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Cronaca

In soccorso ai bambini di strada in Guatemala

E' appena rientrata in Italia la spedizione in Guatemala di un gruppo di volontari forlivesi e toscani, capitanati dall'ex primario di Medicina Riabilitativa Germano Pestelli

E' appena rientrata in Italia la spedizione in Guatemala di un gruppo di volontari forlivesi e toscani, capitanati dall’ex primario di Medicina Riabilitativa all'ospedale Pierantoni-Morgagni di Forlì Germano Pestelli, che si è recato ad Esquipulas, nel sud del paese centroamericano, per sostenere il lavoro del missionario Andrea Francia e per formare un gruppo di persone addette alla fisioterapia territoriale. Originario di Forlì, Francia opera da 6 anni in Guatemala, dove ha realizzato la “Ciudad de la Felicidad”, un villaggio di case famiglia per bambini di strada.

Se lo stesso Pestelli e le fisioterapiste Monica Castellucci dell'ASL di Forli ed Elena Boccaletti dell'ASL di Prato hanno formato una ventina di infermieri del luogo, gli altri volontari Cristina Magalotti e Paolo Valmori di Bertinoro e Rossano Ravaglioli di Dovadola hanno dedicato il loro tempo alla Ciudad, che ospita circa 70 bambini e ragazzi da pochi mesi a 16 anni, orfani o abbandonati, spesso costretti a vivere da randagi sulla strada in balia dei “narcos” e di violenze di ogni tipo.

Missione in America Centrale

“L'opera di Francia è assolutamente meritoria - dichiara Cristina Magalotti - proprio perché sta cercando di dare una dignità di vita a questi ragazzi, pur tra mille difficoltà economiche e di gestione quotidiana”. Tutti i volontari hanno cercato di comprendere i bisogni dei bambini, anche quelli più semplici, e di aiutarli nel loro cammino di vita. “E' stata un'esperienza assolutamente positiva - racconta Rossano - che ti fa sentire un membro della comunità, un riferimento concreto di questa grande famiglia”.

Che si sia trattato di un viaggio unico ed irripetibile è deducibile dal desiderio dei partecipanti di ritornare, appena possibile, fra i niños della Ciudad. Per Germano Pestelli, volontario giramondo che nel 2012 era già stato in Ghana, Etiopia, Macedonia, Albania, Montenegro e Moldova, non sarà un problema, dovendo solo scegliere il periodo 2013 più indicato. Potrebbe esserlo invece per altri componenti della spedizione solidale, soprattutto per i dipendenti Asl ancora in condizione lavorativa.

Subito prima della partenza per il Guatemala, Pestelli aveva infatti lanciato una frecciata polemica all’Azienda sanitaria forlivese, per il fatto che gli altri suoi compagni di viaggio, oltre a partecipare alla missione come volontari pagando di propria tasca, si sono dovuti mettere in aspettativa senza alcun assegno dal luogo pubblico di lavoro. Pestelli cambia discorso, preferendo ritornare col pensiero alla Ciudad di Esquipulas e al suo splendido scenario di umanità: “L’obiettivo delle prossime spedizioni è già chiaro: preparare una cittadella dell'attività sportiva per aiutare i ragazzi a crescere meglio e avviare all'interno della Ciudad alcune attività che possano dare una professionalità e un futuro lavorativo ai ragazzi”. Oltre a continuare – aggiungiamo noi - nella formazione dei fisioterapisti territoriali, così da creare una categoria di professionisti che non ha eguali in tutta Esquipulas e nello stesso Guatemala.

 

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