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Cronaca

Meteo, l'estate sta finendo ed è tempo di bilanci: "Solo 30 giorni di sole, 21 di pioggia"

"Soprattutto giugno e luglio sono risultati molto instabili, rispettivamente con il 43 e l'89% di piogge in più rispetto al normale", afferma Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com in un'intervista rilasciata a RomagnaOggi.it-ForliToday

Il sistema perturbato arrivato nella nottata tra domenica e lunedì ha sancito il passaggio di consegne tra l'estate e l'autunno meteorologici. Le temperature sono precipitate ben al di sotto della media, con la colonnina di mercurio che a fatica ha superato i 18°C. Il protagonista della giornata di lunedì è stato l'ombrello, così buona parte della bella stagione, che ha deluso le aspettative di molti, in particolar modo operatori turistici. Quella del 2014 è stata un'estate piuttosto turbolenta, soprattutto rispetto alle ultime che l'hanno preceduta.

Tuttavia, sotto il profilo delle temperature, il periodo tra il primo giugno e il 31 agosto è stato nella norma, mentre dal punto di vista pluviometrico si è chiuso con un’anomalia percentuale sulle precipitazioni cumulate di +37%, ovvero poco più di un terzo in più rispetto alla norma climatologica 1971-2000. Restringendo l’analisi a partire dal 2000, l’estate 2014 è seconda, come piovosità, solo a quella del 2002, ed è certamente la più piovosa dal 2003.

>>ESTATE 2014: L'INTERVISTA COMPLETA<<

Che non sarebbe stata un'estate al top lo si era intuita nelle emissioni modellistiche di aprile-maggio, che avevano sostanzialmente colto un’anomalia barica positiva (pressione più alta del normale) su Europa settentrionale ed orientale. Tale configurazione ha poi costretto il flusso instabile proveniente dall’Atlantico a scegliere una traiettoria più meridionale, penetrando con maggiore facilità sul bacino del Mediterraneo.

"ESTATE SOTTOTONO" - "Certamente è stata un'estate stagione sottotono, specialmente rispetto al trend delle estati del periodo 2000-2013, le quali sono state, salvo rare eccezioni, molto calde e poco piovose, con alcune stagioni del tutto fuori scala come il 2003 ed il 2012 - esordisce Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com in un'intervista rilasciata a RomagnaOggi.it-ForliToday -. Soprattutto giugno e luglio sono risultati molto instabili, rispettivamente con il 43 e l’89% di piogge in più rispetto al normale, mentre agosto ha visto una piovosità inferiore del 19% rispetto alle medie di riferimento".

21 GIORNI DI PIOGGIA - Se si osserva il numero di giornate piovose, il trimestre giugno-agosto ha visto una media regionale di ben 21.4 giorni piovosi (almeno un millimetro di pioggia nelle 24 ore) su una media 1971-2000 di 15-16 giornate. "Per questo indicatore la stagione 2014 è preceduta, sempre dal 1950, solo dalle estati del 1968 e del 1995, posizionandosi al terzo posto - svela Randi -. In poche parole è meno dannosa una sola giornata con 40 millimetri di pioggia che non 8 giornate con 5 millimetri, anche se il totale rimane lo stesso".

EPISODI DI RILIEVO - Ecco perché a livello generale la stagione appena terminata è stata percepita, non senza un fondamento, "pessima": "La sensazione è stata accentuata dai numerosi giorni piovosi o nuvolosi - chiosa il meteorologo di MeteoCenter.it/Meteoromagna - con in particolare i mesi di giugno e luglio che hanno ampiamente tradito le attese. In pratica è piovuto alquanto spesso anche se in prevalenza con precipitazioni deboli o moderate, sebbene non siano mancati alcuni episodi di rilievo (per il forlivese-cesenate quando localmente si sono toccati i 35-40 millimetri in 1-2 ore)".

TEMPERATURE NELLA NORMA - "Se però tralasciamo le sensazioni oggettive ed andiamo ad analizzare i dati del trimestre appena concluso, potrebbero emergere alcune sorprese, che non fanno altro che rimarcare come fossero state anomale le stagioni dell’ultimo decennio - spiega Randi -. Infatti la temperatura media estiva 2014 (media regionale tra un campione di 20 stazioni di rilevamento equamente ripartire tra area appenninica, pianeggiante e costiera) è perfettamente allineata ai dati climatologico di periodo 1971-2000, quindi un'estate non fredda, ma del tutto normale".

SOLO 30 GIORNI DI SOLE - Non ci sono stati record, nè sotto il profilo termico nè sotto quello pluviometrico. L’elemento di spicco - ribadisce il meteorologo - sono stati i numerosi giorni piovosi e lo scarso numero di giornate serene: si pensi infatti che le giornate con assenza di nuvole sono state, in pianura e sulla costa, appena 30 su un totale di 92 giornate, quindi poco meno di un terzo, e questo è un dato più consono alla zone appenniniche oppure alla stagione primaverile. Anche questo è un elemento che ha contribuito a determinare una diffusa percezione di estate quasi inesistente".

TEMPORALI - Inoltre, continua Randi, "ci sono stati frequenti temporali (oltre il 70% in più di giornate temporalesche nei tre mesi estivi) ed elevata attività ceraunica (densità di fulmini)". Incredibili i numeri: "a livello nazionale - riporta il meteorologo - è stata superata quota 800.000, che rappresenta il valore più elevato degli ultimi 5 anni; anche se non è possibile risalire al numero di scariche elettriche occorse in una data regione". L'autunno meteorologico è esordito con una perturbazione dal nord Europa alimentata da aria fredda, che si è presentata con tuoni e fulmini.

AUTUNNO - "Le indicazioni che provengono dai modelli stagionali, mostrano una maggiore probabilità di un settembre caratterizzato da temperature nella norma climatologica o lievemente inferiori e con piovosità un po' più elevata", annuncia Randi, che parla di "una prosecuzione, sebbene in tono minore, delle anomalie fin qui viste. In ottobre tale probabilità sembra poter diminuire con lievi anomalie termiche positive e piovosità in calo, mentre in novembre un segnale di questo tipo sembra ripresentarsi, con leggere anomalie termiche negative e precipitazioni un poco superiori alla norma. Ma, come sempre, si tratta di niente più che “segnali”, e non vanno interpretati come una previsione vera e propria".

VERSO L'INVERNO - Sul web si sono diffuse le prime proiezioni di un inverno che sarà "gelido". Ma Randi smentisce: "Si tratta assolutamente di, come le chiamo io, “meteobufale” ovvero degli escamotage di alcuni siti internet per accessi e visibilità. Ma in realtà non c’è nulla di fondato. Anzi, per la verità i segnali vanno nella direzione opposta, almeno per il momento, sebbene non ai livelli di un "non inverno" come quello dello scorso anno. Peraltro segnali a livello stagionale sul prossimo inverno potranno essere un poco più concreti tra almeno un mese, ed ora come ora è ancora impossibile prevedere anche solo un andamento di massima".

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