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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Spaccio di droga agli studenti di scuola media, il cambio di vita gli vale il "perdono giudiziale"

Grazie all'app appena varata dalla Polizia "Youpol" era arrivata la segnalazione della sua attività di spaccio di piccoli quantitativi di stupefacenti intorno alla scuola media

Quando venne arrestato aveva appena 16 anni, più di un anno e mezzo fa. Grazie all'app appena varata dalla Polizia "Youpol", indirizzata alla fascia dei giovani e giovanissimi, era arrivata la segnalazione della sua attività di spaccio di piccoli quantitativi di stupefacenti intorno alla scuola media Palmezzano e la Polizia lo colse sul fatto. Per il giovane minorenne protagonista di questa vicenda è arrivato, dopo il processo al Tribunale dei Minorenni, l'assoluzione per "perdono giudiziale".

Arrestato spacciatore grazie all'app della Polizia

A destare allarme, nel maggio 2018, fu il fatto che ad essere oggetto dell'attenzione di uno spacciatore poco più grande degli studenti a cui si rivolgeva, era addirittura una scuola media. Per questo la Polizia aveva fatto un intenso lavoro di promozione dell'applicazione, con numerosi incontri nelle scuole e centinaia di scaricamenti sul cellulare degli studenti. Uno di loro, di appena 13 anni, aveva segnalato praticamente in diretta un'attività di spaccio che avveniva davanti al cancello della scuola media di via Borghetto Accademia, nell'edificio scolastico compreso tra viale della Libertà e piazzale della Vittoria. La comunicazione era stata così efficace (l'app permette infatti di georeferenziare la segnalazione e raccogliere altri dati utili attraverso un'interazione con l'utente) che la volante della Polizia, sopraggiunta in pochi istanti, aveva colto sul fatto un minorenne, mentre stava cedendo droga a studenti della scuola media.

IL VIDEO: PUSHER ARRESTATO GRAZIE ALL'APP DELLA POLIZIA

La perquisizione, personale e domiciliare, aveva permesso di scoprire 8 grammi tra hashish e marijuana suddivisi in 14 dosi. In casa erano state rinvenute, inoltre, 4 piantine di marijuana, ancora piccole e da poco piantate. La droga rinvenuta, assieme a 70 euro, e l' “armamentario” trovato in casa avevano fatto scattare l'arresto nei confronti del giovane spacciatore. Secondo quanto ricostruito dall'Ufficio prevenzione generale, diretto da Stefano Santandrea, il giovane si recava davanti alla scuola media per spacciare di prima mattina, per poi dirigersi verso la scuola superiore da lui frequentata.

La vicenda ha avuto ora epilogo al Tribunale dei Minori di Bologna. Il giovane, difeso dall'avvocato Giovanni Principato, ha ottenuto l'assoluzione, pur avendo reso una piena confessione dello spaccio che aveva organizzato intorno alle scuole di viale della Libertà. La sua collaborazione con la giustizia, assieme ad un "cambio di vita" dopo quell'episodio, senza ulteriori reati e trovando un lavoro che ha seguito regolarmente, gli è valsa l'applicazione del "perdono giudiziale", un istituto concesso solo nella giustizia minorile e applicabile ai minorenni responsabili di reato che abbiano mostrato, dopo di esso, un cambio di condotta. 

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