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Cronaca

Meteo, Forlì potrebbe vestirsi di bianco: "Sarà un martedì con la neve"

La presenza di massa d'aria fredda nei bassi strati potrà risultare sufficiente a determinare la trasformazione della pioggia in neve a partire dalla nottata tra lunedì e martedì

Martedì Forlì potrebbe svegliarsi vestita di bianco. Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com, annuncia l'arrivo di una nuova perturbazione nordatlantica che nelle prossime ore innescherà un minimo depressionario che dall’alto Tirreno si muoverà verso il medio-basso Adriatico. La presenza di massa d'aria fredda nei bassi strati potrà risultare sufficiente a determinare la trasformazione della pioggia in neve a partire dalla nottata tra lunedì e martedì.

Neve anche in pianura, ci sono conferme?
La possibilità che tra la nottata tra lunedì e martedì e il primo pomeriggio di martedì alcune aree della pianura romagnola possano imbiancarsi esiste, specie nel settore pianeggiante più vicino al comparto appenninico, che possiamo delimitare all’incirca lungo l’asse della via Emilia. Infatti una nuova perturbazione nordatlantica nelle prossime ore innescherà un minimo depressionario che dall’alto Tirreno si muoverà verso il medio-basso Adriatico, creando quella sovrapposizione di aria mite ed assai umida in quota su aria moderatamente fredda nei bassi strati che tipicamente è incline al verificarsi di nevicate anche a quote basse sul nostro territorio. C’è da dire che la massa d’aria che sarà attiva nei bassi strati non è particolarmente fredda, tuttavia potrà risultare sufficiente a determinare la trasformazione della pioggia in neve a partire dalla nottata tra lunedì e martedì, mentre nella prima fase del peggioramento (pomeriggio-sera) la neve sarà prerogativa dei soli rilievi appenninici.

La fase più intensa della precipitazione quando è attesa?
In base alle emissioni di lunedì mattina dei modelli ad area limitata (LAM) che normalmente si adottano per un tipo di previsione così complessa, le massime precipitazioni dovrebbero aversi tra la serata di lunedì e la mattinata di martedì, quando transiterà il ramo occluso della perturbazione, mentre dovrebbero attenuarsi dal pomeriggio fino ad esaurirsi verso sera, rimanendo in forma residua solo su rilievi orientali e costa.

Quali saranno le aree più colpite?
In senso generale le precipitazioni saranno alquanto estese e diffuse su tutta la Romagna, mentre per quanto concerne le nevicate le aree più a rischio, oltre naturalmente all’intera fascia appenninica, saranno le pianure pedecollinari di imolese, faentino, e forlivese-cesenate, con i massimi sul comparto imolese, faentino e forlivese occidentale.

E possibile fare una stima dei centimetri?
Poichè i fenomeni inizieranno sotto forma di pioggia e nel contempo le temperature non sono attese divenire negative, l’eventuale attecchimento dei fiocchi sarà reso un poco difficoltoso, specie nella prima fase delle precipitazioni nevose, per cui non sono attesi accumuli particolarmente rilevanti. I nostri modelli ad area limitata con risoluzione 2 chilometri evidenziano quantitativi che possono essere così sintetizzati: Imola tra 4 e 6 centimetri, Faenza tra 3 e 7, Forlì tra 2 e 6, Cesena tra 0 e 2

Si evince eventuali pochi disagi in città...
Come si vede non sono attesi accumuli particolarmente rilevanti. Occorre comunque prestare attenzione poichè si tratta di dati automatici da modelli operativi presso il nostro centro di Faenza, ma sugli accumuli nevosi al suolo giocano diversi fattori, alcuni dei quali a scala ridotta, che possono facilmente inficiare l’attendibilità degli accumuli previsti. Prudenza impone di prepararsi magari a qualche centimetro in più, poichè, come si sa, prevenire è meglio che curare. In ogni caso non sembrano ci siano le condizioni per una nevicata tale da mandare in tilt le nostre città o da rimanere scolpita nella memoria. Su settore orientale e fascia costiera le possibilità di neve appaiono più remote, ma qualche fiocco potrebbe raggiungere il riminese nella mattinata di martedì, pur in assenza di accumuli significativi.

Dopodichè conferma una fase più piovosa e mite?
Nuove perturbazioni atlantiche interverranno nel corso della settimana, tuttavia esse saranno accompagnate da aria via via più mite, specie dalla giornata di giovedì; pertanto ancora possibilità di neve a quote basse tra il pomeriggio e la serata di mercoledì (ma con fenomeni deboli e sparsi), mentre da giovedì eventuali precipitazioni saranno di tipo piovoso su tutta la pianura e la fascia costiera. Qualche gelata possibile nella notte tra martedì e mercoledì in concomitanza a temporanei rasserenamenti, mentre da giovedì i valori termici anche al suolo tenderanno ad un progressivo rialzo.

A sorpresa domenica mattina c'è stata una breve spruzzata di neve anche in pianura su parte della Romagna. Cosa l'ha generata?
Il passaggio di un veloce nucleo di aria fredda in quota, proveniente dal mare del nord, ha reso l’atmosfera temporaneamente instabile favorendo una moderata attività cumuliforme, che in alcune aree è stata associata a qualche breve rovescio di graupel o di neve tonda. Sono fenomeni alquanto frequenti qualora transiti aria piuttosto fredda in quota pur in assenza di perturbazioni vere e proprie, e l’innesco della convezione è reso possibile dall’elevato gradiente termico verticale in seno ai massimi di avvezione fredda in quota.

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