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Cronaca

Alla soglia dei 100 anni si è spento padre Nazareno Mauri, l’ultimo religioso carmelitano residente a Forlì

Padre Nazareno è stato l’ultimo religioso carmelitano residente a Forlì nel luogo di culto di corso Mazzini, che l’Ordine dello Scapolare, uno dei più antichi nella storia della Chiesa, possiede sin dal XIV secolo

Si terranno venerdì, alle 15, a Santa Marinella (Roma), nella chiesa di Santa Maria del Carmine, le esequie solenni di padre Nazareno Maria Mauri, morto mercoledì pomeriggio all’età di 99 anni. Padre Nazareno è stato l’ultimo religioso carmelitano residente a Forlì nel luogo di culto di corso Mazzini, che l’Ordine dello Scapolare, uno dei più antichi nella storia della Chiesa, possiede sin dal XIV secolo. Alla sua partenza, nel settembre 2015, il Carmine è passato in gestione alla Diocesi, che a sua volta l’ha affidato al parroco-abate di San Mercuriale, don Enrico Casadio.

Nato a Vallecorsa, in provincia di Frosinone, l’8 aprile 1920, padre Mauri è stato colonna portante dei Carmelitani dal lontano 1942, l’anno della professione solenne. “La prima volta che ho pensato di abbracciare la vita religiosa – dichiarò al Carmine nel giorno del suo commiato ufficiale dalla città - andavo a scuola dai Salesiani. Poi ho seguito un mio coetaneo che era già entrato nei carmelitani e mi scriveva raccontando la sua gioia e soddisfazione”. Dopo gli studi di filosofia allo studentato carmelitano di Roma, padre Mauri proseguì la teologia presso i Domenicani di Bologna, dove venne ordinato sacerdote il 10 aprile 1943, in pieno conflitto mondiale. Aveva poi ottenuto la licenza in teologia alla Pontificia Università Gregoriana e quella in sacra scrittura al Pontificio Istituto Biblico. Dal 1952 al 1961 è stato parroco a Santa Marinella di Roma e dal 1961 al 1965 priore del collegio teologico carmelitano internazionale.

Nel 1970 diventa parroco a Santa Maria Regina Mundi, sulla Casilina, parrocchia che allora aveva 40 mila abitanti. E’ un impegno che il religioso conduce fino alla partenza per la missione in Africa, nel 1975, dove resta per ben 32 anni, prima in Congo e poi in Camerun. Nel paese sub sahariano, padre Mauri ha assolto l’incarico di priore e direttore dei novizi e postulanti carmelitani di Efoulan, seguendo anche i primi passi della nuova casa di formazione insediata nella capitale Yaoundé.

Al suo rientro in Italia, nel 2007, dopo una breve parentesi come priore al convento di Lugo, fu inviato a Forlì come rettore del magnifico tempio mariano di corso Mazzini, dove ha dove ha operato sino al 5 settembre 2015, con la Messa delle 7 celebrata davanti ad un folto gruppo di fedeli. Nella stessa giornata in cui padre Mauri lasciò definitivamente Forlì, si accomiatò dal “Cittadone” un’altra colonna della cristianità forlivese, suor Liviana Poma, superiora delle Dorotee e insegnante della scuola paritaria “Santa Dorotea”, oggi condotta dalla Comunità Papa Giovanni XXIII. 

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