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Cronaca

Meteo, si rispolverano guanti e cappotti: "Tornano freddo e neve"

L'irruzione di aria artica marittima ha già coinvolto gran parte dell'Europa centrale portando temperature da pieno inverno e nevicate diffuse anche su pianure e coste (Inghilterra, Germania, Francia)

E' confermato il ritorno del freddo annunciato il 28 febbraio scorso da RomagnaOggi.it. Con il passare del tempo i modelli matematici hanno ridimensionato per l'Italia la portata della discesa di aria fredda dal Nord Europa; tuttavia lo sbalzo termico rispetto agli ultimi giorni sarà notevole. Giovedì si annuncia una brutta giornata, con precipitazioni che in serata potranno assumere carattere nevoso a quote di bassa collina.

Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com, è il momento di rispolverare guanti, sciarpe e berretti. In fondo i modelli matematici avevano previsto questo peggioramento da fine febbraio.....
Esattamente. Gli scenari ipotizzati già a fine febbraio da parte del modelli fisico-matematici si sono sostazialmente verificati, e ciò accade abbastanza di frequente quando i segnali in una certa direzione sono abbastanza forti per la maggior parte dei modelli stessi. Ovviamente non manca qualche correzione di rotta a mano a mano che ci si approssima all'evento, ma nel complesso, nel caso specifico, le performance sono state ottime, sia da parte di quelli europei che di quelli americani.

Insomma, le temperature caleranno bruscamente. A livello di precipitazioni cosa bisogna attenderci?
L'irruzione di aria artica marittima ha già coinvolto gran parte dell'Europa centrale portando temperature da pieno inverno e nevicate diffuse anche su pianure e coste (Inghilterra, Germania, Francia); sulla nostra penisola e quindi anche sulla nostra regione l'irruzione arriverà più attenuata per la parziale protezione operata dall'arco alpino, ma si farà sentire ugualmente tra giovedì, venerdì, e sabato, quando è atteso un calo termico di 5/6°C rispetto ai valori attuali. Si potranno verificare gelate diffuse, specie su pianure interne e vallate appenniniche, nella notte tra giovedì e venerdì ma soprattutto in quella tra venerdì e sabato, complici probabili maggiori rasseremanenti ed attenuazione dei venti, che domani saranno moderati da Nord Est con rinforzi su costa e settore orientale della regione e che saranno quelli che accompagneranno l'ingresso dell'aria fredda che in queste ore si sta ammassando oltralpe.

Scongiurato il rischio di episodi nevosi in pianura?
Sul fronte delle precipitazioni esse si manifesteranno probabilmente nella giornata di giovedì su tutta la regione, specie tra mattino e pomeriggio, con quota neve intorno a 300/400 metri sui nostri rilievi. In serata/nottata, a fronte di un atteso indebolimento dei fenomeni, avremo un ulteriore calo della quota dello zero termico, per cui eventuali deboli nevicate potranno spingersi fino ai 200-300 metri, fino a toccare le aree pianeggianti pedecollinari in caso di rovesci. La probabilità è comunque molto bassa e, nel caso, non si avrebbero accumuli al suolo. Nella giornata di venerdì, a fronte di un generale miglioramento con presenza di schiarite, salvo le ultime nevicate su comparto appenninico al mattino, avremo però la massima avvezione fredda in quota e nelle ore pomeridiane, specie su rilievi e pianure interne, non si può escludere la formazione di qualche locale nube temporalesca con associati brevi roversi di neve.
 
Dopo la sciabolata fredda cosa possiamo attenderci?
La fase fredda sarà alquanto breve ed impegnerà la nostra regione non oltre le 48/60 ore; già da domenica l'approfondimento di una vasta depressione atlantica tra isole britanniche e Francia attiverà un consistente affluso di correnti meridionali più umide e miti che sostituiranno l'aria fredda precedentemente affluita scorrendovi inizialmente sopra; ciò comporterà un aumento della nuvolosità con qualche precipitazione sparsa tra il pomeriggio e la serata, che inizialmente potrà essere nevosa anche a quote piuttosto basse su rilievi ma non in pianura, mentre in seguito l'aria mite prenderà il sopravvento ad avremo nevicate solo a partire dai 1000/1200 metri.

Tale depressione insisterà per buona parte della prossima settimana sul comparto centroccidentale europeo interessando anche la nostra penisola con tempo moderatamente instabile, mentre le correnti meridionali, ancora attive fino a martedì, verranno sostituite da flussi occidentali o nordoccidentali nuovamente più freddi, anche se la natura della massa s'aria sarà diversa da quella in arrivo giovedì, e determinerà temperature solo un poco al di sotto della norma del periodo, specie nei valori massimi. Probabilmente per avere una fase di tempo più stabile dovremo attendere la settimana ancora successiva. Prescindendo dall'andamento termico il tempo rimarraà instabile ed a tratti piovoso ancora per diversi giorni, salvo brevi pause.

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