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Cronaca

Morto Ersilio Tonini, l'ultima volta a Forlì esordì con una battuta: "Benvenuti juventini"

Fu il 23 maggio 2007 l'ultima occasione pubblica del cardinal Ersilio Tonini, morto a 99 anni a Ravenna, per una conferenza a Forlì. Allora nemmeno la finale televisiva della sfida calcistica di "Champions League" fra Milan e Liverpool

Fu il 23 maggio 2007 l’ultima occasione pubblica del cardinal Ersilio Tonini, morto a 99 anni a Ravenna, per una conferenza a Forlì. Allora nemmeno la finale televisiva della sfida calcistica di “Champions League” fra Milan e Liverpool, vista da un quinto della popolazione italiana, riuscì  a frenare la forza catalizzatrice del cardinal Esilio Tonini: parlò nella parrocchia forlivese di Santa Maria del Fiore su “I Giovani e le sfide del mondo d’oggi”, alla presenza di almeno 200 persone. Ai numerosi giovani intervenuti nonostante la concomitanza del grande evento sportivo, Tonini, in gran forma a dispetto delle già 93 primavere, lanciò la battuta d’esordio: “Evidentemente siete juventini come me”.

Questa la cronaca dell’evento, risalente a 6 anni fa, di Piero Ghetti:

Il cardinale, da esperto comunicatore, ha poi affrontato il tema affidatogli dal responsabile del “Gruppo Preghiera di Padre Pio” Davide Marchetti promotore della serata, andando subito al nocciolo della questione: “La crisi d’identità dei giovani d’oggi coincide con quella della famiglia”. In Italia, paese travagliato, segnato dal “Family Day” e dal suo esatto contrario e che continua ad inanellare governi incapaci di dare alla famiglia il ruolo di agenzia privilegiata dell’educazione e formazione dell’uomo, i giovani non sanno più a chi affidarsi.

L'ultima volta del cardinal tonini a Forlì

“E’ naturale crescere e chiedersi i perché della vita, ma c’è rimasto qualcuno all’orizzonte disposto ad ascoltare i nostri ragazzi?”. Tutto il problema dei giovani d’oggi, superficiali e disorientati, sta nella mancanza del dialogo in famiglia. “Genitori – invoca a più riprese il cardinale – parlate fra di voi, pregate insieme, confrontatevi, date fiducia ai vostri figli ed ascoltateli”. L’arcivescovo emerito di Ravenna riporta l’esempio dell’amata madre, scomparsa in età avanzata ma perfettamente lucida. Nel momento del trapasso, la donna chiama al capezzale i cinque figli, annunciando la morte imminente e dando ad ognuno le rispettive consegne. Ma su una cosa in particolare è chiara: “Vogliatevi bene e dialogate. E tu, Ersilio, curali tutti”. I genitori devono farsi vedere in famiglia intenti al dialogo, “perché i figli osservano, e poi giudicano”.

Un’incomprensione coniugale si ripercuote inevitabilmente sulla prole: “Se non gareggiate in stima reciproca, magari dopo aver parlato a lungo fra di voi, non trasmettete fiducia alcuna”. Al termine dell’incontro, Tonini risponde ad alcune domande specifiche: “Una figlia adolescente ha bisogno di parlare con i genitori, ma anche di una carezza, soprattutto del padre”. Non mancano critiche ad una parte delle forze politiche italiane, che propugnano l’aborto come conquista di civiltà: “Chiedetelo alle madri che hanno abortito: Uccidere una vita in grembo è un crimine nei confronti di un essere indifeso, ma è anche foriero di drammi irrisolvibili per tante donne”.

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