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Cronaca

L'ultimo saluto al prof Carlo Flamigni, la testimonianza della moglie: "Ha lavorato fino all'ultimo minuto"

Il presidente del Consiglio comunale, Alessandra Ascari Raccagni, ha portato il cordoglio dell'amministrazione comunale a nome di tutta la città

Commosso addio martedì pomeriggio Carlo Flamigni, medico e docente di Ginecologia e Ostetricia dell’Università di Bologna, fino al 2008, e padre della fecondazione assistita in Italia, scomparso domenica a Forlì all'età di 87 anni. Un ultimo saluto laico ad un "medico, scienziato e saggista umanista di valore mondiale", così nelle parole di commiato l'amico giornalista Pietro Caruso. "Non era un uomo di palazzo e non era un uomo destinato ad amare il potere - ha rimarcato Caruso -. Ed è questo che lo rende importante per gli amici forlivesi".

L'ultimo saluto al professor Carlo Flamigni

"Ha lavorato fino all'ultimo minuto, continuando a fare il medico da remoto e a parlare con i pazienti", è la testimonianza della moglie, la sociologa e scrittrice Marina Mengarelli. E' stata data inoltre una lettura dell'ultima fatica letteraria di Flamigni dal titolo "Il diritto di pensare", "un lavoro al quale era molto legato e che finalmente uscirà", incentrata sui diritti della donna. Il presidente del Consiglio comunale, Alessandra Ascari Raccagni, ha portato il cordoglio dell'amministrazione comunale a nome di tutta la città.

Video - L'ultimo saluto al professor Carlo Flamigni, le testimonianze e le ultime riflessioni

La carriera

Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia, all'Alma Mater, si è poi specializzato in ostetricia e ginecologia, intraprendendo la carriera accademica in Unibo, prima come libero docente e poi come professore incaricato. Dal 1980 al 2004 è stato professore ordinario, sempre presso l'Università di Bologna, di endocrinologia ginecologica e poi di ginecologia e ostetricia, proseguendo poi l'attività di docenza fino al 2008 come docente fuori ruolo. Per diciotto anni è stato componente del comitato nazionale per la Bioetica e, grande sostenitore dei diritti delle donne e della laicità delle istituzioni e della politica, è entrato a far parte del Consiglio comunale, dal 1990 al 2004, divenendo primo presidente del Consiglio comunale di Bologna (dal 1995 al 1999), figura istituita a seguito dell’elezione diretta del sindaco. In questo ruolo, è stato un innovatore, promuovendo tra l’altro un forum sui diritti dell’infanzia.

Tra il 1975 e il 1994 è stato direttore del servizio di Fisiopatologia della riproduzione per divenire poi direttore della clinica ostetrica e ginecologica dell'Università di Bologna, incarico ricoperto fino al 2001. Si è interessato dei problemi relativi alla bioetica, ed è stato membro del relativo Comitato Nazionale dal 1990 al 2017, membro del Comitato di etica dell'Università Statale di Milano, Presidente della Società italiana di fertilità e sterilità, Presidente onorario della Associazione italiana per l'educazione demografica (Aied), socio onorario della Consulta di bioetica.

Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, divulgative, nonché di romanzi, è stato autore di un migliaio di memorie scientifiche nonché di molti libri, relativi soprattutto a problemi riguardanti la salute della donna e agli aspetti medici e bioetici legati alla riproduzione e alla fecondazione assistita. Come scrittore, è autore di racconti, di storie poliziesche e di libri per l'infanzia. Nel 2011 ha vinto il premio letterario Serantini per il suo Un tranquillo Paese di Romagna. Il suo sito personale raccoglie i suoi scritti prevalentemente dedicati a temi etici e biomedici.

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