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Cronaca

Anche i forlivesi piangono il grande Gigi Proietti. "Un artista poliedrico e mai banale"

Lascia in eredità anche ai tanti forlivesi che lo hanno stimato la sua arte, ironia e talento

La nascita e la morte unite in una sola data. Un'uscita di scena proprio nel giorno del suo compleanno. In un 2020 maledetto. Addio al grande Gigi Proietti, un pezzo di storia della cinematografia italiana e non solo. Per tanti è il volto dell'eterno Mandrake di "Febbre da cavallo" o de "Il maresciallo Rocca". Ma non era solo cinema, ma anche teatro. Intramontabile. Lascia in eredità anche ai tanti forlivesi che lo hanno stimato la sua arte, ironia e talento.

Numerosi i messaggi di stima ed affetto sulle bacheche Facebook. Così Marino Bartoletti: "Quante volte abbiamo detto o pensato: "Se n'è andato il più grande"? Questa volta è proprio così. Un mostro di bravura, un artista completo! Solo amato! Addio Gigi, immenso maestro del sorriso". "Una grandissima perdita nel mondo dello spettacolo, quello vero", scrive l'Asaps, l'Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale con sede a Forlì. Il parlamentare Marco Di Maio lo ricorda come "un grande del teatro, della televisione, dello spettacolo e della risata (quella sagace, popolare, intelligente). E' stato attore, cabarettista, doppiatore, regista, conduttore televisivo, scopritore di talenti: un artista poliedrico e mai banale, che in tanti porteranno nel cuore".

Anche il vicesindaco Daniele Mezzacapo ha ricordato sui social il grande attore: "L'arte italiana perde uno dei più grandi, un attore straordinario, un poliedrico gigante di bravura e simpatia. Se ne va nel giorno in cui era nato 80 anni fa, nella sua Roma, un ultimo colpo di teatro. Ci mancherà il suo sorriso. Addio Gigi, una preghiera e un abbraccio commosso ai suoi cari".

L'ex sindaco di Rocca San Casciano ed attuale assessore al Welfare nella giunta Zattini a Forlì ricorda con la serata del 24 luglio che il maestro tenne a Rocca: "Ha interpretato nella bellissima Piazza Garibaldi, su iniziativa della Fondazione Ugo Becattini "Pierino e il lupo". Stupiva per la naturalezza con cui recitava. Se ne va un gigante. Quando persone con un talento simile ed una storia artistica così importante ci lasciano si manifesta una grave perdita per la nostra cultura e per l'Italia tutta".

In Romagna si esibì anche nel 2015, proponendo al Carisport di Cesena i pezzi migliori del suo repertorio con lo show "Cavalli di battaglia": contaminazione di generi, parti recitate, cantate, accompagnato da un gruppo musicale diretto dal maestro Mario Vicari e con la partecipazione di Marco Simeoli e Claudio Pallottini, affezionati attori che hanno accompagnato Proietti nei suoi spettacoli, rigorosamente scelti, come sempre fra gli ex allievi del suo famoso “Laboratorio”. Nello spettacolo anche le due figlie, Susanna e Carlotta.

Proietti è ed è stato in tutti questi anni attore e musicista, autore e regista, produttore e direttore di Teatri, e non in ultima battuta maestro di attori. Per non parlare poi del cinema e della televisione. E’ doveroso ricordare quanto Proietti, durante tutti questi anni abbia costruito e mantenuto un fortissimo e singolare rapporto con il suo pubblico. Dal primo “A me gli occhi please” (1976) Proietti ha cosi' collezionato 33 fiction, 42 film, 51 spettacoli teatrali di cui 37 da regista, oltre ad aver registrato 10 album come solista e diretto 8 opere liriche.

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