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Cronaca

Meteo, l'intervista all'esperto: "Nel weekend possibili rovesci di neve"

Weekend con freddo artico in Romagna. Tra la serata di sabato e le prime ore della mattinata di domenica non si esclude la possibilità di brevi rovesci a carattere nevoso

Weekend con freddo artico in Romagna. Tra la serata di sabato e le prime ore della mattinata di domenica non si esclude la possibilità di brevi rovesci a carattere nevoso (date le temperature alquanto basse in quota e zero termico previsto intorno a 200/300 metri), specie su rilievi, intero settore pedecollinare e riminese, mentre lunedì c'è la possibilità per qualche debole nevicata tra la pianura imolese e forlivese, anche se la previsione è ancora incerta.

Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com, aveva annunciato per il weekend la possibilità di nevicate. E' confermata?
Nel corso del week-end saremo interessati dal passaggio di un nucleo di aria fredda in quota proveniente dall'Europa settentrionale. Non transiterà una perturbazione vera e propria, ma solo aria assai fredda alle quote superiori, molto meno nei bassi strati, caratteristica questa delle masse di aria artica marittima (a differenza di quella artica continentale che ci interessò nel febbraio 2012, questa è la più fredda in assoluto. Non siamo quindi in attesa di una ondata di freddo severa ma di una normale fase fredda invernale tipica del mese di febbraio.
 
Quali saranno i settori più interessati dalle precipitazioni?
L'aria artica marittima ha tra le sue proprietà quella di instabilizzare l'atmosfera, pertanto tra la serata di sabato e le prime ore della mattinata di domenica non si esclude la possibilità di brevi rovesci a carattere nevoso (date le temperature alquanto basse in quota e zero termico previsto intorno a 200/300 m), specie su rilievi, intero settore pedecollinare e riminese. La situazione tenderà a migliorare, sebbene temporaneamente, nel pomeriggio-sera di domenica.
 
Quanti centimetri sono previsti?
Normalmente si tratta di fenomeni locali e di breve durata che difficilmente possono lasciare accumuli di rilievo al suolo. Solo nel caso in cui una determinata area sia interessata da diversi rovesci in serie si potrebbero accumulare alcuni centimetri, ma è una eventualità alquanto remota. Nel complesso su aree di pianura e fascia costiera non si dovrebbe andare oltre il range 0/5 centimetri. Occorre del resto precisare che, mancando il transito di un fronte ben organizzato, i fenomeni saranno a scala locale, per cui in alcune aree (espressamente quelle indicate) potremmo avere brevi nevicate ed in molte altre praticamente nulla.

Poi lunedì cosa succederà?
Lunedì prossimo avremo un deciso cambio di circolazione con l'aria fredda precedemente affluita che lascerà il posto ad aria più mite ma anche più umida di origine atlantica associata all'avvento di una perturbazione atlantica in ingresso da ovest attraverso la Francia. L'aria mite ed umida atlantica sarà costretta a scorrere, in quanto meno densa e più leggera, al di sopra di quella fredda preesistente, creando quindi le condizioni favorevoli la manifestarsi di precipitazioni diffuse a partire dall'Emilia.

Esse saranno certamente nevose anche in pianura sulle province emiliane, mentre sul comparto romagnolo, a parte i rilievi dove anche in questo caso risulteranno nevose, attualmente si è in bilico tra pioggia e neve a causa della maggiore ingerenza dei miti flussi meridionali che precedono il fronte, e variazioni termiche nei bassi strati dell'ordine di un grado in più o in meno sanciranno la forma solida o liquida, segnatamente per le zone di pianura e costiere.

Precisamente per la Romagna?
Al momento attuale l'ipotesi più percorribile è quella di sola pioggia o pioggia mista a neve tranne su imolese, faentino e forlivese laddove potremmo avere effettivamente deboli nevicate; per il resto occorrerà dapprima vedere quanto bene si sedimenterà nei bassi strati la massa di aria fredda che giugnerà nel week-end; ecco perchè per gran parte della Romagna la prognosi non verrà sciolta prima di sabato sera.

Nella prossima settimana cosa "bolle" in pentola?
Nei primi giorni il tempo rimarrù instabile o a tratti perturbato con possibilità di precipitazioni intermittenti, nevose fino a bassa quota e temporaneamente anche su pianure occidentali (faentino, lughese, forlivese). Aumenteranno le temperature minime e diminuiranno quelle massime. Da metà della prossima settimana è probabile un progressivo miglioramento con scarsa nuvolosità ed assenza di precipitazioni, mentre il campo termico subirà una nuova ma lieve flessione per l'afflusso di nuove masse d'aria dai quadranti settentrionali. Per il momento comunque non sono attesi eventi di particolare entità, specie sotto il profilo termico, e non si ripeteranno le condizioni estreme che si ebbero scorso anno in questo periodo.

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