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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Missione in Libano, sostegno alla popolazione: prosegue la campagna di aiuti dei Caschi Blu della Brigata Friuli e del 66esimo Reggimento

Il progetto, finanziato con fondi italiani, ha visto la realizzazione di un fabbricato leggero con struttura metallica adibito alla raccolta dei rifiuti e la fornitura di un compattatore

Il contingente italiano della missione in Libano, guidato dalla Brigata Aeromobile Friuli, e che vede impegnati anche i Caschi Blu del 66esimo Reggimento Aeromobile di Forlì, prosegue la campagna di aiuti che, attraverso donazioni di beni, di materiali e la realizzazione di specifici progetti, mira a supportare le fasce più deboli della popolazione. In tale contesto, nel pieno rispetto delle misure di contenimento per il covid, è stata inaugurata nei giorni scorsi presso la comunità di Dayr Quanun An Nhar, dal comandante del settore ovest del sud del Libano Generale di Brigata Stefano Lagorio e dal sindaco della città Adnan Kassir, la stazione di compostaggio dei rifiuti realizzata in supporto al settore igiene e sanità per la popolazione locale.

Il progetto, finanziato con fondi italiani, ha visto la realizzazione di un fabbricato leggero con struttura metallica adibito alla raccolta dei rifiuti e la fornitura di un compattatore. Nell’occasione il sindaco ha voluto rimarcare il forte legame che si è instaurato tra la comunità di Dayr Quanun An Nhar e il contingente italiano e ha ringraziato l’Italia per l’aiuto che già da molti anni fornisce e continua a fornire alla comunità locale grazie al personale italiano della cellula Civil Military Cooperation di Sector West (formata da militari dell’unità Cimic di Motta di Livenza).

Missione in Libano, l'attività d'aiuto dei Caschi Blu del 66esimo Reggimento

I militari italiani, oltre alle operazioni di controllo del territorio fondamentali per l’assolvimento della missione Unifil, sostengono la comunità libanese, pesantemente colpita dalla crisi, grazie al lavoro di coordinamento e organizzazione della cellulla Cimic (Cooperazione Civile-Militare) del comando del settore ovest del sud del Libano. Il 66esimo Reggimento opererà per un semestre nel rispetto della risoluzione Onu 1701, garantendo quotidianamente il monitoraggio e il controllo della cessazione delle ostilità, il rispetto del cessate il fuoco mediante posti di controllo e di osservazione, attraverso pattugliamenti nell'area costiera a sud della città di Tiro e lungo la Blue Line.

Attualmente le forze del settore ovest di Unifil, al comando del Generale di Brigata Lagorio, sono costituite da oltre 1.000 Caschi Blu italiani e da peacekeeper provenienti da 14 nazioni (Italia compresa): Armenia, Bielorussia, Brunei Darussalam, Corea del Sud, Ghana, Irlanda, Kazakistan, Macedonia del Nord, Malesia, Malta, Polonia, Serbia, Slovenia, Tanzania e Ungheria.

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