rotate-mobile
Cronaca

E' morta a 91 anni storica dirigente del Pci: lottò per la parità delle donne fin dal 1945

Il suo impegno politico inizia ad appena 15 anni nel 1945 quando frequenta l'Istituto professionale femminile di Forlì e si iscrive all'Associazione ragazze d'Italia (Ari)

E' morta nella notte tra mercoledì e giovedì nel Lazio (attualmente viveva a Oriolo Romano, in provincia di Viterbo), Emilia Lotti, storica dirigente del Partito Comunista di Forlì. Compagna di Sergio Flamigni, parlamentare forlivese del Pci negli anni Settanta e Ottanta, era nativa di Predappio e aveva 91 anni. E' deceduta per un tumore. Tanti gli incarichi ricoperti nei suoi decenni di militanza politica, principalmente sulle tematiche delle donne e dei diritti. Per due mandati è stata consigliera provinciale e assessore dello stesso ente. 

Il suo impegno politico inizia ad appena 15 anni nel 1945 quando frequenta l'Istituto professionale femminile di Forlì e si iscrive all'Associazione ragazze d'Italia (Ari), successivamente nel 1947 si iscrive al Pci. Nel 1952 diventa responsabile della Commissione femminile della Camera confederale del Lavoro di Forlì e dirigente del sindacato tessile.

Emilia Lotti nel 1957 si iscrive all'Unione donne italiane (Udi) e viene nominata segretaria del Comitato provinciale di Forlì, carica che ricopre fino al 1964. Ha incarichi nell'Udi nazionali e partecipa a congressi mondiali e ricorrenze internazionali in Unione Sovietica, Cuba, Ungheria e Germania. Nel 1970 viene eletta consigliere provinciale e assessore della Provincia di Forlì. Terminato il mandato in provincia, viene nominata presidente del Consorzio socio-sanitario di Forlì, una struttura di raccordo istituita dalla Regione Emilia-Romagna per l'attuazione della riforma del sistema sanitario nazionale (legge 833/1978), in vista della nascita delle unità sanitarie locali.

In questi anni Emilia Lotti si occupa del decentramento di servizi e personale della Provincia di Forlì per dare applicazione alla legge 1044/1971 per la costruzione degli asili nido comunali, alla legge 405/1975 sull'istituzione dei consultori familiari, alla legge Basaglia sul riordino del servizio psichiatrico (legge 180/1978) e alla legge 194/1978 per l'interruzione volontaria di gravidanza. Nel 1980 ritorna per un secondo mandato nel Consiglio provinciale di Forlì (1980-1985). Dal 1991 al 1998 Emilia Lotti partecipa ai lavori della Commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, in qualità di rappresentante dell'Udi. Nel 2005 ha partecipato alla fondazione dell'Associazione Centro documentazione Archivio Flamigni, cui ha donato il suo fondo.

La ricorda sulla sua pagina Facebook l'Archivio Flamigni: "Nata a Predappio il 7 aprile del 1930 Emilia Lotti ha combattuto per la politica, le donne, i più deboli e ha creato con impegno e passione il nostro archivio. La sua forza, il suo coraggio e il suo amore resteranno con noi per sempre. La ricorderemo in un incontro pubblico domenica 18 luglio alle ore 10 presso il parco di villa Altieri, largo Santacroce a Oriolo Romano dove ha trascorso con gioia gli ultimi anni della sua vita".

"E vivo in noi il ricordo di una straordinaria donna che ha fatto della sua vita una militanza piena alla politica, all’associazionismo e al sindacato, dove già nel 1952 assunse l’incarico di responsabile della Commissione femminile della Camera del Lavoro di Forlì e  dirigente nel sindacato dei tessili, occupandosi in seguito anche delle lavoratrici ortofrutticole - sono le parole del segretario generale della Cgil di Forlì, Maria Giorgini, e di Valter Bielli, presidente -. Iniziò il suo impegno sindacale nell’immediato dopoguerra mentre ancora frequentava l’istituto professionale femminile di Forlì. Il nostro commosso abbraccio va al suo compagno, Sergio Flamigni  al quale Emilia ha dedicato parte della propria vita e con il quale ha costruito l’Archivio Flamigni che racconta tanta della nostra storia italiana del novecento. Rimase al sindacato fino al 1956. Dal 1957 iniziò il suo impegno nell’Udi che ha caratterizzato buona parte della sua vita".

"Ci piace ricordare brevemente anche il suo impegno nel Pci forlivese e nelle istituzioni del territorio - proseguono Giorgini e Bielli -. Eletta consigliera provinciale, ricoprì l’incarico di assessore ai servizi sociali, per poi  a metà anni Settanta essere nominata presidente del Consorzio socio-sanitario di Forlì.
Una volta terminato il secondo mandato in provincia, tornò all’Udi nazionale e fece parte tra il 1991 e il 1998, della Commissione nazionale pari opportunità, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Ha vissuto una lunga vita nella convinzione di quanto fosse fondamentale l’impegno personale per il riscatto e l’autodeterminazione individuale e collettiva. Non ha mai smesso di essere presente, non la dimenticheremo".

Anche il presidente della Provincia, Gabriele Antonio Fratto, ha espresso "profondo cordoglio,  anche a nome dell'Amministrazione provinciale, alla famiglia Lotti Flamigni per la scomparsa di Emilia Lotti. E' stata consigliera provinciale dal 1970 al 1980, gli anni in cui la Provincia viveva epocali cambiamenti. All'interno dell'Assemblea consiliare e non solo, Emilia Lotti ha saputo dare un fondamentale contributo alla crescita politica e sociale della nostra Comunità, per il quale Le sono profondamente riconoscente".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

E' morta a 91 anni storica dirigente del Pci: lottò per la parità delle donne fin dal 1945

ForlìToday è in caricamento