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Il lutto

Addio a Mirella Casadei, sorella del martire della Resistenza Adriano. Fissati i funerali

“Mai un giorno d’ospedale fino all’ultima settimana della sua esistenza", dichiara il figlio Pierluigi Consorti, volto notissimo del volontariato forlivese

Si terranno giovedì, alle 10, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista, in via Angeloni 50, i funerali di Mirella Casadei. Sorella di Adriano, il martire della Resistenza ucciso dai fascisti a Castrocaro Terme il 18 agosto 1944, Mirella è spirata lunedì mattina all’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì all’età di 91 anni. Lascia i figli Pierluigi e Chiara, con i nipoti Laura, Arianna e Duccio. Impiegata per oltre 40 anni e fino al congedo lavorativo presso gli uffici della Ragioneria del Comune di Forlì, ha dedicato l’esistenza, assieme al fratello Ermanno scomparso nel 2019, a mantenere vivo il ricordo del fratello maggiore partigiano, medaglia d’oro al valor militare.

“Mai un giorno d’ospedale fino all’ultima settimana della sua esistenza - dichiara il figlio Pierluigi Consorti, volto notissimo del volontariato forlivese - mia madre era sempre sul pezzo della solidarietà, prodigandosi fino all’ultimo per gli altri. Durante il lockdown del 2020, andavamo insieme all’Emporio della Solidarietà, in via Lunga, per caricare le sporte con gli alimenti da portare a domicilio degli aventi diritto, che non potevano muoversi da casa. Lucida sino alla fine, era lei a indicarmi il percorso migliore da seguire in città per non perdere tempo nelle consegne programmate”. Mirella è sempre stata presente alle celebrazioni promosse dal Comune per commemorare il sacrificio del fratello Adriano (quando morì aveva appena 11 anni), e di quanti hanno dato la vita per la Liberazione della città dal nazifascismo.

“Ci raccontava – continua il figlio – di quando Adriano rientrava a casa (abitavano a Faenza) e, vedendo Mirella, la chiamava con tenerezza ‘la mia sorellina’”. Chiamato alla leva ed arruolato in Aeronautica, Adriano entrò dopo l'8 settembre 1943 nella Resistenza, divenendo vice comandante della Banda Corbari. Catturato dai fascisti, pare per una delazione, presso Ca' Cornio di Modigliana, “mentre tentava di portare in salvo il suo comandante, gravemente ferito durante un'imboscata, con lui ed altri due partigiani, essendosi rifiutato di abbandonarlo; immediatamente dopo la cattura fu impiccato con Corbari a Castrocaro il 18 agosto 1944”.

Il giorno dopo, il cadavere del giovane studente fu ri-appeso, insieme ai corpi dei compagni Silvio Corbari, Arturo Spazzoli e Iris Versari, ai lampioni di Piazza Saffi a Forlì. Dopo la scomparsa, nel 2018, del marito Luciano Consorti, pluridecorato maresciallo maggiore dei Carabinieri, Mirella trascorreva gran parte delle sue giornate dai figli Pierluigi e Chiara. “Si è spenta come una candela – riprende commosso il figlio – rimanendo serena sino all’ultimo”. Al termine della liturgia funebre, celebrata dal parroco di San Giovanni Evangelista don Mauro Dall’Agata, le spoglie terrene di Mirella Casadei saranno tumulate nella tomba di famiglia al Cimitero Monumentale di Forlì, a pochi metri dal Pantheon, proprio accanto ai fratelli Ermanno e Adriano. 

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