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Cronaca

Un improvviso malore si è portato via il noto architetto forlivese Roberto Pistolesi

Laureato in Architettura all'Università di Venezia, si è specializzato nella progettazione e direzione di lavori nel settore delle opere pubbliche, specializzato nel restauro e recupero del patrimonio storico architettonico

Un improvviso malore si è portato via mercoledì sera il noto architetto forlivese, Roberto Pistolesi. Avrebbe compiuto 60 anni il 19 agosto. Venerdì aprira la camera ardente all'ospedale "Morgagni-Pierantoni", mentre i funerali si terranno sabato mattina alle 10.30 nella basilica di San Mercuriale. Laureato in Architettura all'Università di Venezia, si è specializzato nella progettazione e direzione di lavori nel settore delle opere pubbliche, specializzato nel restauro e recupero del patrimonio storico architettonico. E' stato socio dell'assemblea della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì (2008), membro del Consiglio di Disciplina dell'ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Forlì-Cesena e consigliere dell'Ordine degli Architetti (2004-2009).

Addio al noto architetto Roberto Pistolesi

Ha collaborato con la Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Ravenna, svolgendo anche incarichi di docenze nei vari Istituti Statali di Scuola Media Superiore, enti professionali e Centro Residenziale Universitario di Bertinoro. Tra le varie opere completate - per citarne alcune - il restauro e recupero della Rocca Vescovile di Bertinoro e della Pieve di San Donato. Inoltre aveva curato il progetto di restauro conservativo della facciata dell’abbazia di piazza Saffi nell’ambito di un service cofinanziato dal Rotary Club Forlì in collaborazione con la parrocchia e la diocesi. Messaggi di cordoglio dai sindaci di Forlì e Bertinoro Gian Luca Zattini e Gabriele Antonio Fratto.

Il cordoglio

"Il Consiglio dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Forli-Cesena, insieme all’ufficio di segreteria ed in rappresentanza dei colleghi, si stringe ai familiari nel cordoglio per la grave perdita - sono le parole del presidente dell'ordine degli architetti, Paolo Marcelli -. Siamo tutti sconvolti dalla improvvisa perdita del collega Pistolesi e voglio portare un abbraccio di sincere condoglianze alla Famiglia”, “Voglio inoltre ricordare l’impegno ormai ventennale di Roberto a servizio dei Colleghi, svolto prima nel Consiglio dell’Ordine e a seguire nel Consiglio di Disciplina; sempre con un piglio ed un impegno collaborativo e di grande spessore umano e culturale".

IL CORDOGLIO - "Una persona dall'altissimo senso civico"

“Infine sento la necessità di comunicare quali, insieme al consiglio e con molti altri colleghi, sono stati i temi di maggiore riferimento nel ricordo di Roberto; la grande umanità e gentilezza nei rapporti e soprattutto la grande professionalità che ha dimostrato nella sua attività, in particolare dedicata alla conservazione del patrimonio storico architettonico - conclude -. Professionalità che ha onorato il titolo di Architetto e Conservatore e portato lustro alla categoria; professionalità che ha generato beneficio per la città e per i cittadini, il beneficio della qualità che tutti hanno potuto e possono apprezzare. Riposa in Pace Roberto, sarai sempre nei nostri ricordi". Un lutto al quale si associa anche Confedilizia Forlì, che lo ricorda come una "persona di grande valore, noto e stimato professionista".

"Era uno dei simboli del mondo delle costruzioni - sono le parole del presidente dell'Ance Forlì-Cesena, Franco Sassi -. Ci ha lasciato in silenzio quasi a non voler disturbare, come aveva vissuto, nel suo studio, dove aveva sempre lavorato, uno dei simboli dell’ architettura Forlivese. L’architetto Roberto Pistolesi lascia una immagine di grande professionalità, competenza e umanità, un  incontro costante e naturale nei cantieri di eccellenza della Romagna. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, chi ci ha lavorato,  non può in questo momento non tornare con la mente, a quei momenti vissuti insieme, in cantiere o in studio, alla passione e alla pazienza con cui Roberto illustrava lavorazioni e materiali, al tempo infinito con cui si fissavano dei dettagli, i tanti ragionamenti, gli schizzi, i disegni, tutto alla ricerca di un modo per migliorare quello che si stava facendo, sempre con il sorriso. Una continua e meticolosa attenzione, la volontà ferrea nella cura e nella ricerca di ogni dettaglio, infiniti ritocchi perché c’ era sempre qualcosa da migliorare. Ci ha insegnato, o meglio a provato ad insegnarci, un’ arte, un modo di lavorare forse arcaico, volto a lasciare un segno, la forza e la saggezza con cui si dovevano vedere le arti, la ricerca continua della bellezza in ogni dettaglio, perché questo dobbiamo lasciare a chi viene dopo di noi. Lui ce lo ha  lasciato, e ci ricorderemo di lui ogni volta che passeremo di fronte ad una delle sue opere. Un caro saluto, Roberto, buon viaggio".

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