rotate-mobile
Cronaca

"M'illumino di meno" a Forlì: biciclettata serale e aperitivo a lume di candela

Si rinnova l'appuntamento con “M'illumino di meno” che quest'anno avrà come tema la bicicletta e la mobilità alternativa, quanto mai d'attualità visto i forti rincari dei prezzi dei carburanti

Si rinnova l'appuntamento con “M'illumino di meno” che quest'anno avrà come tema la bicicletta e la mobilità alternativa, quanto mai d'attualità visto i forti rincari dei prezzi dei carburanti. L'edizione 2022 si caratterizza per l’esplicito riferimento alla bici, sia nel messaggio scritto (“Pedalare, Rinverdire, Migliorare!”) che nell’immagine, un disegno di una bici realizzata con fiori e foglie. Venerdì, a Forlì, andrà in scena una manifestazione congiunta tra Fridays For Future Forlì (FFF), Parents for Future (P4F) e l'associazione 'Amici della bicicletta' (Fiab).

La partenza è da piazza Saffi alle 18. Dopo una biciclettata di circa un'ora verso il parco urbano e  viale dell'Appennino, si rientra verso il centro fino al locale Games Bond di via Francesco Daverio, dove si terrà un aperitivo al lume di candela per sposare l'iniziativa “M'illumino di meno”. Nel locale la serata si chiuderà con giochi di società sul tema dell'ambiente. Sarà questa l’occasione per apprendere in modo anche un po’ ludico le azioni individuali e collettive che potrebbero influire sull’attuale crisi climatica.

“L’azione più semplice, rapida e razionale è ridurre in modo deciso gli sprechi energetici, a cominciare dalla mobilità urbana oppure spegnere la metà dell'illuminazione stradale di notte. Oggi la gran parte degli spostamenti avviene con l’auto privata anche per tragitti brevissimi, inferiori ai tre chilometri. La nuova crisi energetica, ormai alle porte, necessita di scelte strutturali, la crisi come occasione per cambiare radicalmente il modello di mobilità quotidiana, puntando sulla bicicletta”, commenta Nadine Finke (P4F). “Anche gesti simbolici come questo possano essere di grande importanza per stimolare una politica di risparmio energetico e per adottare stili di vita sostenibili. Bisogna incidere a livello internazionale, a livello politico nazionale e livello individuale, nessuno dei tre livelli ci salva se preso da solo”, aggiunge Donatella Piccioni (P4F e associazione 'La materia dei sogni'). 

“La crisi enegetica del 1973 sembrò una cosa folkloristica in Italia, ma da allora l'Olanda e altri Paesi nordici hanno attivato politiche per l'uso della bicicletta ed ora sono più avanti. I sindaci ora hanno strumenti economici per la mobilità alternativa”, ricorda Maura Ventimiglia di Fiab. “Il caro energia c'era prima del conflitto – ribadisce Finke -. Ed ora la guerra mette più in chiaro che la dipendenza dalle fonti fossili deve essere eliminato, e non è sufficiente spostarsi da un fornitore di gas e petrolio all'altro nel mondo”. Anche perché non va dimenticato “il cambiamento climatico in corso: dobbiamo affrnacarci delle fonti fossili se vogliamo mantenere l'aumento delle temperature di 1,5 gradi entro il 2030, oltre tale soglia si toccheranno diversi punti di non ritorno. Con la pandemia e la guerra ci sono troppe crisi, ma l'emergenza climatica non sparisce, ma anzi viene accentuata ogni giorno”.

Sul tema della lotta ai cambiamenti climatici e l’informazione e il coinvolgimento attivo della popolazione è partito anche un progetto finanziato dalla Regione Emilia Romagna, il progetto CliC (Climate change) che già in questa occasione prenderà il via nel suo aspetto rivolto al coinvolgimento attivo degli adulti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"M'illumino di meno" a Forlì: biciclettata serale e aperitivo a lume di candela

ForlìToday è in caricamento