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Cronaca

Molte assenze tra i docenti forlivesi per la febbre alta dopo il vaccino Astrazeneca

Oltre alla didattica a distanza, quindi, per gli istituti scolastici c'è anche la difficoltà di organizzare le sostituzioni. In diversi, infatti, stanno riportando febbre alta e altri sintomi debilitanti

Numerose assenze dalle lezioni da parte degli insegnanti di Forlì in questi giorni, nelle scuole di ogni ordine e grado. Oltre alla didattica a distanza, quindi, per gli istituti scolastici c'è anche la difficoltà di organizzare le sostituzioni. In diversi, infatti, stanno riportando febbre alta e altri sintomi debilitanti, tanto da non essere in gradi di recarsi al lavoro, dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca, quello che è stato riservato alle categorie non anziane, come insegnanti e forze dell'ordine.

Per esempio all'Itis “Marconi” di Forlì giovedì mattina sarebbero risultati assenti almeno 5 docenti che hanno visto la somministrazione della dose negli ultimi giorni, a cui si aggiunge altro personale non insegnante. 

E mentre montano le polemiche sul vaccino inglese, per ora non ci sono segnalazioni di reazioni avverse gravi in Emilia-Romagna in seguito alla somministrazione del vaccino AstraZeneca. Lo spiega l'assessore regionale alla Sanita' Raffaele Donini, dopo lo stop arrivato dalla Danimarca e da altri paesi europei. "Noi ci atteniamo alle valutazioni scientifiche degli organismi preposti anche al controllo degli effetti collaterali e degli effetti indesiderati", dice Donini, interpellato da Skytg24. "Ad oggi- calcola l'assessore- abbiamo somministrato 56.000 dosi di Astrazeneca sulle 77.000 ricevute, 41.443 da parte dei medici di medicina generale che conoscono la situazione clinica dei loro pazienti. Non abbiamo avuto particolari segnalazioni". Anche in Emilia-Romagna, però, a seguito del provvedimento urgente adottato giovedì da parte dell’Agenzia italiana del farmaco dopo la segnalazione di alcuni ‘eventi avversi gravi’, è stato disposto il divieto di utilizzo del lotto di vaccino Covid-19 AstraZeneca “ABV2856 scadenza 05/2021”.

“A Forlì che vaccini si fanno? Bisogna saperlo, non si può andare a farselo iniettare senza sapere quale è. Questo, lo ripeto, alla luce di altri casi ufficiali che riguardano Astrazeneca”, denuncia anche l'ex vicesindaco Giancarlo Biserna. “Parlo non per sentito dire, ma da amici che hanno avuto febbre e difficoltà varie, ma alla luce del fatto che in Germania ed anche in Danimarca è stato dato lo stop alla somministrazione per malori ed effetti collaterali molto forti che non hanno riguardato singole persone, ma comunità. Peraltro sono stati bloccati alcuni lotti. Chi ci dice che altri lotti non siano arrivati anche qui. Chiedo alle autorità sanitarie locali ed al Sindaco di fare subito chiarezza, soprattutto per quanto riguarda gli anziani, che in un primo tempo erano esclusi da questo vaccino. Non dimentichiamo che sta arrivando il Johnson e Johnson, che pare non solo sicuro, ma anche più agevole e semplice, per cui la mia richiesta di sapere dall' ASL è ancora più insistente. No ad Astrazeneca finchè non vi saranno certezze ufficiali”.

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