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Cronaca

Alzheimer e allontanamenti: gps come sistema d'aiuto per il rintraccio

Un sistema gps indicherà la posizione della persona scomparsa attraverso una scheda 'sim'.

Misure per favorire il rintraccio di persone scomparse affette da patologie neuro-degenerative. Giovedì mattina è stato sottoscritto un accordo di collaborazione tra Prefettura, Comuni di Forlì, Cesena e Savignano e le Unioni dei Comuni della Romagna Forlivese, Valle del Savio e Rubicone Mare, l’Ausl Romagna, l’associazione Penelope Onlus (Sezione territoriale Emilia-Romagna), l’associazione La Rete Magica e l'associazione Caima. Un sistema gps indicherà la posizione della persona scomparsa attraverso una scheda 'sim'.

Saranno regolamentati i ruoli operativi e le attività connesse alle operazioni di ricerca e di soccorso, al di fuori degli ambiti di competenza propri dell’autorità giudiziaria, che consistono nell’attivazione di un sistema di allarme da parte dei familiari della persona che non sia in grado di rintracciare diretto ad una centrale di allarme attiva h 24, che, sulla base delle informazioni ricevute, localizzerà la persona scomparsa. La centrale d'allarme attiverà le forze dell'ordine nel caso in cui le prime attività di ricerca non sortiscano effetti, ed, eventualmente, componenti istituzionali e personale del volontariato specializzate in questo tipo di ricerche.

Il protocollo d’intesa prevede la fornitura ai malati di Alzheimer di un localizzatore Gps, in grado di rendere rintracciabile in pochi minuti la persona che lo porta. I pazienti, circa un centinaio inizialmente, saranno scelti con criteri di eleggibilità definiti dall’Ausl tramite i Consultori per la memoria e i disturbi cognitivi.  Sarà successivamente l’Associazione Caima (con sede in via Gadda, 120 a Cesena) a farsi carico di fornire o organizzare la consegna del dispositivo all’utente finale in entrambi i distretti Cesena - Valle Savio e Rubicone anche per tutti gli utenti dei Comuni del territorio forlivese. L’Associazione Penelope Emilia-Romagna si occuperà invece di fornire il supporto psicologico e l’assistenza legale alle famiglie delle persone scomparse e diffondere la notizia dell’allontanamento attraverso i propri canali, mentre l’associazione La Rete Magica di Forlì si occuperà di dare informazione e formazione sull’argomento, segnalare eventuali casi a rischio di smarrimento ai servizi sociali del forlivese e dare supporto psicologico ai familiari.

Dopo la consegna del localizzatore Gps i familiari avranno la possibilità di monitorare costantemente i malati in due modi: autonomamente attraverso internet oppure contattando la centrale operativa della ditta che fornirà i localizzatori, aperta 24 ore su 24. Qualora ci fossero difficoltà nel rintracciamento del malato scatterà il normale protocollo di intervento e sarà cura della centrale operativa inviare alle forze dell’ordine una scheda dettagliata, con fotografia, della persona scomparsa, per permettere una più veloce attività di ricerca. I costi del progetto, di qualche decina di migliaia di euro, dovrebbero essere coperti attingendo alle risorse del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza quindi nell’ambito della più generale programmazione socio-sanitaria degli enti locali. Il Progetto Gps non è una novità nel nostro territorio perché è  già portato avanti a Cesena dal 2010 dalle Associazione Caima e Penelope Emilia Romagna, con 15 localizzatori finanziati dalle Fondazioni Cassa di Risparmio di Cesena e Romagna Solidale. Questo importante accordo si delinea come una conferma del progetto  su scala provinciale e con una valenza molto più incisiva nel territorio, auspicando in una sempre maggiore tutela dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie.

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