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Cronaca

E' morto Luciano Foglietta, scrittore e decano dei giornalisti forlivesi

Foglietta si trovava ricoverato all'ospedale Morgagni-Pierantoni ed è venuto a mancare nel corso della nottata. Dopo essere andato in pensione si dedicò, oltre che alla cronaca locale dalla valle del Bidente, ad approfondire la storia della Romagna

E' morto nella notte tra mercoledì e giovedì Luciano Foglietta, autore di una trentina di libri sulle tradizioni e la storia della Romagna. Foglietta viveva a Santa Sofia e aveva 93 anni. E' il decano dei giornalisti forlivesi: lavoro alla redazione del Resto del Carlino a Forlì e Cesena. Foglietta si trovava ricoverato all'ospedale Morgagni-Pierantoni ed è venuto a mancare nel corso della nottata. Dopo essere andato in pensione si dedicò, oltre che alla cronaca locale dalla valle del Bidente, ad approfondire la storia della Romagna, materia su cui era uno dei massimi referenti. Molto attivo anche nella ricerca storica del periodo fascista in Romagna. Risale a pochi mesi fa la presentazione del libro “Mussolini e Nenni. amici nemici”, scritto assieme ad Alberto Mazzuca. Con Giancarlo Mazzuca, ex direttore del Carlino, invece, ha scritto nel 2011 “Sangue Romagnolo. I compagni del duce”.

IL SINDACO DREI - Lo ricorda così il sindaco di Forlì Davide Drei: "Il nome di Luciano Foglietta è legato al racconto e alle memorie non solo dell’intero territorio forlivese, con un legame speciale per la vallata del Bidente e per l’amata Santa Sofia, ma dell'intera Romagna. Nel giorno in cui, purtroppo, siamo stati colti impreparati dalla triste notizia della sua scomparsa, penso sia un dovere di chi rappresenta le istituzioni ricordare Luciano Foglietta come un grande figlio della nostra terra. Per tanti anni, in particolare dalle colonne del Carlino, ha seguito la cronaca: sempre con attenzione, passione e alto senso di  responsabilità. Ma il suo contributo ha spaziato oltre il giornalismo della quotidianità grazie ai tanti libri scritti, da solo e a più mani, agli articoli di rivista, ai ricordi degli anni più duri, quelli del secondo conflitto mondiale e del dopoguerra. Luciano sentiva inoltre il dovere di mantenere viva la tradizione tramandando modi di vivere, usanze e comportamenti di un mondo antico, ormai scomparso. Anche se in queste ore il sentimento che prevale è quello della costernazione e del dolore per la sua scomparsa, vorrei rivolgermi a Luciano come se fosse presente con noi. Lo è e lo sarà grazie agli scritti, alle parole e a quanto ha saputo costruire in una vita di carriera giornalistica e di saggista. In rappresentanza del Comune di Forlì, dell’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese e dell’Amministrazione provinciale, mi faccio portavoce dei sentimenti di cordoglio e vicinanza ai familiari, agli amici, ai colleghi e ai tantissimi estimatori di Luciano Foglietta: un grande romagnolo".

IL SINDACO DI SANTA SOFIA - "Per me, per Santa Sofia, per tutto il territorio vicino è una giornata di grande tristezza e disorientamento - sottolinea il sindaco di Santa Sofia, Daniele Valbonesi -. Luciano è un egregio giornalista e scrittore ma ha soprattutto rappresentato un riferimento culturale per la Valle del Bidente ed il Forlivese per tutto il suo lavoro svolto sulla storia, la natura, la politica, gli aspetti sociali e culturali; è la nostra Memoria Storica. Non posso non ricordare la gentilezza e l'affetto nei miei confronti, da poco Sindaco di Santa Sofia; non ho mai sentito il peso della sua grande saggezza che ha sempre messo a disposizione di tutti coloro che a lui facevano riferimento. Senza farlo pesare, mi ha consigliato di essere me stesso, di prendere le decisioni ragionando dopo aver approfondito i problemi ed ascoltato tutti ma, poi, di decidere senza subire condizionamenti. Per questo, e per tutto ciò che la Comunità di Santa Sofia gli deve, questa Amministrazione, che ha la responsabilità di guidare tale comunità, avrà sempre in Luciano un riferimento imprescindibile".

GABRIELE ZELLI - "Con la scomparsa di Foglietta, non è in lutto solo il mondo della carta stampata, ma lo sono tutti coloro che hanno avuto la fortuna di frequentarlo per condividere con lui la molteplicità di interessi che coltivava in campo storico, letterario e della conservazione delle tradizioni popolari romagnole - afferma il sindaco di Dovadola, Gabriele Zelli -. Mi è capitato in più occasioni di presentare suoi libri, la cui lettura mi ha arricchito di nuove conoscenze e di umanità. È avvenuto anche lo scorso 5 agosto a Santa Sofia, paese che adorava e di cui conosceva tutto e tutti, quando gli amici di sempre hanno organizzato la presentazione del volume "Mussolini e Nenni. Amici nemici", scritto insieme a Alberto Mazzuca. Al termine dell'incontro, come aveva fatto in tutte le altre occasioni, ha avuto parole di elogio per il mio intervento dimostrando ancora una volta modestia e signorilità tralasciando di esaltare la sua opera meritevole di lode, avendo portato a termine, seppure a "mezzadria", un lavoro splendido, un testo di grande levatura storica. Nel giro di pochi giorni, con la morte del grande pittore Enzo Bellini prima e ora di Foglietta, Santa Sofia e la Romagna hanno perso due dei più importanti interpreti della vita culturale e sociale che non dovranno essere dimenticati".

IL RICORDO DI DI MAIO: "Con Luciano Foglietta il mondo del giornalismo perde uno dei suoi pionieri a livello locale, una delle penne più efficaci e apprezzate. Grande testimone del suo tempo, storico appassionato, cultore e promotore delle migliori tradizionali popolari, Foglietta è una figura che se ne va lasciando un segno indelebile sul territorio romagnolo - sono le parole del parlamentare Marco Di Maio -. In particolare a Santa Sofia, la 'sua' Santa Sofia; ma in generale sulla Romagna. Sono certo che il Comune bidentino e le istituzioni locali sapranno ricordarlo degnamente, con la sobrietà e l'umiltà che l'hanno sempre contraddistinto".

LE PAROLE DI BRUNO MOLEA - "Interprete sagace della storia e della cultura romagnola, in particolare della sua amata Santa Sofia, alla quale era legatissimo, Luciano Foglietta è stato tra le guide del giornalismo locale e punto di riferimento per l'informazione cittadina", dichiara Bruno Molea, deputato di Scelta Civica, ricordando il giornalista appena scomparso. «Penna e personalità autorevole del mondo dell'informazione locale, a lui sono legati tanti ricordi personali - prosegue l'onorevole Molea -. Santa Sofia e la Romagna perdono un testimone prezioso della propria storia, ma Luciano rimarrà nelle tante opere firmate e alle quali si è dedicato, con il suo amore di verità e la sua analisi certosina". 

IL RICORDO DI RONDONI - "Ricordo Luciano Foglietta come grande maestro di giornalismo attento al territorio e acuto scrittore di fatti e personaggi storici - afferma Alessandro Rondoni, giornalista ed esponente politico forlivese -. L'ho salutato recentemente alle sue ultime apparizioni pubbliche, presente sempre sempre attivo e arguto, al Premio Sportilia a Santa Sofia e a Palazzo Albicini al Rotary Club per la presentazione del suo ultimo libro scritto con Alberto Mazzuca “Mussolini e Nenni. Amici nemici”. Quella sera mi disse che lì è narrata anche la storia dell'edicola Damerini, in piazza Saffi, oggi Rondo Point".

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