sostenere e mettere a terra, non riusciamo e non riusciremo ad arrivare dappertutto nei tempi e nei modi che vorremmo e che la città, tutta insieme, ci sta richiedendo - prosegue Zattini -. Lo scoramento, il senso di abbandono e la rabbia che spesso prevale in molti di voi è del tutto comprensibile e condivisibile. Mai, in nessun caso, quest’Amministrazione sosterrà il contrario e si permetterà di avanzare futili argomentazioni".
"Scusatemi, perché abbiamo fatto il possibile, ma non siamo riusciti ad arrivare ovunque - prosegue il primo cittadino -. Continueremo a fare del nostro meglio, forti del supporto preziosissimo ed insostituibile delle centinaia di volontari che arrivano da ogni parte d’Italia per aiutarci a ripartire, a ricominciare. Grazie, grazie infinite, perché senza queste persone oggi saremmo ancora in ginocchio. Adesso dobbiamo farci forza, dobbiamo stringerci ancora di più attorno a quello spirito di comunità che ha sempre caratterizzato questa terra. Grazie Forlì. Domani è già qui".