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Cronaca

Forlì piange un volto del centro: addio a Roberto Calò, storico titolare di Manoni

La sua mesticheria ha sempre visto circolare opere di grandi artisti come Giovanni Fattori, Giovanni Marchini, Maceo Casadei e Cino Cantimori

Si è spento alle prime luci dell'alba di venerdì Roberto Calò, storico titolare dell'attività commerciale più antica della Romagna: Manoni. Grande amatore dell'arte, Calò ha contribuito a rendere Manoni un'istituzione storica tra le gallerie private del centro storico di Forlì. La sua mesticheria ha sempre visto circolare opere di grandi artisti come Giovanni Fattori, Giovanni Marchini, Maceo Casadei e Cino Cantimori. Altro cliente affezionato che ha composto la maggior parte delle sue opere con i colori di Calò è Mattia Moreni; ma è importante ricordare anche l'impegno nel valorizzare la produzione dell'amica Irene Ugolini Zoli, portandola nel corso degli anni ad un livello di élite nell'arte contemporanea forlivese. I funerali si terranno martedì mattina alle 9 nella Cattedrale di Forlì.

"Manoni" è una delle pietre miliari del commercio in città, aperto dal 1830, ininterrottamente da 187 anni. Nel 2017 da via Delle Torri si è trasferito in Corso Garibaldi ed è gestito da Romana Baldassarri. L'attività nacque nel 1830: all'epoca quella era una fabbrica di vernici, fondata da Stefano Manoni, con la vendita anche di sapone sfuso. Poi subentra la nipote Gianna e anche lei “invecchia” in quelle mura, servendo ai forlivesi non solo vernici ma anche generi alimentari vari. In seguito l'attività va in affitto ed evolve con la società: il divieto di tenere assieme generi alimentari e prodotti come le vernici rispinge “Manoni” alle sue radici: le vernici, il bricolage, le attrezzature.

Il volto storico, per la memoria dei contemporanei, è quello di Roberto Calò, che per 47 anni gestisce il negozio assieme alla moglie Maria Ragonesi. “Era un delitto buttare via il grande sforzo di mio zio”, aveva spiegato in un'intervista a ForlìToday Romana Baldassari, che dal 2013 è “entrata in servizio” anche per necessità. Calò è colui che ha preservato il meraviglioso glicine di via delle Torri, simbolo della strada, resistito anche alla distruzione della Guerra dal momento che proprio lì cadde una bomba: Da Manoni si sono alternate, quattro generazioni, pur senza linea di sangue, tre lunghissime gestioni, con la quarta che è molto motivata a non sfigurare con quelle precedenti.

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