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Cronaca

E' morto don Dario Ciani, il fondatore e il padre della comunità di Sadurano

Dal 1990 al 2013 era stato anche cappellano delle carceri di Forlì. Parroco a Magliano e a Massa nel 1974 fu nominato parroco di Sadurano dove nel 1982 fondò la cooperativa omonima. Il funerale di svolgerà martedì

E' morto domenica a Roncadello presso la famiglia di amici dove risiedeva, don Dario Ciani, prete molto conosciuto a Forlì e che ha legato indissolubilmente il suo nome alla comunità di Sadurano. Aveva 70 anni, originario di Tredozio dove era nato il 17 marzo 1945, era stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1969 a Rocca San Casciano. Fu cappellano a Bussecchio dove iniziò le prime esperienze di assistenza, che poi ha continuato nella comunità di Sadurano. Dal 1990 al 2013 era stato anche cappellano delle carceri di Forlì. Parroco a Magliano e a Massa nel 1974 fu nominato parroco di Sadurano dove nel 1982 fondò la cooperativa omonima. Il funerale di svolgerà martedì alle 9 nella Cattedrale di Forlì presieduto dal vescovo Pizzi.

IL SINDACO DREI - Condoglio in una nota del Comune di Forlì: "Il sindaco Davide Drei, a nome dell'intera Città, esprime sentimenti di profondo cordoglio per la perdita di un grande uomo, di un grande sacerdote e di un punto di riferimento della comunità. Don Dario, nella sua lunga missione a servizio in particolar modo degli ultimi, dei più deboli e dei più svantaggiati, ha saputo costruire progetti di grande solidità e di grande valore: dall'impegno contro le nuove forme di disagio e di emarginazione nei quartieri popolari degli anni Settanta, all'impegno contro le droghe e in aiuto delle persone vittime delle dipendenze, fino all'opera instancabile di assistenza ai carcerati come cappellano del carcere di Forlì, e alle persone affette da disagio psichico. Lo ricordiamo come un anticipatore delle forme di solidarietà comunitaria organizzata attraverso una delle prime cooperative di solidarietà sociale, la cooperativa San Giuseppe di Sadurano, sia nelle esperienze culturali e musicali di qualità. A nome della Giunta e dell'Amministrazione Comunale, il Sindaco di Forlì si stringe alla sua comunità, insieme alla comunità forlivese tutta, e al dolore di quanti hanno condiviso con lui il percorso umano e di solidarietà, sottolineando l'altissimo valore umano ed etico del nostro amato don Dario".

CONFCOOPERATIVE - Pronto arriva il cordoglio di Confcooperative, che ricorda che “a Sadurano ha costruito una grande storia di accoglienza degli ultimi e scritto una importante pagina della cooperazione forlivese. E’ stato protagonista per decenni di un’intensa attività sociale in difesa dei più deboli e di impegno solidaristico nel mondo della cooperazione”. “Don Dario, che ricordiamo con grande commozione piangendone la scomparsa, volle Sadurano come luogo di accoglienza e di risposta ai bisogni degli ultimi – dichiarano Stefano Lazzarini e Mirco Coriaci rispettivamente presidente e  direttore di Confcooperative Forli Cesena – Giovane prete  scelse quel borgo sulle colline di Castrocaro per  aiutare chi veniva da storie di povertà, violenza e dolore e con il suo impegno ha costruito negli anni una grande storia di cooperazione che come Confcooperative  siamo orgogliosi di aver incontrato e condiviso. Siamo vicini con grande affetto a quanti hanno compiuto questo importante cammino e che oggi piangono il loro ‘padre’ fondatore”.

Don Dario Ciani

"Don Dario Ciani ha interpretato il suo servizio di prete tra gli ammalati di mente, gli handicappati, i poveri, i tossicodipendenti, i carcerati, insomma  tra  i deboli e gli emarginati e con loro e per loro ha costruito Sadurano, che attraverso la cooperativa agricolo-sociale San Giuseppe, la Dispensa e la cooperativa sociale adurano Salus è diventata una esperienza di comunione, condivisione e solidarietà. Non solo. E’ diventuta anche una realtà capace di parlare di ambiente e di agricoltura biologica, di cultura, di sport, di interazione multietnica, di prevenzione e salute, di riabilitazione e reinserimento sociale, tracciando 
 percorsi innovativi e  cercando  risposte originali nel campo soprattutto della malattia mentale e delle questioni carcerarie. La scomparsa di Don Dario giunge proprio quando il sistema da lui immaginato e realizzato sta attraversando un momento di profonda difficoltà”. “Di Don Dario vogliamo qui sottolineare la forza con cui ha sempre sostenuto  la sua scelta in difesa dei più deboli - proseguono i vertici di Confcooperative – quella forza che ha posto al centro di tutto la persona, anche la più emarginata, e attraverso l’accoglienza in una casa e la dignità di un lavoro, ha scommesso sull’utopia della normalità”.

MARCO DI MAIO - Cordoglio anche da parte del deputato Marco Di Maio che rende omaggio a Don Dario, fondatore del Gruppo Sadurano che accoglie un centinaio di persone con gravi disagi psichici e ospita con 'Casa Zacchera' l'unico esperimento italiano di uscita dagli ospedali psichiatrici giudiziari: "La morte di Don Dario Ciani priva tutta la comunità forlivese e non solo di una figura esemplare di ciò che significa la parola solidarietà. Don Dario è stato un punto di riferimento spirituale e un modello di vita per moltissimi, come lo è stato il suo impegno accanto agli ultimi, ai disagiati, ai meno fortunati, alle persone più bisognose. Di lui non rimarrà solo il ricordo di un sacerdote impegnato e appassionato, ma anche le sue opere a favore degli altri come il Gruppo di Sadurano che ha fondato e che tanto ha dato e continuerà a dare". 

BRUNO MOLEA - “Un esempio di fede e di cristianità, al servizio dei deboli e degli emarginati”, ricorda il deputato forlivese Bruno Molea. “Con la scomparsa di don Dario Ciani – dichiara l’On. Molea – la comunità forlivese perde una figura di riferimento, che tanto ha fatto nel nostro territorio in favore delle persone in difficoltà: dalla comunità di Sadurano all’attività all’interno del carcere di Forlì, don Dario ha speso la sua vita per aiutare ex tossicodipendenti, carcerati e persone affette da disagio psichico”. “A lui – prosegue Molea – mi lega un affetto di lunga data; lo conobbi nel 1970, quando prestava la sua opera presso la parrocchia di Bussecchio ed io arrivavo a Forlì dalla Libia: nella città in cui mio padre aveva deciso di costruire una nuova vita con la sua famiglia, Don Dario e la sua parrocchia hanno rappresentato per me un punto importante di riferimento. Le lunghe chiacchierate ed i suoi consigli – conclude – sono stati un valido aiuto per integrarmi nella comunità forlivese a cui oggi sono orgoglioso di appartenere”.

RONDONI (NCD) -  Alessandro Rondoni esprime il suo cordoglio: "Ricordo l’impegno di promozione umana e sociale che don Dario ha profuso in questi anni nelle periferie dell’emarginazione aiutando le persone con disagio a recuperare la loro dignità di uomini e costruendo opere di accoglienza. Dimostrando così la dimensione sociale del suo messaggio cristiano". E aggiunge: "Ho conosciuto e apprezzato l’opera di don Dario quando ero direttore de “il Momento” e le sue intuizioni profetiche ed utopiche sulla solidarietà e l’accoglienza sono uno stimolo sempre più attuale per costruire la società di oggi". Rondoni parteciperà martedì 28 luglio ai funerali presieduti in Duomo dal vescovo mons. Lino Pizzi.

COMUNE DI CASTROCARO - Anche l'amministrazione Comunale di Castrocaro Terme e Terra del Sole "partecipa assieme a tutta la comunità alla grande perdita subita con la prematura scomparsa di “Don Dario”. Un uomo di Fede, ma soprattutto un uomo di azione che ha saputo costruire assieme agli altri, spesso gli “ultimi” un percorso di solidarietà ed amore. “Caro Don Dario quanto tu hai seminato in tutti questi anni sarà di esempio per tutti”.

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